di Andrea Sisti
«Nella vita sono un “loss adjuster”». Si presenta così, con un velo di mistero, Gianguido Campana, pescarese, classe 1981, quando ci fa accomodare nella grande sala riunioni per cominciare l’intervista con Abruzzo Magazine. Dietro il termine anglofono c’è, molto semplicemente, la figura del perito assicurativo, professionista incaricato dalla compagnia per la verifica e l’accertamento dei danni, con la conseguente determinazione dell’indennizzo in base alla polizza stipulata. Campana, nel curriculum vitae la laurea in Ingegneria gestionale all’Università degli Studi di Bologna, è anche socio e procuratore speciale dell’omonimo Studio. Studio fondato dal papà Guido, nella metà degli anni ’70, con un classico percorso da “self-made man”: partendo da una preparazione tecnica tipica dell’epoca e occupandosi di piccoli infortuni. Oggi la struttura (con sede principale nella città adriatica, all’interno della Galleria Circus) è cresciuta fino a gestire 11mila “incidenti” sull’intero territorio della Penisola. «Una realtà in grado di far convivere la presenza di una mente storica, come quella di mio padre, che rappresenta la tradizione, con una serie d’innovazioni e aggiornamenti che ormai caratterizzano sempre più il nostro settore di riferimento. Un mercato ridisegnato dalle recenti normative europee, che presuppone esperti molto evoluti. Le difficoltà sono aumentate e non c’è spazio per semplici conoscitori della materia. Ciò che occorre sono persone pronte a intraprendere un serio percorso di formazione continua, che fornisca le competenze più appropriate. Nel nostro Paese non è ancora diffusa, su grande scala, la consapevolezza di una cultura del rischio, e quindi della prevenzione, mentre nel resto d’Europa il quadro è più delineato. Proprio per tale motivo, stiamo creando alcune partnership con network strutturati, per implementare l’intervento all’estero». Due le macro divisioni operative nella società, una legata ai sinistri frequenti, l’altra ai cosiddetti sinistri complessi. «La prima linea è attiva grazie a un elevato numero di specialisti, che consentono un contatto capillare nelle Marche, in Abruzzo e Molise. Abbiamo, infatti, uffici di rappresentanza all’Aquila, Teramo, Chieti, Ascoli Piceno, Fermo e Campobasso. Moltissima attenzione viene, allo stesso modo, riservata alla seconda categoria». Cosa s’intende per “sinistri complessi”? «L’incendio distruttivo di un capannone aziendale, i guasti a fabbriche o altre opere edili in fase di costruzione o di esercizio, il furto di pannelli fotovoltaici in un magazzino, il danneggiamento delle condutture sottomarine di una centrale termoelettrica o di un forno fusorio per vetro, con conseguente sversamento di prodotto, o quello accaduto, in fase di movimentazione, a un motore a combustibile solido per propulsione aerospaziale… Tutti casi realmente seguiti e che possono essere annoverati come case history esplicative. Assistiamo, inoltre, in eventi catastrofali, vere e proprie calamità naturali, com’è accaduto per il terremoto aquilano del 2009 o in Emilia Romagna, così per l’alluvione che ha colpito il teramano nel 2011 o per il sovraccarico di neve lungo la costa, verificatosi tre anni fa. L’obiettivo principale è fornire sempre il miglior supporto e la migliore consulenza all’assicurato, velocizzare la liquidazione, quando possibile, per permettere alle persone e alle attività di riprendere al più presto il loro lavoro abituale, la vita di ogni giorno». Uno staff multidisciplinare con ingegneri, architetti, geologi, geometri e periti industriali, opportunamente coordinati, garantisce un’efficace azione, perfino in situazioni di estrema contingenza. «Contiamo su circa 50 risorse, la maggior parte periti, ma pure addetti al controllo qualità e al back office. Con questa organizzazione, i maggiori gruppi assicurativi e riassicurativi si affidano a noi, sia locali che al di fuori dei confini nazionali: Generali, Allianz, Reale Mutua, UnipolSai, Sara, Carige, Groupama, Rsa, Aig, Zurich… Player che ci riconoscono come un punto di riferimento serio e affidabile». A completare il quadro l’adesione all’Aipai (Associazione italiana periti liquidatori assicurativi incendio e rischi diversi), alla Fuedì (The European federation of loss adjusting experts) e al Cineas (Consorzio universitario per l’ingegneria nelle assicurazioni).