di Andrea Beato
Abrex, il circuito di credito commerciale nato sulla scia dell’esperienza sarda, apre a nuovi soci nella nostra regione
NUOVI SOCI PER IL CIRCUITO ABREX
Abrex (www.circuitoabrex.net) si rafforza e lo fa grazie all’ingresso di due nuovi soci: Sardex, a tutti gli effetti il suo fratello maggiore, e Fira, la Finanziaria regionale. L’ufficialità è stata data lo scorso settembre, con un’operazione che ha portato a un aumento di capitale per un importo superiore ai 300mila euro. E negli uffici dell’innovativa startup abruzzese, all’interno del centro direzionale Da.Ma. a Chieti Scalo (Chieti), abbiamo fatto il punto della situazione con i protagonisti locali e il giovanissimo Gabriele Littera, co-founder di Sardex. È il giugno 2014 quando prende il via il circuito di credito commerciale Abrex, grazie all’incontro tra Angelo D’Ottavio, attuale presidente, Luciano Fiore, amministratore delegato, e Gianni Ciao, promotore del sistema in Molise. L’anno successivo è tempo di ampliamento della compagine e il numero delle aziende iscritte comincia a crescere, per arrivare oggi a contare 200 imprese all’attivo e una squadra che, oltre ai già citati, include: Sara Cicchelli, Abruzzo Italy (Polo per l’internazionalizzazione), l’associazione Abruzzo 4 Med, i commercialisti Adri Cesaroni e Simone Scafetta, Gianni Mariotti e Michele Perrozzi, le società Selmes di Pino Farchione e Fa.Re., Gianfranco Ridolfi, Franco D’Eusanio e Federico Sciascia.
ABREX SI ALLARGA E METTE A DISPOSIZIONE LINEE DI CREDITO SENZA INTERESSI
I recentissimi sviluppi significano la possibilità di un ulteriore incremento. Ne è convinto, in primis, l’amministratore Fiore che vede gli accordi stipulati proprio come un punto di partenza e un’assoluta solidità per lanciare una scialuppa di salvataggio a tutte le Pmi regionali. «Così possiamo agevolare un sano allargamento e mettere a disposizioni delle realtà linee di credito senza interessi». Gli fa eco D’Ottavio, presidente del consiglio d’amministrazione: «Stiamo ricevendo molte richieste di collaborazione da organizzazioni lungimiranti e a tutte rispondiamo favorevolmente con entusiasmo. Il nostro obiettivo è permettere a società profit e no-profit di riconquistare mercato grazie alla loro capacità produttiva. Siamo uno strumento complementare a quelli già esistenti ma, a differenza degli altri, il nostro valore aggiunto sta nella capacità di garantire ai soggetti del tessuto economico di migliorarsi, senza doversi indebitare con gli istituti di credito e senza dover pagare interessi passivi».
DA SARDEX AD ABREX: IL PERCORSO DI SVILUPPO CONTINUA
Ma cos’è esattamente Abrex? Per capirlo non si può fare a meno di riferirsi a Sardex.net. Fondato in Sardegna alla fine del 2009, Sardex è un circuito di credito commerciale. È un modo nuovo di ripensare la micro economia, puntando all’interconnessione e alla collaborazione sostenuta dalla forza del gruppo e dalla fiducia reciproca. Sull’isola aderiscono 3mila imprese di ogni dimensione e settore, che generano un volume di transazioni pari a oltre 5milioni di euro mensili, il tutto senza l’utilizzo di moneta corrente. La ricchezza rimane all’interno del “circolo” e vengono preferire le produzioni autoctone. Si limita il turismo delle merci e incentivano modelli sostenibili. In poco più di sei anni, l’iniziativa ha letteralmente fatto il giro del mondo, attirando su di sé l’attenzione dei più importanti media nazionali ed esteri, oltre quella di istituzioni, operatori finanziari e venture capital. «E se la crisi fosse un’opportunità di epocale cambiamento che ci è stata concessa? – afferma il co-founder Littera -. Magari per porre fine al delirio consumista e al depauperamento delle risorse del pianeta. Quando abbiamo fatto partire Sardex, volevamo offrire una possibile soluzione a portata delle aziende sarde per superare e ovviare al problema della sempre più scarsa liquidità, dovuta al particolare momento storico e al comportamento di molte banche. Abbiamo creato un esempio dove nessuno scappa con il bottino e nessuno deve uscire né vinto né vincitore. Perché il risultato migliore, un concetto che sta alla base dell’esperienza, è quello che si ottiene quando si ricerca il bene per se stessi e per il gruppo».