Nel nuovo numero di Abruzzo Magazine, con la copertina dedicata a Marcozzi Costruzioni, il racconto di tantissime aziende del territorio: Studio d’ingegneria Impicciatore, Sasi, Proel, Verrigni, Pma Italy, Raicam, Meggiolaro Enologia…
LA COPERTINA DEL NUOVO NUMERO DI ABRUZZO MAGAZINE DEDICATA ALLA STORIA DI MARCOZZI COSTRUZIONI
Dietro gli intrecci politici, le strategie di Palazzo c’è pochissima concretezza. Quella concretezza che invece raccogliamo visitando l’Abruzzo produttivo, da nord a sud, da est a ovest. Un viaggio che continua, attraverso la nostra rivista, da ben 13 anni e che racconta il meglio delle realtà locali e delle persone che si impegnano per fare in modo che ci siano. E un’eccellenza è, sicuramente, l’azienda di questa copertina. Marcozzi Costruzioni affonda le sue radici a Teramo. L’iscrizione alla Camera di commercio provinciale è datata, addirittura, 15 aprile 1937. Oggi l’assetto vede ai vertici la seconda e terza generazione, con il geometra Enzo Marcozzi, amministratore, e lo zio Ennio Marcozzi, ingegnere e direttore tecnico. Un fortissimo legame con il territorio di origine, contribuendo al suo sviluppo infrastrutturale, ma anche la capacità di crescere, evolversi e acquisire una serie di commesse pubbliche un po’ in tutta Italia: Umbria, Marche, Emilia Romagna e Lombardia. Adesso un impegno importante per riportare a nuova vita la città dell’Aquila, dopo la tragedia del terremoto, con cantieri di valore già ultimati e in fase di consegna.
CON MARCOZZI COSTRUZIONI ANCHE IL RACCONTO DELLE AZIENDE PROEL E RAICAM
Restiamo nel teramano facendo visita a un vero e proprio campione, la Proel di Sant’Omero. Il Gruppo dell’ingegner Fabrizio Sorbi realizza e distribuisce sistemi audio e lighting, strumenti e relativi accessori per il mondo della musica, dello spettacolo e degli eventi, nonché per il settore delle installazioni fisse. Tra i “clienti” star del calibro di Stevie Wonder, Beyoncé, i Guns N’ Roses, i Muse, Laura Pausini, Jovanotti, Caparezza… Il piano industriale recentemente approvato prevede di raggiungere un fatturato pari a 50 milioni di euro entro il 2020. Obiettivo da ottenere puntando sull’aumento della quota di mercato, investimenti in Europa, l’apertura verso il Nord America e lo sviluppo di ulteriori articoli (attualmente più di 7mila a catalogo), fatti di tecnologia di ultima generazione e design “made in Italy”. Un’internazionalizzazione che ritroviamo in Raicam, impresa con quartier generale a Manoppello Scalo (Pescara), leader nella produzione e commercializzazione di pastiglie e ganasce per freni a disco e a tamburo, di sistemi di frizione destinati ai mercati Oem, Oes e After market per auto, veicoli commerciali e truck. Stabilimenti a Moie di Maiolati Spontini (Ancona), Bruzolo di Susa (Torino) e altri due localizzati in Inghilterra, a Redditch, e India, a Sanand. L’innovazione continua ha permesso di diventare partner e fornitore di alcuni dei più noti “car maker” globali, registrando fatturato consolidato pari a 106 milioni di euro, un margine operativo lordo di 16 milioni e quasi 500 risorse umane impiegate. L’operazione più recente, alla quale ha preso parte anche lo Studio D’Incecco – Dottori commercialisti di Pescara in qualità di advisor finanziario, ha visto portare a termine l’acquisizione del ramo di business degli attuatori idraulici passivi della multinazionale francese Valeo. Tradotto in dati tangibili: un ulteriore monte ricavi pari a 70 milioni di euro, circa 400 dipendenti, brevetti e plant a Mondovì (Cuneo), Gemlik, in Turchia, e Nanjing, in Cina.
ALL’INTERNO DEL NUOVO NUMERO DI ABRUZZO MAGAZINE LO SPECIALE VINITALY E SOL 2018
Infine, un salto nell’universo del vino e in quello che è da considerare un appuntamento fondamentale, Vinitaly a Verona. Quest’anno tanto Abruzzo, con i festeggiamenti per i 50 anni della doc Montepulciano, lo chef stellato Niko Romito come testimonial d’eccezione, e, più di tutto, le cantine. Sì, le cantine, grandi e piccole, esperte e nate ieri, che però contribuiscono insieme a far conoscere la nostra terra, esportando, dal Canada all’Australia, dal Giappone al Brasile, questo inconfondibile “Oro rosso”. Espressione sempre più autentica dell’Abruzzo più umile, dell’Abruzzo più profondo.