Addario Group

ADDARIO GROUP, PER LA NOSTRA PIETRA DELLA MAJELLA

di Andrea Sisti

Nella nostra regione, alle falde dell’affascinante Majella, la montagna madre, l’estrazione e la lavorazione della pietra autoctona hanno, da sempre, dato vita a suggestive creazioni. I maestri l’hanno adottata e scolpita per contribuire a realizzare chiese ed edifici, adornandoli con opere di scultura, monumenti, fregi, decori, piccoli e grandi manufatti. Un’arte che gli scalpellini di Lettomanoppello (Pescara), soprannominata la “Carrara d’Abruzzo”, si continuano a tramandare, generazione dopo generazione. Un mercato però ancora troppo di nicchia, quando le potenzialità di diffusione e utilizzo potrebbero essere molte di più. Ne sono convinti in Addario Group, impresa che proprio nel piccolo comune che sfiora i 3mila abitanti ha la sua sede principale. Tra le varie attività, la gestione, dal 2007, della miniera che sorge in Contrada Colle Rotondo e che ricopre una superficie di 96 ettari complessivi. «È qui – dice Camillo Addario, fondatore della società nel lontano 1963 e, ancora oggi, a 80 anni compiuti presente in azienda – che caviamo il materiale calcareo, con il nostro parco macchine (una serie infinita di dumper, escavatori e ruspe cingolati, bilici…)». La realtà è, nel tempo, cresciuta di pari passo con lo sviluppo del vicino stabilimento Italcementi di Scafa (Pescara). «Fornivamo dalle materie prime a servizi di vario genere. Da quando la crisi e le scelte della proprietà ne hanno decretato la chiusura, abbiamo però dovuto rivedere le nostre strategie e deciso di diversificare». Oggi il gruppo conta ben quattro divisioni. Al core business storico si affianca la Addario Camillo & Figli, specializzata nel movimento terra, nelle costruzioni edili e stradali, negli autotrasporti e nella gestione del verde. Nell’ottobre del 2010 nasce, invece, la Addario Emidio Antonio, con l’obiettivo di gestire stazioni di servizio per veicoli e commercializzare, al dettaglio, carburante per autotrazione. L’ultima evoluzione, dello scorso anno, porta il nome di Sapori & Tradizioni: conservare e valorizzare, secondo le migliori usanze, i prodotti tipici locali, attraverso la gestione di allevamenti zootecnici e stabilimenti caseari, nonché la promozione di prestazioni turistiche legate al territorio, questa è la mission dichiarata. Ma al centro di tutto rimane sempre la Pietra della Majella e la volontà di superare i confini regionali e, perché no, perfino nazionali. «Le possibilità per questo prodotto sono enormi – sottolinea Remo Addario, responsabile miniera e ufficio vendite -. È un tipo di roccia che quando viene estratta si presenta tenera, duttile, poi con l’azione del freddo e dell’acqua assume la sua tipica consistenza compatta. Di due qualità, paglierina e rustica bianca, più porosa, con le caratteristiche di non spaccarsi con il ghiaccio e non risultare scivolosa. Si possono ricavare dai blocchi informi o squadrati ai massi da scogliera, dal sabbione al pietrame in scampoli… Ci occupiamo anche della trasformazione, fino a proporre semilavorati, piastrelle, complementi d’arredo e realizzazioni di artigianato artistico».

Articoli correlati