di Elena Gramenzi
A Pescara Aiot, l’Accedemia italiana di osteopatia tradizionale e il centro clinico di medicina osteopatica Abaton. Formazione più cura specializzata.
I MEDICI GINA BARLAFANTE E VINCENZO COZZOLINO FONDATORI DI AIOT, ACCADEMIA ITALIANA DI OSTEOPATIA TRADIZIONALE
«L’obiettivo del medico dovrebbe essere quello di cercare la salute, chiunque può trovare la malattia». Parole dello statunitense Andrew Taylor Still, padre dell’osteopatia e della medicina osteopatica. E Aiot, l’Accademia italiana di osteopatia tradizionale, muove proprio da queste basi. Attiva a Pescara dal 1993, vede come fondatori due medici: Gina Barlafante (direttore generale) e Vincenzo Cozzolino (direttore del dipartimento clinica). Lo sviluppo di una visione olistica della salute ha portato Barlafante e Cozzolino a condividere un concetto diverso di formazione, scevro da ogni influenza straniera se non quella derivante dalla “scuola americana”. Aiot è stato così, a livello temporale, uno dei primi poli nazionali di formazione osteopatica, vivendo progressivamente una forte crescita non solo in ambito didattico, ma anche clinico e dal punto di vista della ricerca scientifica. Lo scorso anno, Gina Barlafante è stata poi eletta alla guida di Aiso, l’Associazione scuole italiane di osteopatia, nata per riunire e dar voce alle diverse realtà presenti lungo tutta la Penisola. «L’osteopatia – spiega proprio il direttore – si basa quasi esclusivamente sulla manualità dell’operatore, supportata da approfondite conoscenze anatomo-funzionali del corpo umano. L’obiettivo principale dei corsi Aiot è l’educazione dello studente all’arte manuale. Corsi che sono, in primis, rivolti sia a studenti che dopo il diploma di scuola secondaria superiore scelgono un iter professionalizzante che a laureati in discipline sanitarie e in discipline di interesse sanitario (attivi, in più, cicli di aggiornamento e approfondimento post-graduate per osteopati professionisti e studenti degli ultimi anni, ndr). Entrambe le principali tipologie hanno una durata di cinque anni, ma con un numero differente di crediti/ore da conseguire.
OSTEOPATA CON AIOT: UNA PROFESSIONE CHE NON CONOSCE DISOCCUPAZIONE
Gli osteopati Aiot possono esercitare la libera professione subito dopo l’ottenimento del titolo, capaci di di collaborare pure con figure medico-specialistiche come pediatri, odontoiatri, ortopedici, ginecologi in un’ottica interprofessionale. Una professione che non conosce disoccupazione, con le statistiche che dimostrano come ben l’81% dei nostri studenti sia occupato già a distanza di un solo anno dal diploma». Fondamentale l’aspetto pratico del tirocinio: perfino dal primo anno si comincia facendo pratica tra studenti e dal terzo anno inizia un periodo di osservazione. Per gli ultimi due anni sono previste 500 ore e al termine del percorso il candidato deve superare una prova finale discutendo una tesi. Il tutor è sempre presente per supervisionare il lavoro condotto dagli allievi sui pazienti, garantendone autonomia e professionalità. La necessità di un centro clinico strutturale ha portato Aiot a trasferirsi nel 2016 in via Caravaggio, sempre nella città dannunziana, in una struttura di 1.500 metri quadrati. Qui è nato Abaton, che offre diversi spazi, figure professionali e servizi: dal nutrizionista allo psicologo, dall’ortopedico al neurologo e al neurochirurgo. Il centro è dotato anche di una palestra per la ginnastica posturale e una sezione per il massaggio neonatale. Gli studenti Aiot riescono, in questo modo, a venire direttamente a contatto con una grande varietà di problematiche e non solo le classiche sindromi muscolo-scheletriche.
AIOT NON SOLO DIDATTICA, MA ANCHE CLINICA E RICERCA
Insieme con l’Associazione Autismo Abruzzo Onlus è possibile osservare l’efficacia del trattamento manipolativo osteopatico nel disturbo dello spettro autistico e con un nuovo progetto di ricerca si analizzano i risultati dei trattamenti osteopatici anche nei pazienti parkinsoniani. La collaborazione con l’Associazione socio-culturale Sotto Sopra significa il trattamento per i disabili adulti con gravi difficoltà motorie, con un’applicazione della terapia osteopatica anche sui malati oncologici. L’osteopatia può dare un contributo notevole alla qualità della vita e queste ricerche hanno portato Aiot e Abaton, attraverso l’organizzazione di congressi ed eventi scientifici, a diverse collaborazioni cliniche con strutture ospedaliere e universitarie che hanno condotto all’attivazione di due master presso l’Università degli Studi dell’Aquila e alla nascita di un vero e proprio dipartimento di Ricerca. La qualità didattica e della ricerca ha consentito l’ingresso dell’Accademia nel panorama delle pubblicazioni scientifiche indicizzate. Adesso Aiot conta circa 80 professionisti tra docenti, medici specialisti, collaboratori e 240 studenti. La didattica è coordinata dal direttore Cinzia Renzetti, mentre Marco Verzella e Luca Cicchitti guidano il dipartimento Ricerca e tesi. Per il prossimo anno accademico in programma la presentazione della scuola di perfezionamento permanente, in cui gli osteopati potranno seguire corsi di aggiornamento su varianti cliniche e tecniche, e la proposta di nuovi corsi in ambito sanitario in partnership con altre realtà.