di Andrea Beato
DA CITTÀ SANT’ANGELO ALLA SPAGNA
Da precario a imprenditore di successo, con una realtà che fattura cifre a sei zeri! È la storia di Alessio Corsaro, 42 anni, originario di Città Sant’Angelo (Pescara), che ha trovato la sua fortuna in Spagna. Ma partiamo con ordine: negli anni Ottanta e Novanta, il giovane Corsaro si fa le ossa nella pizzeria/birreria dei genitori, papà Alberto e mamma Lilia. «Sono loro – dice – che mi hanno insegnato il mestiere e il rispetto costante per il cliente». All’impegno nell’esercizio di famiglia alterna parentesi lavorative presso centri commerciali e alcuni locali storici dell’area pescarese. «Tutte esperienze stagionali, che non davano certezze e stabilità». Così, anche con un po’ di rabbia e orgoglio, matura in lui l’idea di andare all’estero. Il gancio è il padre che, vista la grande professionalità, forma figure che, sempre più spesso, partono per poi essere impiegate in ristoranti italiani fuori confine. «L’opportunità arriva nel giugno del 2001, da L’Estartit, meta turistica della Costa Brava, e dal San Marino, gestito da un connazionale barese. Inizio a sporcarmi con la farina e, dopo non molto tempo, concordo con il titolare l’affitto del “take away” che sorge proprio a lato dell’attività principale. Personalizzo l’ambiente, traduco il menu in più lingue, faccio promozione, dimostro la massima cortesia, simpatia, disponibilità e gli affari triplicano già nel primo anno di conduzione». Il grande salto è verso un qualcosa di completamente suo.
LE PIZZE DEL CORSARO
«Mi sposto a Cassà de la Selva, sempre in Catalogna, e a inizio 2008 inauguro il primo punto vendita a marchio Corsaro». Da lì l’ascesa è continua: «Oggi il piccolo Gruppo conta quattro negozi, tutti nel distretto di Girona (Fontajau, Devesa, Els Químics, Llagostera), con una boutique alimentare che propone il meglio del “made in Italy”, quindi tantissimo Abruzzo. Tredici, in totale, le risorse umane impiegate». Il segreto del successo è un mix di ingredienti, «dall’eccellenza del prodotto, un impasto a lunga lievitazione che impiega materie prime proteiche e di alta qualità, all’impegno; dalla cura per i dettagli alla sana creatività tricolore, che permette di accrescere sempre più la notorietà del brand». Alle pizze infornate al momento e pronte per essere degustate velocemente sul posto o portate comodamente a casa, si affiancano quelle precotte, messe sottovuoto senza conservanti né coloranti. Una diversificazione voluta per fornire piccole botteghe, panifici, macellerie, stazioni di rifornimento carburante… «Dico ai giovani che vogliono mettersi in gioco, che qui non è mai troppo tardi per lavorare. Partendo da zero – sottolinea Alessio Corsaro – sono stato in grado di costruire una realtà aziendale affermata. Adesso il sogno sarebbe quello di spingersi verso un ulteriore passo in avanti. Magari con il supporto di un socio, anche di qualche imprenditore abruzzese, perché no…».