ALTEVIE PROGETTI PER STRUTTURE DI ALTA QUOTA

di Andrea Beato

Ingegneria funiviaria, ambientale e mobilità sostenibile tra i servizi proposti dall’aquilana Altevie, protagonista su tutto il territorio nazionale, da nord a sud, pronta ora a misurarsi anche con l’estero.

L’INGEGNERE MARCO CORDESCHI SULLA VETTA DI ALTEVIE

Per raggiungere e conquistare la vetta occorrono sacrificio, gioco di squadra, capacità di saper ascoltare i propri limiti, riconoscere i segnali che provengono dalla natura. Lo sa bene l’ingegnere Marco Cordeschi, abituato a puntare in alto ogni giorno. Per passione, da grande amante dei paesaggi montani, e per professione, con la società Altevie di cui è socio fondatore, amministratore unico e direttore tecnico. Altevie, uffici a L’Aquila, nasce nel 2007 dalla partnership con il collega marchigiano Marco Rinaldi e si specializza negli ambiti dell’ingegneria per la montagna, funiviaria e ambientale. Core business l’insieme delle attività di engineering finalizzate alla realizzazione di strutture in alta quota. «La filosofia che ispira i nostri interventi – spiega in apertura Cordeschi – ci porta sempre a cercare di alterare il meno possibile il contesto autentico circostante, attraverso la ricerca e la proposta di soluzioni scarsamente impattanti. Allo stesso modo, eseguiamo un’attenta analisi dello scenario “costruito” in relazione alle vere necessità, quelle della committenza e dei futuri fruitori. Così, nel corso del tempo, sia per il settore pubblico sia per quello privato, abbiamo inserito al primo posto l’ecosistema, la difesa del suolo e la storia dei luoghi interessati dalle nostre azioni, suggerito l’impiego di materiali e forme rispettose del territorio, messo a punto idee concrete e innovative». Servizi di consulenza, progettazione, direzione d’esercizio e direzione lavori focalizzati moltissimo lungo l’arco appenninico, ma sempre più sull’intera superficie nazionale, da nord a sud.

I PROGETTI DI ALTEVIE CHE SUPERANO OGNI LIMITE

Come, ad esempio, lo studio di fattibilità tecnico-economica portato a termine per la costruzione di una serie di collegamenti funiviari integrati all’interno dell’attuale piano di mobilità della Costiera Amalfitana, con il duplice obbiettivo di alleggerire il traffico stradale e regalare una suggestiva esperienza panoramica a cittadini e turisti; concept sostenibile anche per la connessione funiviaria Magliana-Eur, pensata per Roma Metropolitane, in uno dei quartieri più densamente abitati della capitale. Scelte che potrebbero eventualmente “valorizzare” piccoli borghi, pure in Abruzzo: centri del calibro di Ortona (Chieti), Silvi (Teramo), Roseto (Teramo)… «In regione – aggiunge l’ingegnere Cordeschi -, nella lunga collaborazione con la realtà Sifatt che gestisce gli impianti sciistici di Roccaraso (L’Aquila), Altevie ha redatto il progetto definitivo/esecutivo, coordinando inoltre la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, la direzione lavori e d’esercizio, della cabinovia “Valle del Macchione-Pallottieri” ad ammorsamento automatico con veicoli ognuno da dieci posti. Cabinovia volta a sostituire la precedente seggiovia triposto, con le operazioni completate in poco meno di cinque mesi. E a Roccaraso abbiamo creato il sistema di innevamento artificiale tra i più grandi a livello nazionale, tra Monte Pratello, Pizzalto e l’Aremogna, con 110 chilometri di piste e quattro invasi idrici di accumulo».

ALTEVIE PER LA FRECCIA DEL CIELO A CORTINA

Nel comprensorio dell’Alto Sangro, lo specifico know-how è stato invece recentemente messo a disposizione per due cabinovie, interconnesse nella stazione di Gravare, con scopi sciistici e di rinforzo del trasporto su gomma per unire più bacini di riferimento, quindi funzionanti in inverno e in estate. «Tutti risultati ottenuti grazie a un approccio multidisciplinare, un team dinamico e giovane composto da circa 20 tra dipendenti e collaboratori, potendo contare su profili dalla comprovata esperienza. Caratteristiche che ci hanno permesso di proiettarci verso nuovi scenari. In primis i Campionati mondiali di sci alpino 2021 a Cortina d’Ampezzo (Belluno), tradotti nell’impegno per la realizzazione della cabinovia Freccia del cielo, dotata di 47 veicoli da dieci posti ciascuno e in grado di trasportare, ogni ora, 1.800 persone da Cortina a Col Drusciè. Il 2019 ha poi rappresentato l’anno di apertura al mercato estero. Al fianco di altre imprese, ci siamo misurati con un importante progetto negli Emirati Arabi, esattamente nel Jebel Hafit Desert Park, sito tutelato dall’Unesco». Adesso l’attenzione è rivolta a un ulteriore disegno ambizioso, racchiuso nel nome e nel brand Eggs: «Una rete, unica in Italia, di player e operatori appena costituita e che ci vede protagonisti – conclude Cordeschi -. Alla base saperi e abilità complementari nel comparto degli impianti a fune, per accompagnare il cliente nei diversi step, dalla visione iniziale, all’attuazione, al collaudo e all’esercizio della struttura».

Per leggere la versione integrale dell’articolo, passa in edicola e acquista Abruzzo Magazine.