di Andrea Beato
Il Gruppo Amadori mette sul piatto ben 36 milioni di euro di investimenti fino al 2022. Ecco i dettagli del piano di sviluppo nella nostra regione.
LO SVILUPPO DI AMADORI PASSA ANCHE DALL’ABRUZZO
Amadori, stiamo parlando di uno dei principali leader nell’agroalimentare italiano, azienda innovativa e specializzata nel settore avicolo. Un fatturato 2017 chiuso a 1.208 milioni di euro, per una storia partita dal cuore della Romagna quasi 50 anni fa e che oggi registra oltre 7.600 risorse umane impiegate, presenti sul territorio nazionale con stabilimenti industriali, filiali e agenzie. Alla base del successo Amadori c’è la scelta di gestire direttamente l’intera filiera integrata. Decisione tradotta in un controllo approfondito e certificato di tutte le diverse fasi: selezione delle materie prime, allevamenti, incubatoi, mangimifici, trasformazione, confezionamento e distribuzione. Un successo riconosciuto anche dal mercato, capace di premiare un gruppo che opera con passione ed esperienza, propone soluzioni gastronomiche al passo con i tempi e lavora, ogni giorno, per garantire ai consumatori prodotti buoni, freschi e sicuri.
LA PRESENZA DEL GRUPPO AMADORI IN ABRUZZO
E in questo quadro di crescita costante, l’Abruzzo svolge un ruolo da protagonista. Il player è presente con il plant principale di Mosciano Sant’Angelo (Teramo) e quello di Controguerra (Teramo) dedicato ai semilavorati, l’incubatoio di Castellalto (Teramo), ben 34 parchi allevamenti e il nuovo mangimificio di Fossacesia (Chieti), presto in funzione. I vertici della società hanno riunito la stampa locale presso la sede di Mosciano per fare il punto della situazione e presentare il prossimo piano di investimenti. «Un piano – ha sottolineato Francesca Amadori, figlia dell’attuale presidente Flavio e nipote di Francesco, oggi presidente onorario -, che prevede 36 milioni di euro nei prossimi cinque anni. È la nostra risposta concreta verso questa terra, che ci ha accolto fin dall’inizio degli anni ’80, quando è partita l’avventura qui». Risorse che seguono quelle già stanziate per il 2015/2017, pari a 18 milioni di euro utilizzati per potenziare la produzione e la logistica, oltre a migliorare l’assetto urbanistico, con l’agggiunta di un parcheggio, e la viabilità dell’are. «Amadori – ha aggiunto il direttore generale Francesco Berti – occupa in questa regione oltre 2.200 dipendenti, con un trend positivo che, considerando gli ultimi vent’anni, è stato di circa il 140%. Sono dati di cui andiamo fieri, che testimoniano uno stretto rapporto di fiducia e uno sviluppo formidabile. L’ulteriore stanziamento di risorse vogliono confermare il ruolo strategico dell’Abruzzo nei programmi di espansione e rinnovamento».
I DETTAGLI DEL PIANO D’INVESTIMENTO AMADORI NELLA NOSTRA REGIONE
Nel dettaglio, i 36 milioni di euro saranno impiegati per installare aggiuntive linee di taglio e di disosso automatica, due tunnel per il processo di surgelazione dei prodotti, creare 2mila metri quadrati dedicati alla pallettizzazione robotizzata, portare all’interno apparecchiature per incrementare la produzione di biogas, caldaie alimentabili a biogas, luci al led, procedere con un restyling e un ampliamento del laboratorio analisi e degli spogliatoi per il personale. «Mosciano – ha confermato Mauro Masini, direttore operations – sarà il principale sito per i nostri prodotti innovativi e la piattaforma logistica privilegiata per l’intero Centro-Sud. Qui, su una superficie complessiva di 110.579 metri quadrati, di cui 40mila coperti, produciamo 650 tonnellate a settimana di prodotti innovativi e 1.600 tonnellate di prodotto lavorato. Nelle ultime settimane viene lavorato anche il pollo bio, oltre al famoso Campese, il nostro pollo allevato all’aperto senza uso di antibiotici. La lavorazione è realizzata facendo uso di sole fonti di energia rinnovabile, evitando di sfruttare circa mille tonnellate di petrolio equivalente».