di Elena Gramenzi
Secondo un’analisi condotta da Das circa la metà dei menager delle imprese abruzzesi lavora a Chieti
DAS DICHIARA CHE LA METÀ DEI DIRIGENTI ABRUZZESI LAVORA A CHIETI
Das è una storica società internazionale specializzata nella tutela legale nata nel 1917 in Francia con lo scopo di tutelare i primi automobilisti della storia. In Italia DAS ha sede legale a Verona ed è leader mondiale di mercato tra le compagnie specializzate nella tutela legale. In occasione del lancio della polizza Difesa Manager, Das ha elaborato un’analisi sui manager delle imprese abruzzesi, esaminando anche i principali rischi cui vanno incontro nell’esercizio delle loro funzioni. Dall’analisi è emerso che circa la metà (44%) dei 776 dirigenti abruzzesi lavora in provincia di Chieti (345), che per presenza di manager supera Pescara (26%, 201), Teramo (19%, 146) e L’Aquila (11%, 84). Secondo quanto rilevato da Das, il 91,1% dei dirigenti abruzzesi è di sesso maschile, di cui oltre un terzo (39%) ha meno di 50 anni, mentre le donne, seppur in minoranza rispetto agli uomini, sono mediamente più giovani: il 44% è ‘under 50’. L’Abruzzo è dunque settimo nella classifica nazionale delle regioni con la percentuale più elevata di dirigenti ‘under 50’ (39%). I manager che non superano i 49 anni sono più numerosi in Lombardia (47%), Trentino Alto Adige (43%) e nelle Marche (42%) mentre fuori dal podio, con una quota del 40% ciascuno, seguono Friuli Venezia Giulia, Lazio e Piemonte.
SONDAGGIO DAS: LE RESPONSABILITÀ DEI DIRIGENTI
Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di Das ha dichiarato: «Con sempre maggiore frequenza i dirigenti sono chiamati in causa per responsabilità penali e civili di vario tipo. Il quadro è reso più complesso dall’introduzione di nuove normative, come ad esempio il Regolamento Europeo 679 del 2016 (General Data Protection Regulation) che introduce sanzioni amministrative fino al 4% del fatturato mondiale della società per le violazioni delle disposizioni sulla privacy. Di fronte a questo scenario abbiamo studiato una copertura partendo dall’analisi di quelle che sono le principali violazioni in cui incorrono le figure apicali delle aziende». Su 220 sentenze esaminate a livello nazionale, relative ad azioni civili di responsabilità verso gli amministratori, riferite al periodo 2003 – 2013, quasi il 44% ha riguardato casi di “violazione della diligenza” e circa il 33% “irregolarità contabili”. Poco più di 1 sentenza su 4 (28%) ha avuto per oggetto casi di “prosecuzione dell’attività dopo la perdita del capitale sociale” e circa il 16% casi di conflitto di interessi. Meno rilevanza hanno avuto gli “atti eccedenti l’oggetto sociale o i poteri” (circa il 6% delle sentenze). Nel 40% delle sentenze è stata riconosciuta la responsabilità degli amministratori. Secondo quanto rilevato da Das, quasi la metà (45%) dei dirigenti lavora in Lombardia e poco più del 15% nel Lazio. La loro presenza è significativa anche in Emilia-Romagna (9%) e Veneto (7%). Nel nostro Paese solo il 15% dei dirigenti è di sesso femminile, la percentuale sale al 19% in Basilicata e si attesta al 17% in Lombardia e nel Lazio.