ARTIGENIUS DI CONFARTIGIANATO ABRUZZO PREMIA GIANNI LETTA

di Elena Gramenzi

Gianni Letta riceve il primo premio Artigenius ideato da Confartigianato Abruzzo per dare nuovi stimoli alle piccole e medie imprese abruzzesi.

GIANNI LETTA RITIRA IL PRIMO PREMIO ARTIGENIUS DI CONFARTIGIANATO ABRUZZO

Artigenius è il riconoscimento, ideato da Confartigianato Abruzzo, attribuito a personaggi di spicco del territorio abruzzese che si sono distinti a livello nazionale e internazionale. In questi giorni si è svolta, per la prima edizione, la premiazione presso la sede di Academy ForMe (la più grande accademia abruzzese dei mestieri creata a Chieti dall’associazione di categoria) e ad aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento è stato il politico e giornalista Gianni Letta, originario di Avezzano (L’Aquila). Daniele Giangiulli, direttore di Confartigianato Abruzzo, ha spiegato le motivazioni della scelta: «Abbiamo deciso di assegnare il primo premio Artigenius a Gianni Letta perché con il suo impegno, la sua sensibilità e la sua passione ha sempre lavorato ricercando l’opera quasi perfetta, con arte, intelligenza e sapienza, riuscendo a rappresentare nel migliore dei modi le istituzioni italiane nel mondo. Caratteristiche e atteggiamenti del tutto simili a quelli che sono alla base del lavoro artigiano, cuore pulsante dell’economia italiana e abruzzese. Di fatto Gianni Letta è un vero e proprio “artigiano della politica”». Oltre ad una pergamena contenente le motivazioni del premio, Gianni Letta ha ricevuto una scultura in pietra bianca della Majella, realizzata dal maestro Tonino Santeusanio, dal titolo ‘Atleta’, raffigurante un atleta che, idealmente, simboleggia l’uomo che mette il massimo impegno per raggiungere i propri obiettivi. Letta, emozionato, ha commentato: «Ricevo questo premio con grandissima emozione perché ogni volta che torno nella mia terra sento tutto l’orgoglio di essere abruzzese e tutta la voglia di ispirarmi alle virtù di questa regione, che sono consolidate e antiche. Ogni volta si riparte con uno stimolo in più, perché si vede la serietà, la sobrietà, la responsabilità con la quale gli abruzzesi fanno fronte alle difficoltà quotidiane, e la voglia e la determinazione con cui vogliono guardare al futuro. E come vogliono rinascere dopo le ferite del terremoto e di altre vicende dolorose come quella di Rigopiano. C’è una volontà, una capacità, una serietà che fa parte del nostro carattere, della tradizione antica dell’Abruzzo e che dà fiducia e speranza nel futuro. Prendo questo premio come un impegno a fare di più e meglio per l’Abruzzo e per l’Italia».

PREMIO ARTIGENIUS A GIANNI LETTA: «IL FUTURO È DEGLI ARTIGIANI E DELLE PICCOLE IMPRESE»

«La passione, la ricercata sobrietà e la spiccata sensibilità verso l’impegno politico e il suo Paese», sono le qualità che hanno contraddistinto Gianni Letta nell’assegnazione del premio Artigenius. La sua determinazione lo ha portato a essere uno dei rappresentanti delle istituzioni italiane più stimate a livello nazionale e internazionale. Inoltre, la massima attenzione verso il tessuto economico, il mondo dell’artigianato e verso le esigenze delle piccole imprese (cuore pulsante dell’Italia) non gli hanno mai fatto dimenticare l’Abruzzo, la sua cara terra d’origine. «Il futuro è dell’artigiano come è delle piccole e medie imprese – ha commentato Letta nel suo intervento -. Il fattore che consente all’Italia di poter sedere tra i grandi della terra è il valore della creatività. Quella stessa creatività che è alla base del lavoro degli artigiani. Dobbiamo ritrovare lo spirito unitario e dobbiamo ispirarci al genio dell’artigiano, mettendo a frutto i talenti, per poter ritrovare la strada dello sviluppo e della ripresa»., Il presidente di Confartigianato Abruzzo, Luca Di Tecco, ha sottolineato il ruolo dell’associazione, con le sue 8mila imprese e 3mila pensionati associati, e ha ricordato la “Vertenza Abruzzo” sull’artigianato, la mobilitazione per il rincaro dei pedaggi sulle autostrade A24 e A25 e, più in generale, la crisi, che ha messo in ginocchio il tessuto economico abruzzese. Di Tecco ha infatti richiesto: «Un aiuto importante che deve arrivare soprattutto dalle istituzioni e dalla nuova classe politica che uscirà dalle prossime elezioni, soprattutto riconoscendo il ruolo vero dell’economia pulsante della nostra regione e della nostra nazione nella micro e piccola impresa. Confartigianato Abruzzo continuerà ad adoperarsi affinché vengano fatte scelte coraggiose per l’Abruzzo, senza perdere nuove occasioni di sviluppo, restando al fianco delle nostre imprese in un ruolo di primo piano e teso a preservare il nostro tessuto produttivo e il territorio ad esso collegato».

ARTIGENIUS PREMIA GIANNI LETTA COME ESEMPIO DI IMPEGNO POLITICO E ISTITUZIONALE

La cerimonia, svolta lo scorso 20 gennaio presso la sede di Academy ForMe, si è aperta con i saluti istituzionali dell’assessore del Comune di Chieti, Raffaele Di Felice, con quelli del presidente di Confartigianato Chieti-L’Aquila, Francesco Angelozzi, e con quelli del presidente di Confartigianato Abruzzo, Luca Di Tecco. Poi la parola è passata al rettore dell’Università d’Annunzio Chieti-Pescara, Sergio Caputi, che si è soffermato sul ruolo dell’ateneo e sul rapporto con il mondo del lavoro e con le associazioni di categoria. I lavori sono stati moderati dal giornalista Rai Nino Germano. Presenti in platea tanti esponenti del mondo economico, politico e istituzionale abruzzese. Ospite d’eccezione, insieme a Gianni Letta, il presidente nazionale di Confartigianato, Giorgio Merletti, che ha commentato l’esperienza di Gianni Letta come «un esempio prezioso di impegno politico ed istituzionale svolto con sensibilità, concretezza e equilibrio al servizio dell’Italia e delle comunità che la compongono. Il Paese ha bisogno di intelligenza politica, di spirito di servizio, di senso delle istituzioni, di capacità di fare sintesi, con saggezza e lungimiranza, dei tanti, diversi interessi che l’Italia esprime. La politica, nel suo significato vero, nobile, utile all’Italia, è quella operosa e discreta del fare. È quella che si occupa di capire i problemi e di trovare le soluzioni più equilibrate per risolverli. Un po’ come fanno, ogni giorno, i nostri imprenditori artigiani, silenziosi protagonisti dell’economia reale ai quali, troppo spesso, non è riconosciuto il ruolo svolto nello sviluppo del Paese». Proprio su quest’ultimo punto Merletti ha rivolto un appello di cambiamento alla politica, auspicando, prima di tutto, una rivoluzione culturale.