di Andrea Beato
Evento per festeggiare i 60 anni dell’istituto e la fusione recentemente avvenuta con la Banca di Teramo. Nel corso della serata consegnate anche trentasei borse di studio ad allievi meritevoli.
60 ANNI DI STORIA PER LA BCC DI CASTIGLIONE MESSER RAIMONDO E PIANELLA DEL PRESIDENTE ALFREDO SAVINI
Si è svolta a dicembre, nella sala del Palacongressi d’Abruzzo a Montesilvano (Pescara), la “Festa del Socio” della Bcc di Castiglione Messer Raimondo e Pianella. Occasione per celebrare anche la fusione con la Banca di Teramo di credito cooperativo e il 60ennale dell’istituto presieduto da Alfredo Savini. Nel corso della serata, allietata da musica e giochi, sono state consegnate 36 borse di studio a studenti meritevoli, soci o figli di soci. Il 2016 è stato un anno cruciale per la storia della Bcc di Castiglione M.R. e Pianella: dal primo luglio scorso, il processo di acquisizione con la Banca di Teramo di credito cooperativo è diventato operativo dopo il parere favorevole espresso in due distinte assemblee dai soci delle diverse realtà. La fusione ha dato vita a un’unica banca cooperativa, con più di 35mila clienti e 145 dipendenti, che oggi vanta 5.002 soci. Una acquisizione che ha trasformato la Bcc di Castiglione nella prima banca di credito cooperativo d’Abruzzo, sia per la raccolta diretta, superiore a 660 milioni di euro, che per gli impieghi pari a 500 milioni. Una realtà che può ora contare su una rete di 22 sportelli, in un territorio che abbraccia 62 comuni: 37 in provincia di Teramo, 21 in provincia di Pescara, 1 in provincia di Chieti e 3 in provincia di Ascoli Piceno. La nuova banca gestisce masse amministrate pari a quasi 2 miliardi di euro e un patrimonio di 65 milioni di euro, dei quali ben oltre 30 di “patrimonio libero” e un indice di solidità patrimoniale (Total capital ratio) di circa il 18%, ampiamente al di sopra dei requisiti minimi regolamentari e della media sia del sistema bancario che di quello del credito cooperativo.
ALFREDO SAVINI: «LA BCC DI CASTIGLIONE MESSER RAIMONDO E PIANELLA OGGI È UN’UNICA REALTÀ»
Il presidente Alfredo Savini, dopo aver ricordato ragioni e tappe della fusione, si è soffermato sui 60 anni di storia della Bcc ricordando i padri fondatori di questa realtà: «La nostra banca – ha dichiarato – ha una storia importante, figlia delle scelte e della lungimiranza dei 92 soci fondatori, che guidati dal maestro Angelo Pompei diedero vita a questa realtà. A tutti loro, ma anche ai fondatori della Bcc di Pianella e della Banca di Teramo, in particolare ad Antonio Tancredi, va la nostra riconoscenza e gratitudine. La nostra crescita è data dalla lungimiranza di tutti gli amministratori del passato e del presente e dalle competenze dei dipendenti che hanno saputo creare immediatamente uno spirito di squadra con le professionalità acquisite e per questo li ringrazio. Non c’è un “noi” e un “loro”, ma siamo un’unica realtà». Tra i presenti alla cena il direttore della Banca d’Italia, Antonio Carrubba, il direttore della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell’Abruzzo e del Molise (Fedam), Ermanno Alfonsi, i sindaci dei comuni ove opera la Bcc di Castiglione, i presidenti e i direttori delle altre Bcc della regione, ma anche il rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Luciano D’Amico, e vari esponenti politici come l’onorevole Paolo Tancredi, la senatrice Federica Chiavaroli, il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, e della Provincia di Teramo, Domenico Di Sabatino, l’ex presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, e il vicepresidente del consiglio Regionale, Paolo Gatti.