di Andrea Beato
Il limite fissato a un massimo di tre mandati per i componenti del cda, la riduzione del compenso spettante al presidente e la conseguente costituzione di un fondo per supportare gli studi di giovani meritevoli. La Banca di credito cooperativo di Pratola Peligna vuole garantire una maggiore partecipazione ai suoi circa 1.700 soci. Lo confermano Maria Assunta Rossi, da aprile, dopo la scomparsa di Domenico Ciaglia, eletta alla guida dell’istituto di credito e il direttore generale, Silvio Lancione: «Oltre che sul rafforzamento dei principali indici, puntiamo sulle competenze». Intanto il bilancio d’esercizio 2014 registra performance più che positive. A cominciare dall’utile netto di 2,906 milioni di euro (+19,24% rispetto l’anno precedente), per passare al patrimonio, che raggiunge i 59,865 milioni di euro (+15,27%), alla raccolta diretta che si attesta a quota 397,72 milioni di euro e al Total capital ratio pari al 26,12%. «Le evoluzioni e le fusioni avvenute nel mondo bancario negli ultimi anni – dice il presidente – hanno portato la nostra bcc a svolgere un ruolo sempre più da protagonista sul territorio di riferimento, quello della Valle Peligna e dell’alta Val Pescara. Con sette filiali e 30mila clienti, la mission non è solamente orientata verso i finanziamenti, ma nell’essere punto di riferimento nei servizi e nella consulenza». Numerosi i premi e i riconoscimenti ricevuti da Iccrea per il comparto monetica e finanza, da Assimoco per le assicurazioni e da Bcc Risparmio e Previdenza per la divisione fondi pensione.
«Crediamo nel diffondere una cultura ispirata ai principi cooperativi della mutualità, senza fini di speculazione privata. In questo beneficio aggiunto, non solo ideale ma concreto, sta la legittimazione del nostro fare banca, che deve interpretare in modo nuovo ed evolvere la capacità di dare risposte alle esigenze delle persone, delle famiglie, delle imprese, proponendo soluzioni efficienti ed efficaci, senza perdere il valore della relazione. Stiamo inoltre – aggiunge il dg – dialogando molto con le associazioni di categoria, in particolare i confidi, per strutturare insieme prodotti e iniziative volte a rivitalizzare le Pmi e le micro attività dell’area, che stanno risentendo fortemente degli effetti della crisi». In conclusione una battuta sull’autoriforma del settore, di prossima approvazione dopo quella già varata delle popolari: «Per la Banca di credito cooperativo di Pratola Peligna si tratta di cogliere al volo l’opportunità di far parte di un gruppo ben strutturato, per essere più forti e competitivi, sempre più attori dello sviluppo locale».