Anna Maria Di Rienzo, Alfredo D'Incecco, Loreto Di Rienzo

BOND FACTORY, LA MODA CHE NON CONOSCE CRISI

di Andrea Beato

Non pura celebrazione o incontro finalizzato alla raccolta di risorse finanziarie. A metà giugno, all’interno dell’Shotel di San Giovanni Teatino (Chieti), Bond Factory ha invitato i rappresentanti del mondo bancario locale per far conoscere meglio la realtà imprenditoriale, i risultati ottenuti e l’evoluzione prospettica ipotizzata. Due i protagonisti: i fratelli Anna Maria (amministratore) e Loreto (responsabile commerciale e R&S) Di Rienzo, capaci di trasformare la piccola attività delle origini nell’eccellenza di oggi. Siamo nel campo della moda, dell’arte, del design e il know-how spazia dai tessuti ai semilavorati, dagli accessori ai capi finiti, dalla ricerca dei materiali alla modellistica…

Ma cosa distingue questa azienda da altre? In primis l’aver creato un esempio unico, diverso da quello del fasonista tout court, confezionista che realizza per conto terzi e che deve vedersela sempre più con la concorrenza spietata dei Paesi emergenti, Asia ed Est Europa in particolare, dove i costi sono nettamente inferiori rispetto a quelli italiani. Nella moderna sede di Chieti Scalo (Chieti) convivono ricerca, innovazione di prodotto e di processo. Vengono utilizzate 12 diverse tecnologie. Termosaldatura e taglio laser, tipiche dell’industria manifatturiera meccanica, qui rappresentano il valore aggiunto in grado di fare la differenza e decretare la leadership di mercato. E poi una rete di oltre 4mila designer sparsi nel mondo, con i quali esiste uno scambio continuo, due showroom, a Milano e Parigi (quest’ultimo di prossima inaugurazione), 68 persone impiegate (l’età media di 33 anni), che credono in ciò che fanno e sono orgogliose di condividere il progetto. Tutti elementi fondamentali nel mantenere e acquisire clienti di standing elevatissimo: Valentino, che da solo copre il 50% del fatturato, Christian Dior, Chanel, Hermes, Gucci, Fendi, Ferragamo, Brunello Cucinelli… I migliori brand del settore sono in portfolio. Il posizionamento è di conseguenza al vertice della piramide composta da tre sezioni, dove alla base troviamo il fashion, salendo il premium e al top il luxury, segmento che non risente della crisi e che solo nell’anno in corso crescerà di un’ulteriore 4% (fonte Osservatorio Altagamma).

I ricavi, dati presentati dal dottore commercialista e advisor di Bond Factory Alfredo D’Incecco (Studio D’Incecco di Pescara), sfiorano i 4 milioni di euro per il 2014, con le previsioni per il 2015 fissate a 4,5. Performance che garantiranno un +250% nel triennio. Avete letto bene! L’ebitda (margine operativo lordo) tocca valori percentuali a due cifre, 21,64, allo scorso 31 marzo. In un contesto micro e macroeconomico caratterizzato da segni meno, questi sono numeri che impressionano. Ma oltre il profitto, ai fratelli Di Rienzo interessa l’etica. Lo dimostrano l’adesione alla Planet Life Economy Foundation, le collaborazioni con le migliori università e scuole internazionali, l’attenzione verso la formazione, i continui investimenti e la volontà di contribuire alla ricchezza del territorio da cui provengono.