di Elena Gramenzi
I quattro giorni di Pitti Immagine Uomo 93, dedicati alla moda maschile, si sono conclusi con ottimi risultati in termini di numeri e qualità dei contenuti presentati alla Fortezza da Basso e in città.
LE CIFRE RECORD DI PITTI IMMAGINE UOMO 93
Grazie al suo salone-evento, Pitti detiene la leadership mondiale nel campo della moda e riunisce espositori e compratori provenienti da tutto il mondo. L’edizione 93 di Pitti Uomo, svolta dall’9 al 12 gennaio, ha visto un totale di circa 25mila buyer provenienti da almeno 100 Paesi differenti (oltre 600 in più rispetto al 2017) e un numero complessivo di visitatori che ha superato le 36mila presenze, andando a registrare un significativo aumento (+2.5%) rispetto all’edizione del gennaio 2017. L’industria italiana della moda maschile si prepara a affrontare un 2018 di consolidamento, soprattutto grazie al surplus commerciale del 2017, dato dalla differenza tra esportazioni (in crescita) e importazioni (in calo). I compratori esteri hanno registrato una crescita del +4% (oltre 9.200 buyer internazionali) e i mercati più importanti di Pitti Uomo rimangono principalmente Giappone, Germania, Regno Unito, Olanda, Spagna, Turchia, Francia, Cina, Svizzera, Corea, Stati Uniti, Russia, Belgio, Austria e Svezia. Per quanto riguarda il mercato italiano si registra una crescita del +1,5% con circa 15.750 compratori. Giornalisti, fashion editor e influencer hanno contribuito a rendere quest’edizione del Pitti seguita e apprezzata con circa 493mila visualizzazioni dalle pagine web del sito ufficiale e oltre 3 milioni di impression per l’account Instagram in soli sette giorni. Un focus speciale è stato riservato al fenomeno dell’athleisure (tendenza che segna l’unione fra sportswear e abbigliamento formale) ed è stata rivolta una particolare attenzione alle proposte più all’avanguardia, grazie alla presenza di marchi e brand di alta gamma. In questi lunghi anni il Pitti ha sempre dimostrato di saper evolversi e seguire il cambiamento, restando al passo con le nuove esigenze della società e cogliendo prontamente le tendenze del momento. I dati di chiusura di questa edizione confermano il trend positivo, che prospetta per il 2018 una stagione ricca e favorevole per il mondo della moda.
UN TOCCO BRITISH PER MAGLIFICIO GRAN SASSO
Tra le icone internazionali Made in Italy non poteva mancare l’Abruzzo con il Maglificio Gran Sasso. L’eccellenza imprenditoriale della famiglia Di Stefano, con sede a Sant’Egidio alla Vibrata (Teramo), continua a riscuotere successi sia in Italia che all’estero. Quest’anno con uno stand di circa 90 metri quadrati posizionato al piano inferiore del Padiglione Centrale, Maglificio Gran Sasso ha presentato la sua nuova collezione autunno-inverno 2018, attirando lo sguardo di numerosi visitatori grazie a sgargianti colori british che richiamavano eleganza e morbidezza. La realtà abruzzese si colloca tra i principali palyer nella produzione e commercializzazione di maglieria e abbigliamento di alta qualità, grazie alle prestigiose tecniche di artigianato che rendono ogni prodotto originale e esclusivo. «Per il Maglificio Gran Sasso, Pitti Uomo è un appuntamento fisso, immancabile per consolidare e promuovere contatti con tutto il mondo – ha dichiarato Carlo Di Stefano, direttore dell’Ufficio stile uomo -, dagli Stati Uniti, ai Paesi del Nord Europa, alla Germania fino a Russia e Giappone. Nessun’altra fiera di moda ha lo stesso impatto di Pitti».
ELEGANZA E INNOVAZIONE CON AMEDEO FERRANTE
Tradizione e innovazione si fondono nelle trame dei filati in lana di Amedeo Ferrante, azienda abruzzese con più di sessant’anni di esperienza nel campo della moda e del vestir bene. I capi unici e inconfondibili di Amedeo Ferrante non sono mancati a Pitti Uomo 93. Collocata nel Padiglione Centrale della fiera, con uno stand di 90 metri quadrati, l’azienda di maglieria abruzzese (quartier generale a San Giovanni Teatino, Chieti), ha avuto come ospite per l’evento Eusebio di Francesco, ex calciatore e ora allenatore della Roma, originario di Pescara. Di Francesco è testimonial del brand ormai da diversi anni. Dalla scelta dei migliori filati alla cura del dettaglio, Ferrante non lascia nulla al caso e per questa edizione di Pitti Uomo ha presentato una collezione autunno/inverno ricca di novità con capi dagli intarsi originali e creativi. Inoltre, sono state introdotte le giacche in teli di maglieria, che si presentano come nuove icone richiestissime per gli outfit maschili. Pitti Uomo è la vetrina più importante per l’abbigliamento a livello mondiale e Ferrante continua a riscuotere successi, grazie alla sua distribuzione capillare in tutta Italia e ai vari contatti esteri con Paesi come Spagna, Svezia, Stati Uniti, Corea, Germania, Russia e Belgio.
HANDMADE IN ITALY DI STEFANOMANO
Stefanomano è un brand abruzzese nato nel 2005, ma ha una storia che risale a circa sessant’anni fa da una famiglia unita dalla passione per la produzione artigianale di valigeria in cuoio. Comfort, qualità e eleganza sono le parole chiave che possiamo ritrovare nelle creazioni made in Italy di Stafanomano. Dal 2011 l’azienda di Corropoli (Teramo) è sempre stata presente a Pitti Uomo, venendo a contatto con partner e buyer provenienti da tutto il mondo. Corea, Giappone ed Europa del Nord sono solo alcune delle aree in cui Stefanomano distribuisce i suoi prodotti funzionali, leggeri, pratici ed ergonomici. Lavorazioni uniche fatte a mano, pelli pregiate e tecniche artigianali sono le basi che costituiscono le borse handmade di Stefanomano. «Per Pitti Uomo 93 abbiamo presentato una nuova linea in ecopelle, un materiale innovativo a ridotto impatto ambientale, morbido e leggero, che ha destato l’interesse di molti, considerando che soprattutto in Oriente si è particolarmente sensibili alle tematiche ambientali – ha spiegato Massimo Gasparroni che insieme al fratello Stefano gestisce l’azienda di famiglia». Per Stefanomano Pitti Uomo è un momento importante per consolidare il brand sul mercato internazionale, che da sempre ha accolto con interesse i prodotti made in Italy dell’azienda abruzzese.
BOND FACTORY TRA CSB LONDON E MODA FUTURIBILE
Esordio da espositore per Bond Factory a Pitti Immagine Uomo, attraverso Csb London, marchio in licenza creato dallo stilista Christopher Brogden. Occasione per farsi conoscere e promuovere nuovi contatti con buyer e operatori di livello internazionale. E all’interno della fresca sezione Touch!, nel padiglione Medici, il brand ha riscosso un notevole successo: collezione total look dove i capispalla rivestono un ruolo fondamentale, puntando su materiali e tecnologie di ultima generazione. Ma l’azienda con sede a Chieti Scalo (Chieti) è stata, qualche settimana più tardi (24-26 gennaio), anche protagonista di Pitti Immagine Filati, edizione numero 82. Al centro il progetto Moda Futuribile, quest’anno tutto focalizzato sul concept della sostenibilità, non limitandosi a un approccio eco-sostenibile, ampliandosi all’integrità del sistema e dei processi. E tra le sette “storie” proposte una tutta abruzzese, “Zero km supply chain”, sviluppata in collaborazione con Pianeta Moda Fashion Academy di Pescara: valorizzazione del territorio locale andando a formare una filiera a chilometro zero per la reinterpretazione e valorizzazione di un prodotto autentico e tipico regionale, la lana moretta.