TASSE E BUROCRAZIA: IN ABRUZZO COMUNI INEFFICIENTI

di Elena Gramenzi

Secondo l’analisi di Confartigianato Abruzzo nella nostra regione il 55% dei comuni lavora male e frena lo sviluppo delle imprese.

ANALISI CONFARTIGIANTO ABRUZZO: COMUNI INEFFICIENTI

L’analisi di Confartigianato Abruzzo ha analizzato alcuni dei dati contenuti nell’elaborazione Il labirinto del burofisco‘ della Confederazione nazionale. Il 54,8% dei comuni abruzzesi (143 su 261 presi in esame) è risultato inefficiente/sotto livello in materia di tasse e politiche fiscali. Il 47% della spesa regionale relativa alle attività degli uffici tributi, pari a 10 milioni 947mila euro, è da imputarsi a comuni inefficienti o sotto livello. Solo l’1,7% delle procedure disponibili online sono state avviate e concluse per via telematica (160 su 9.150), tanto da far collocare la regione al sedicesimo posto della classifica nazionale. Il confronto tra fabbisogni standard e spesa storica permette di stipulare gli standard di efficienza ed efficacia degli uffici tributi dei comuni. L’analisi consente l’individuazione dei “comuni efficienti” (con spesa storica inferiore al fabbisogno standard e quantità dei servizi erogati superiore al livello dei servizi standard offerti mediamente dagli enti con caratteristiche simili), i “comuni sopra livello” (con spesa superiore al fabbisogno standard e quantità dei servizi erogati superiore al livello dei servizi standard), i “comuni sotto livello” (con spesa inferiore al fabbisogno standard e quantità dei servizi erogati inferiore al livello dei servizi standard) e i “comuni inefficienti” (con spesa superiore al fabbisogno standard e quantità dei servizi erogati inferiore al livello dei servizi standard).

LE PERCENTUALI DI INEFFICIENZA DEI COMUNI ABRUZZESI

Il 29,1% dei comuni abruzzesi è efficiente (79) mentre il 36,4% è sotto il livello (95) e il 18,4% è inefficiente (48). L’Abruzzo è al decimo posto della classifica nazionale per percentuale di comuni inefficienti. Sul fronte della spesa relativa alle attività degli uffici tributi, 2 milioni 829mila euro riguardano comuni efficienti (12,2%), 9 milioni 495mila euro comuni sopra livello (40,8%), 5 milioni 234mila euro comuni sotto livello (22,5%) e 5 milioni 713mila euro comuni inefficienti (24,5%). In questo caso l’Abruzzo è al dodicesimo posto della graduatoria italiana per inefficienza. A livello territoriale la provincia di Pescara presenta nove comuni efficienti (19,6%), tre sopra livello (6,5%), 21 sotto livello (45,7%) e 13 inefficienti (28,3%). Seguono L’Aquila, con 22 comuni efficienti (25,6%), 8 sopra livello (9,3%), 34 sotto livello (39,5%), 22 inefficienti (25,6%), e Teramo, con 7 comuni efficienti (17,5%), 12 sopra livello (30%), 15 sotto livello (37,5%), 6 inefficienti (15%). La situazione migliore è nella provincia di Chieti, con 38 comuni efficienti (42,7%), 19 sopra livello (21,3%), 25 sotto livello (28,1%), 7 inefficienti (7,9%).

L’ABRUZZO AGLI ULTIMI POSTI NEL PROCESSO DI DIGITALIZZAZIONE DELLE IMPRESE

Significativo per l’Abruzzo anche il dato relativo alle prestazioni che le pubbliche amministrazioni e gli enti locali (Regione, Province, Comuni e asl) offrono alle imprese: l’Abruzzo, con l’1,7%, è tra le regioni che hanno la minor quota dei servizi gestibili completamente online. Su 9.150 procedure potenzialmente disponibili (cioè il numero dei comuni moltiplicati per i 30 servizi presi in esame), le procedure disponibili online sono solo 160. Il direttore regionale di Confartigianato, Daniele Giangiulli, ha affermato: «È necessario che gli enti locali svolgano il ruolo di facilitatori per coloro che vogliono fare impresa. Ricordiamo che in cinque anni abbiamo perso 12mila occupati nell’artigianato, mentre il freno della burocrazia rappresenta uno degli ostacoli da rimuovere. È impensabile anche che, ad oggi, solo l’1,7% dei comuni riesca a svolgere pratiche online. Il processo di digitalizzazione delle imprese deve investire necessariamente anche la pubblica amministrazione».