di Francesco Paolucci
Nata nel 1988 nel mondo dell’edilizia, l’azienda Capriotti, fondata da Tonino Capriotti, è stata una delle prime in Italia a iniziare lo smaltimento dell’Eternit nel 1994.
LA STORIA DI CAPRIOTTI OGGI GUIDATA DA FERDINANDO GALLIANI
«Lottiamo tutti insieme perché ognuno ha bisogno dell’altro. Siamo una famiglia». Pesano più i fatti che le parole per Ferdinando Galliani, attuale amministratore di Capriotti & C., realtà che nel 1988 inizia a lavorare nel mondo dell’edilizia e che dal 1994 si afferma nel settore dello smaltimento dell’amianto. Galliani gestisce le squadre degli operai e, quando lo incontriamo, è di ritorno da un cantiere con la tuta da lavoro, le scarpe sporche di polvere e un sorriso sereno: «Io senza i dipendenti non faccio niente, sono loro il futuro dell’impresa. Da solo non posso essere presente su tutti i cantieri e, quindi, ripongo sia nei tecnici sia nelle maestranze molta fiducia. Sono un amministratore a lavoro e sto quasi sempre in cantiere e, spesso, la sera, sono io che devo mandar via i tecnici dall’ufficio per farli tornare a casa. I miei dipendenti tengono molto all’azienda e la considerano come se fosse di loro proprietà. Quasi tutti lavorano con me da molti anni». Si scherza e c’è una bella atmosfera nel capannone di rimessa dei mezzi. Gli operai scambiano battute, qualcuno beve un caffè e, in un magazzino vetrato poco distante, un operaio e un tecnico discutono di come è andata la giornata. Alla domanda su come sia riuscito a creare un ambiente di lavoro così, Galliani risponde con gli occhi che brillano: «Il clima giusto si crea stando all’interno della società, responsabilizzando i dipendenti e facendoli crescere. Devono credere in quello che stanno facendo e non devono venire a lavorare solo per lo stipendio. Posso affermare con certezza che qui dentro non ci sono dipendenti che vengono a lavorare solo per lo stipendio. Sulla mia pelle ho imparato questo e l’ho imparato grazie a un maestro che è stato Tonino Capriotti, fondatore di questa realtà». Poi l’amministratore torna dalle maestranze per dare le ultime indicazioni di lavoro per il giorno seguente e sono due tecnici a continuare il racconto della Capriotti & C., Francesco Galiffa e Luca Santone: «Per decenni l’asbesto, conosciuto anche come amianto, è stato utilizzato in applicazioni diverse e variegate in ambito civile, industriale e componente importante di tutta una serie di manufatti (ad esempio lastre di eternit). La medicina, in seguito, ne ha dimostrato la tossicità a livello dell’apparato respiratorio. È il 1991 quando si comincia a parlare della pericolosità dell’amianto e l’azienda fondata da Tonino Capriotti inizia a prepararsi per la sua rimozione. In Italia siamo stati tra i primi a fare la bonifica dell’amianto e oggi è il nostro “core business”».
LA SEDE DELL’AZIENDA CAPRIOTTI A TORTORETO (TERAMO) IN CONTRADA SALINELLO
Con la legge numero 257 del 12 marzo 1992, l’Italia ha messo al bando l’amianto secondo un programma di dismissione di durata biennale in base al quale alla data del 28 aprile 1994 diventava vietata l’estrazione, l’importazione, la commercializzazione e la produzione d’amianto e di tutti i relativi prodotti contenenti. «La passione per il lavoro che ha sempre contraddistinto l’operato del fondatore è stata trasmessa a tutti i suoi collaboratori. Da sempre, infatti, forniamo un servizio completo e adeguato alle richieste del mercato. All’interno dell’azienda si è sviluppato un settore specializzato nelle coperture industriali, civili e nella bonifica di manufatti contenenti amianto». Capriotti & C. è guidata da Ferdinando Galliani e dalla socia Sena Capriotti, figlia del fondatore. L’azienda conta ventisette unità tra dipendenti e collaboratori esterni e tra operai e tecnici. La sede si trova nella zona industriale di Tortoreto (Teramo), nella contrada Salinello, ma la ditta svolge il suo lavoro di bonifica di coperture in cemento amianto, proponendosi e imponendosi su quattro regioni: Abruzzo, Molise, Marche e Lazio. «Copriamo tutto il Centro Italia, ma siamo presenti anche nel Nord e arriviamo fino in Puglia. Le più importanti aziende edili in Abruzzo e nelle Marche si rivolgono a noi per fare la bonifica amianto perché diamo un servizio ottimale, veloce e preciso. Operazione che facciamo spesso ultimamente è la rimozione di amianto all’interno di strutture pubbliche come ospedali, scuole, uffici. Siamo specializzati per la rimozione del vinil-amianto, una colla che si trova nello strato sottostante di molti vecchi pavimenti e che contiene amianto. Rimuoverla richiede le stesse procedure che si utilizzano per la rimozione dell’amianto friabile, completamente differenti da quelle dell’amianto compatto. Fasi molto complesse». Francesco Galiffa è uno dei dipendenti, ma a sentirlo parlare è come se stesse parlando della sua azienda. Ha trasporto, serietà e passione. È entrato undici anni fa nella Capriotti & C., quando aveva poco più di vento anni: «Professionalmente sono cresciuto qui dentro. All’interno dell’ufficio tecnico siamo entrati tutti molto giovani. L’età media è di quaranta anni e Luca Santone che ci coordina lavora per la ditta da ventidue anni. Ci viene data tanta fiducia e qui si è stimolati e spronati a imparare a lavorare in fretta». La crescita dell’intera struttura è stata progressiva e portata avanti sia sul fronte tecnico sia su quello tecnologico da un lato, con l’apertura a nuove tecniche e lavorazioni innovative, e dall’altro con un continuo potenziamento del parco mezzi e la formazione e l’aggiornamento per rendere le lavorazioni sempre più a misura d’uomo, riducendo i rischi per la salute. «Come politica aziendale siamo strutturati in modo tale che ogni cliente ha un suo referente dall’inizio alla fine del rapporto e lavoriamo con la stessa attenzione, cura e professionalità sia per la rimozione di un serbatoio ad un cliente privato sia per un grande lavoro di bonifica con una multinazionale».
L’ITER DI LAVORO ALL’INTERNO DI CAPRIOTTI PER UNA RIMOZIONE DELL’AMIANTO SENZA PROBLEMI E UNA SERIE DI ALTRI SERVIZI NEL CAMPO DELL’EDILIZIA
«Crediamo fortemente nel rapporto umano. Per fare la rimozione amianto c’è bisogno di istruire ed espletare delle pratiche per i rischi e la gestione del cantiere e di questo se ne occupa l’ufficio tecnico interno. Da sempre ci siamo basati su una politica di flessibilità, affidabilità e attenzione. La maggior parte dei contatti sono telefonici e cerchiamo di rispondere alle chiamate di intervento nell’arco delle quarantott’ore, dopodiché sette tecnici si preoccupano di fissare un appuntamento per il sopralluogo durante il quale viene spiegato l’iter burocratico per realizzare la rimozione dell’amianto. Nel giro di altre quarantott’ore facciamo avere il preventivo e da lì, una volta accettato, andiamo a preparare il piano di lavoro che è, in sostanza, la pratica burocratica da presentare alla Asl. Nel giro di cinque o sei giorni lavorativi, dunque, presentiamo il piano di lavoro alla Asl che prende trenta giorni per il silenzio assenso. Al termine di questo periodo, se non veniamo ricontattati, possiamo procedere con l’intervento fissando con il cliente l’appuntamento per svolgere il lavoro di rimozione. Terminata la bonifica rilasciamo un certificato di smaltimento nel quale alleghiamo tutti i documenti che abbiamo prodotto». Ogni giorno Capriotti & C. ha all’attivo dalle cinque alle sei squadre operative composte da due o cinque operai, a seconda della complessità degli interventi. Ogni anno conta circa seicento commesse tra lavori grandi e piccoli, tra pubblico e privati e rimuove circa millecinquecento tonnellate di amianto. «A prescindere dall’amianto siamo specializzati nella manutenzione di tetti e coperture e sull’infiltrazione d’acqua – continua Luca Santone -. Svolgiamo anche un servizio di smaltimento di materiali isolanti come guani e lane e abbiamo l’autorizzazione regionale allo stoccaggio provvisorio di amianto e materiali isolanti, nel frattempo che gestiamo la logistica per il trasporto presso le discariche autorizzate. Inoltre, siamo specializzati anche nel campo dell’efficientamento energetico per fabbricati civili e industriali». Dagli anni 2000 Capriotti & C. ha registrato un costante incremento di fatturato e, tra il 2008 e il 2011, con il boom del settore fotovoltaico, ha aumentato notevolmente la mole di lavoro. «La ditta è in espansione – chiosa Francesco Galiffa -. Rinnova continuamente il parco macchine e sostituisce spesso i mezzi aziendali per mantenere sempre alti gli standard di qualità. Siamo alla ricerca di maestranze e inclini a diversificare le attività per una crescita professionale a trecentosessanta gradi».
Per leggere la versione integrale dell’articolo di Cover Story passa in edicola e acquista Abruzzo Magazine.