Roberto_Nicastro
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VICINA LA CESSIONE DI CARICHIETI

Si avvicina la cessione dellegood bank“, i quattro istituti nati dal salvataggio di CariChieti, Banca Marche, Banca Etruria e CariFerrara. Lo annuncia il presidente Roberto Nicastro in una lettera inviata ai dipendenti: «Dopo oltre 10 mesi di duro lavoro crediamo di essere vicini al punto di svolta tanto atteso. Il processo di vendita e le negoziazioni delle “good bank” stanno procedendo a ritmo serrato, anche il week end appena trascorso per parecchi è stato un fine settimana di lavoro. Si sta discutendo da inizio agosto in parallelo su più tavoli negoziali. La traversata che abbiamo compiuto in questi mesi non è stata delle più facili, abbiamo affrontato e resistito assieme a svariate tempeste. Ora, l’atteso ingresso in porto oltre a dover rispettare i vincoli fissati dalla Commissione Europea, deve tenere in considerazione anche le richieste della Bce ai compratori. Tutto ciò richiede sforzi, impegni e tempi aggiuntivi. Sabato la Commissaria Ue Vestager ha pubblicamente espresso la disponibilità a essere flessibili sui termini, così da permettere se necessario la finalizzazione tecnica delle trattative in corso oltre il 30 settembre, come da noi lungamente richiesto.

A breve però speriamo di firmare uno o più accordi che oltre a soddisfare i vincoli europei, garantiscano cessioni nel segno della continuità e che tengano il più possibile conto delle peculiarità di ciascuna banca, degli interessi dei territori che rappresentano e delle risorse che vi lavorano». Nicastro ringrazia anche i dipendenti per «il lavoro intensissimo», svolto in questi mesi, «per recuperare e stabilizzare la raccolta e con essa il rapporto con clienti e territorio, per dare certezze contabili, legali, fiscali alle banche. L’ultima parte dell’anno sarà particolarmente importante perché ci permetterà di evidenziare al compratore tutti i punti di forza delle nostre quattro banche e garantire allo stesso tempo un passaggio di consegneil più rapido ed efficace possibile e soprattutto accelerare il pieno rilancio che le banche meritano»