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CLAUDIO VERNA ESPONE A LONDRA ALLA CARDI GALLERY
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di Elena Gramenzi

La Cardi Gallery di Londra ospiterà, dal 24 gennaio al 30 marzo, una mostra con le opere dell’artista abruzzese Claudio Verna.

CLAUDIO VERNA ESPONE ALLA CARDI GALLERY LONDON

La prestigiosa Cardi Gallery London, specializzata nell’accogliere dipinti contemporanei e nel promuovere movimenti come l’Arte Povera, il Minimalismo e lo Spazialismo, ospiterà per la prima volta a Londra una grande retrospettiva di Claudio Verna, con opere storiche e recenti dal 1967 al 2017. L’inaugurazione della mostra, a cura di Piero Tomassoni, si terrà il 23 gennaio alla Cardi Galley, nel cuore del quartiere Mayfair, e i dipinti rimarranno esposti fino al 30 marzo 2018. Per l’artista abruzzese questa sarà la sua prima mostra nel Regno Unito, presentando oltre 20 opere che coprono l’intera sua carriera, che dura da oltre mezzo secolo.

CLAUDIO VERNA: DA GUARDIAGRELE (CHIETI) ALLA CARDI GALLERY DI LONDRA

Claudio Verna, nato a Guardiagrele (Chieti) nel 1937, è stato uno dei protagonisti della pittura italiana degli anni ‘70. Figura di riferimento della Pittura analitica o Pittura-Pittura, faceva parte di un piccolo gruppo di artisti che, verso la fine degli anni ‘60, hanno sentito l’esigenza di tornare a dipingere, in un momento in cui molti consideravano la pittura una forma d’arte senza futuro. Questi artisti hanno esplorato e analizzato la pittura concentrandosi sui suoi elementi fondanti: lo spazio, la forma e il colore. L’approccio di Verna, dopo un’attenta e profonda ricerca, si articola tra le polarità di un estremo rigore e un intenso abbandono emotivo. Protagonista assoluto dei suoi dipinti è il colore e la capacità di assumere i valori massimi della saturazione e della luce.

UNA MOSTRA PER CLAUDIO VERNA ALLA CARDI GALLERY LONDON

Le opere di Verna dal 1967 al 1977 contengono l’essenza di quella che può essere considerata la risposta italiana al Minimalismo americano. Dall’Hard-edge al Colour Field, si possono tracciare molti paralleli con la pittura nordamericana degli anni ‘60, con figure quali Frank Stella, Barnett Newman e Kenneth Noland. Tuttavia, dal 1978 in poi, Verna ha trovato una dimensione differente, in cui il gesto si libera e il colore ritrova la sua centralità. Molte opere di grandi dimensioni degli anni ‘60 e ’70 sono messe a confronto con dipinti più recenti, illustrando l’evoluzione linguistica dell’artista dagli inizi a oggi. Come scrive il curatore della mostra Piero Tomassoni nel saggio in catalogo: «Vi sono opere non da leggere ma da guardare, la cui forza risiede nel proiettare lo spettatore in uno spazio nuovo, lo spazio di colore in cui da sempre si muove Claudio Verna».