LE COLLINE DI EVAGRIO LA PASSIONE DELLA FAMIGLIA ANTENUCCI

di Federico Niasi

La prelibatezza delle marmellate e delle confetture delle Colline di Evagrio, a portata di ogni cucchiaino.

ANTONELLA ANTENUCCI RACCONTA LA STORIA DELLA SUA AZIENDA, LE COLLINE DI EVAGRIO

Ci sono le classiche extra, le specialità, quelle dolcificate con agave e senza pectina, la frutta sciroppata, il mosto cotto, i cioccolatini ripieni… Le Colline di Evagrio dimostra come una piccola realtà fondata sulla tradizione possa continuare a competere, superando i confini locali e arrivando all’estero, New York, Svezia, con una proposta diversificata ma sincera, fatta di genuinità e una buona dose di innovazione. L’azienda ha sede a Cupello, nella provincia teatina, in posizione davvero invidiabile a metà strada tra il mare Adriatico e i massicci della Majella. È qui che la famiglia Antenucci ha scelto di avviare la propria attività, nel 1991, prima con i coniugi Antonio ed Emilia, oggi con la seconda generazione rappresentata dai figli Antonella e Fernando. «L’idea – racconta Antonella Antenucci – è venuta a mio padre. Avendo dei vigneti di famiglia (estesi attualmente su quattro ettari), ha pensato di costruire una struttura dedicata alla trasformazione dell’uva. Una produzione davvero tipica, praticamente fatta a mano in tutte le diverse fasi, dalla raccolta al confezionamento, fino a quando nei primi anni del nuovo millennio si è scelto di investire in strumenti e macchinari in grado di migliorare e velocizzare i processi».

DALLA CLASSICA “RAGNATA” FINO A GUSTI CREATIVI: LE CONFETTURE DELLE COLLINE DI EVAGRIO CON FRUTTA FRESCA E POCO ZUCCHERO

L’apporto della tecnologia non ha quindi minimamente scalfito la qualità finale, anzi, ha contribuito decisamente a innalzare il livello complessivo. «Alla confettura di “ragnata”, come la chiamiamo dalle nostre parti (quella conosciuta in Abruzzo più come “scrucchiata” o “scrucchijate”, dove protagonista è rigorosamente l’acino di Montepulciano spremuto con le dita) abbiamo progressivamente affiancato i gusti maggiormente comuni: albicocche, amarene, ciliegie, fichi, fragole, pesche, susine… Spingendoci anche in accostamenti “creativi”, pensati più che per la colazione come abbinamento con formaggi o come nota inusuale in qualche piatto culinario». Qualche esempio? Pera e zafferano, zucca e zenzero, fichi e aceto balsamico. Sapori aromatici e raffinati che coinvolgono olfatto e palato. «Le referenze totali son più di 20, scegliendo e impiegando sempre materie freschissime, aggiungendo poco zucchero, pensando al benessere e alla salute dei nostri estimatori».

LE COLLINE DI EVAGRIO PRONTA PER IL PROSSIMO CIBUS A PARMA

Tanti clienti costituiti da forni, pasticcerie, bar presenti in regione e che utilizzano le marmellate delle Colline di Evagrio per esaltare le loro dolcezze oppure da consumatori finali alla ricerca dei sapori autentici di una volta e che trovano un vasto assortimento nelle boutique alimentari o in qualche piccolo supermercato. «La partecipazione a importanti fiere di settore ha permesso di farci conoscere e apprezzare per ciò che facciamo. Il prossimo appuntamento potrebbe essere il Cibus che si terrà a Parma nel maggio del 2020. Intanto vogliamo continuare sul solco tracciato, accogliendo il rinnovamento dato da magari nuove ricette e dall’apporto di attrezzature di ultima generazione, senza però mai lasciare da parte l’eccellenza, facendo tesoro dei saperi antichi che ci sono stati tramandanti. Con passione, semplicità e competenza!».

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