di Federico Niasi
In un mercato della gdo con il segno meno, Conad Adriatico raggiunge un giro d’affari di 1,2 miliardi di euro e si rafforza in tutte le regioni in cui opera. Investimenti per 78,6 milioni di euro fino al 2021.
ANCORA UN ANNO CON IL SEGNO PIÙ PER CONAD ADRIATICO
Conad Adriatico ha chiuso il 2018 con risultati positivi, in netta controtendenza rispetto all’andamento negativo della grande distribuzione: il giro d’affari di 1,2 miliardi di euro (+15,5% rispetto al 2017) e il patrimonio netto consolidato di 176,9 milioni di euro (162,2 milioni nel 2017) rafforzano la solidità economica del Gruppo a sostegno dell’attuazione del piano di sviluppo al 2021 per 78,6 milioni di euro. Piano finalizzato a nuove aperture, ristrutturazioni dei punti di vendita, adeguamenti informatici, servizi per i clienti e attenzione all’ambiente. La cooperativa si conferma leader di mercato in Abruzzo, con una quota del 27,5%, e in Molise, 22,7%. Significativi i dati di Chieti, dove una famiglia su tre (36,1%) sceglie le insegne Conad, e di Teramo, con una famiglia su quattro (26,7%) che accorda la propria fiducia (fonte: Gnlc II semestre 2018). «Il risultato che abbiamo ottenuto in un anno difficile per l’economia e le famiglie conferma le buone potenzialità di investimento e la validità del nostro modello imprenditoriale, in una fase in cui quello centralizzato è in forte difficoltà. Il legame con il territorio e i punti vendita in cui ci sono soci imprenditori in grado di assimilare e portare avanti questo nostro modello ci consentono di guardare con fiducia al futuro – ha sottolineato il direttore generale di Conad Adriatico Antonio Di Ferdinando, nel corso dell’annuale assemblea tenuta a inizio giugno a Pugnochiuso (Foggia) -. Cresciamo su solide basi e con buone prospettive di sviluppo. I punti di vendita Finiper, oggetto dell’operazione conclusa a fine 2018, sono una buona occasione per valorizzare la presenza della cooperativa nella provincia di Macerata e in Abruzzo, garantendo al contempo ai soci una crescita imprenditoriale anche nel format ipermercato e ai piccoli produttori locali uno sbocco nei mercati della grande distribuzione». Qualità, convenienza e efficienza sono i capisaldi di ognuno dei 410 punti vendita (7 Conad Ipermercati, 20 Conad Superstore, 158 Conad, 118 Conad City, 32 Margherita, 57 Todis e 18 L’Alimentare), che operano in varie regioni della costa adriatica: Marche (44), Abruzzo (140), Molise (18), Basilicata (7) e Puglia (164) Albania e Kosovo (41). A questi si aggiungono altri servizi: 3 distributori di carburanti, 4 ottico, 12 parafarmacie, 6 self service 24 su 24 Conad e un PetStore.
LE INIZIATIVE DI CONAD ADRIATICO PER I CONSUMATORI: DAI PRODOTTI A MARCHIO A BASSI&FISSI
A fine 2018 Conad ha dato vita con il gruppo Finiper all’operazione di affitto di ramo d’azienda relativa a 6 ipermercati con insegna Iper, 4 dei quali nelle regioni in cui opera Conad Adriatico: Ortona (Chieti), Città Sant’Angelo (Pescara), Colonnella (Teramo) e Civitanova Marche (Macerata). 259 i soci imprenditori e 5.792 i collaboratori tra sede centrale e rete di vendita, 617 in più rispetto al 2017. In uno scenario caratterizzato da una perdurante fase di debolezza dell’economia, con il Pil che cresce in misura inferiore alle aspettative (+0,9% sul 2017), il dato dell’occupazione invariato e la riduzione del reddito disponibile delle famiglie, i clienti premiano l’impegno della cooperativa a mantenere alta la qualità coniugandola con la convenienza e il servizio. Tutto ciò ha contribuito a stabilizzare l’inflazione (1% su base annua), con una prospettiva al rialzo limitata. Nel 2018 Conad Adriatico ha tutelato il potere d’acquisto con una serie continua di iniziative che spaziano dai prodotti ai servizi. Tante le buone pratiche messe in campo: dai prezzi, i più convenienti possibile senza rinunciare alla qualità, ai prodotti a marchio e a iniziative quali Bassi&Fissi (un paniere di prodotti basilari per la vita quotidiana proposto non solo a prezzi vantaggiosi, ma validi su tutto il territorio nazionale, con un’offerta continuativa durante tutto l’arco dell’anno), dai carburanti ai farmaci da banco e senza ricetta medica, alla spesa per i libri scolastici e ai prodotti assicurativi. Servizi che, nel complesso, hanno assicurato ai clienti un risparmio di 22,5 milioni di euro nel corso del 2018. Protagonista è la marca Conad, con un trend in costante crescita che, nei punti di vendita di Conad Adriatico, l’ha portata a raggiungere una quota di mercato del 26,6% nel largo consumo confezionato, ben 6,5 punti percentuali al di sopra della media Italia (fonte Iri).
L’ATTENZIONE VERSO I PRODUTTORI LOCALI, L’AMBIENTE E LA RESPONSABILITÀ SOCIALE… ANCHE QUESTO È IL MONDO CONAD ADRIATICO
L’offerta della cooperativa si sviluppa anche attraverso il rapporto con 843 produttori locali, con i quali ha sviluppato nel 2018 un fatturato di 271,5 milioni di euro, generando un valore che non è solamente economico, ma anche sociale, con importanti ricadute a livello occupazionale e di indotto, valorizzando al contempo tante produzioni tipiche locali. Sul fronte della tutela ambientale, Conad Adriatico partecipa al progetto intrapreso da Conad con la società GreenRouter finalizzato alla mappatura delle emissioni di anidride carbonica e dunque all’impatto climatico della logistica. Lo scorso anno è migliorato l’indice di efficacia del trasporto, calcolato sulla base delle percorrenze a pieno degli automezzi: 1,25 kg CO2e/km rispetto a 1,38 kg del 2017. L’assunzione di responsabilità nei confronti dell’ambiente spazia dalla realizzazione di edifici a basso impatto ai centri di distribuzione che utilizzano energie rinnovabili; dai punti di vendita a ridotto consumo energetico all’utilizzo di materiali di consumo da materie prime ecocompatibili; dalla logistica integrata alla scelta di sviluppare prodotti sfusi e privi di imballo; dallo smaltimento differenziato dei rifiuti alle campagne di sensibilizzazione verso i consumatori. Il forte radicamento territoriale dei soci in tante comunità è uno dei punti qualificanti delle attività della cooperativa. Radicamento che ha fatto sì che nel corso del 2018 la cooperativa e i soci abbiano investito oltre 2,1 milioni di euro in iniziative di responsabilità sociale, nel campo dello sport, soprattutto a sostegno dei settori giovanili delle società sportive, della cultura e della scuola, del tempo libero e per sostenere enti, associazioni onlus e parrocchie.