IN ABRUZZO LA TERRA DÀ UN OTTIMO CONFORTO

di Luciana Mastrolonardo

Cinque ragazzi abruzzesi, cinque amici per Conforto, start-up moderna in grado di coltivare idee, progetti e azioni.

NASCE LA START UP “CONFORTO”

Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, così cantava De André in “Via del Campo” e così hanno pensato cinque ragazzi abruzzesi giovanissimi, ritrovandosi nei luoghi d’infanzia per la perdita dolorosa di un amico. Cercando conforto l’uno con l’altro. Hanno deciso di fare qualcosa insieme, e di farlo nella loro terra, dopo il percorso formativo di ognuno di loro, che li ha portati a prendere strade diverse riannodatesi qui, dove erano partite. «E alla terra siamo ritornati, come ispirazione e come produzione, ritrovando tra di noi il confOrto che abbiamo provato a infondere nella nostra idea di impresa, che è diventata una start up. In fondo, l’Abruzzo ci rappresenta: è una risorsa il cui valore è in attesa di essere valorizzato». Maria Belluzzi, aspirante avvocato e ceo dell’attività, non ha dubbi: «Vogliamo essere moderni, avventurieri, giovani, aggressivi e originali. Coltivare idee, progetti, azioni. Raggiungere l’obiettivo dell’innovazione. E cosa significa oggi innovazione? Significa tornare alle origini, alla semplicità e forza della terra: un’azione ordinaria e spesso banalizzata, come quella di coltivare un orto, può essere trasformata in un grande rito collettivo, capace di evocare i significati più profondi del rapporto fra l’uomo e la natura».

5 RAGAZZI ABRUZZESI E LA START UP CONFORTO PER COLTIVARE L’ORTO

La loro offerta di servizi a privati e imprese è diventata quindi tecnologica, moderna e accattivante attraverso una serie di plus in grado di rispondere alle esigenze di chi vuole ritrovare il legame indissolubile con il cibo, producendolo da sé. Così è nata l’idea di “OrtoTuo”, uno spazio verde diviso in lotti, che sono come spicchi di un unico frutto, di forma circolare, affittati insieme con tutti gli strumenti materiali (acqua, attrezzi, compostiere) e immateriali (formazione e informazione) e dotati di tutte le tecnologie sensoristiche, che aiutano a coltivare in maniera facile e veloce un piccolo orto urbano. Il sensore, realizzato con tecnologia Arduino, riesce a calcolare lo strato del terreno da secco a bagnato, tramite uno specifico algoritmo, e rende il dato fruibile via web, grazie ad un monitoraggio attivo, che rileva la conducibilità elettrica del terreno del singolo lotto. Dall’elaborazione di questo dato si ottiene cosi il relativo grado di aridità, consultabile immediatamente dal proprietario, tramite interfaccia web, che avvisa quando c’è bisogno di irrigare.

CON CONFORTO ANCHE ORTOBELLO E ORTO+

Per poter rispondere davvero a ogni esigenza, hanno progettato anche un sistema di piccolo orto da balcone o terrazzo, facile da usare e bello da vedere, che si chiama OrtoBello, e restituisce la dotazione di un micro orto per l’autocoltivazione, per chi vuole avere la comodità di avere piante e frutti a portata di mano. «Ma il progetto che ci sta più a cuore è Orto+, che coinvolge i giovani e i giovanissimi – racconta il cfo Giovanni D’Alessandro – in un percorso formativo di accompagnamento nel percorso scolastico. I bambini imparano, attraverso il gioco, a prendersi cura e coltivare una pianta. Imparano che l’amore e la dedizione richiedono tempo, pazienza e condivisione e che la natura ha i suoi tempi e le sue stagioni, diverse e ognuna con le sue qualità e le sue ricchezze. Abbiamo cominciato questo percorso con una scuola materna di Chieti e in programma c’è di estendere questo metodo formativo e di crescita ad altre realtà». Il legame con la loro terra e la forte amicizia che lega Giovanni D’Alessandro, Lorenza Buzzelli, Maria Belluzzi, Andrea Antonio Spadaccini e Francesco Del Vecchio fa della loro impresa un esempio di come mettere insieme competenze diverse, unite alla passione e alla volontà, può restituire un mondo migliore, in cui bellezza e design creano un progetto a bassa emissione di anidride carbonica e alto contenuto di ossigeno!