di Evelina Frisa – Foto Sara Seccamonte
Da M-Group una due giorni, con “Archi Night” e “Fuori Studio”, sostenuta dall’Ordine degli architetti di Chieti, Pescara e dalla Fondazione architetti Chieti Pescara.
“ARCHI NIGHT” E “FUORI STUDIO”. L’EVENTO DI CORRADI LEADER NELL’OUTDOOR LIVING SPACE
Creare connessioni virtuose con i partner locali, gli studi di progettazione più strutturati e noti e con gli architetti emergenti e del territorio. Questi alcuni dei lungimiranti obiettivi che si prefigge l’azienda bolognese Corradi, leader nell’outdoor living space, sul mercato da oltre 40 anni, con due format apprezzati e partecipati: “Archi Night” e “Fuori Studio”. Iniziative che hanno toccato anche l’Abruzzo, rispettivamente il 29 e il 30 novembre 2022, negli ampi spazi del rivenditore Corradi M-Group, a Chieti Scalo (Chieti). A sostenere il progetto l’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori delle province di Chieti e Pescara, riconoscendo crediti formativi ai propri iscritti, e la Fondazione architetti Chieti Pescara. Protagonisti della prima giornata sono stati gli architetti Giovanni Vaccarini e Gianluigi Giammetta i quali, intervistati dal noto giornalista Giorgio Tartaro, hanno parlato al numeroso pubblico delle nuove tendenze del settore, con il focus su “Architettura e contesto. Il progetto outdoor come campo di indagine”. I due professionisti, nelle vesti di ambasciatori nel loro campo, hanno saputo catturare l’attenzione con riflessioni acute e interessanti. Grazie all’esperienza maturata nei loro studi – Giovanni Vaccarini Architects con sede a Pescara e Giammetta Architects operativo a Roma – è stato possibile indagare il rapporto edificio-contesto e architettura-outdoor sotto vari punti di vista. «Il contesto è architettura e architettura è contesto – ha spiegato Giovanni Vaccarini -. Credo che nella nostra cultura, in Italia, le due cose si compenetrano l’una nell’altra. Abbiamo trattato questo tema dal punto di vista del contesto sociale, urbano ed economico, perché l’insieme di queste cose fa nascere l’architettura. A Chieti abbiamo vissuto una serata molto bella, anche perché ho rivisto dei colleghi dopo molto tempo, incontrato aziende interessate e interessanti e ho visto persone che hanno interagito. Questa è la cosa più bella perché nel nostro mestiere, spesso, ognuno lavora all’interno dei propri ambiti e non ci si relaziona».
ARCHITETTURA E CONTESTO: LA COMUNICAZIONE COME OBIETTIVO DELL’ARCHITETTO. LA RIFLESSIONE DI CORRADI
«Nel corso della serata – ha sottolineato l’architetto Gianluigi Giammetta -, abbiamo parlato del senso di fare architettura, cosa vuol dire farlo. Significa stabilire un dialogo dove la comunicazione gioca un ruolo fondamentale. Comunicare vuol dire mettere insieme, scambiare informazioni, conoscenze, bisogni, atteggiamenti, emozioni, percezioni tra i diversi soggetti coinvolti in un determinato contesto ambientale e spazio temporale, in una tematica comune che è quella dell’abitare. Quindi l’architettura, attraverso la comunicazione, deve rispondere a una domanda specifica. Che si tratti di abitazione, museo, centro commerciale o uno spazio pubblico, il fine dell’architettura è sempre quello di comunicare, veicolare un messaggio, suscitare emozioni, creare relazioni, trasformare il costruito in vissuto e metterlo in relazione con il mondo in cui viviamo. Non bisogna mimetizzare, ma integrare. Non bisogna creare estraneità degli oggetti architettonici, ma creare una complicità con il contesto in cui si va a costruire e non bisogna consumare territorio, ma produrre energia. Il mondo contemporaneo rappresenta l’ambito in cui l’architettura riesce a contaminarsi, coinvolgendo sfere che vanno dal materiale al concettuale, dalle tecnologie alla multimedialità, dalla virtualità all’artificialità e all’ecologia. Questi sono ormai dei valori acquisiti. Non dobbiamo pensare a come e cosa utilizzare per fare architettura, ma come l’architettura entra in comunicazione con il contesto in cui si inserisce e quindi con questi ambiti di ricerca. Oggi, inoltre, viviamo nell’epoca della fluidità, della mutevolezza del tempo e dello spazio, dei generi. Lo percepiamo chiaramente e anche l’architettura si deve adeguare: il rapporto tra interno ed esterno, quello tra architettura e contesto sono concetti ormai obsoleti perché oggi la vita, il lavoro, le attività in generale, non hanno più un luogo deputato ad accoglierle. L’obiettivo dell’architetto è creare una interazione, una sinergia tra questi ambienti e sfruttare al massimo la creazione di ambienti outdoor e riempirli di contenuti».
CORRADI M-GROUP, L’EVENTO CON RELATORI GLI ARCHITETTI VACCARINI E GIAMMETTA
«La serata è stata interessante e mi è piaciuto molto che un’azienda come Corradi si sia concentrata sul rapporto tra il fare architettura e il mercato, utilizzando questi incontri per creare una forte relazione tra professionisti e mercato e, quindi, tra le imprese produttrici». Nella seconda giornata c’è stato l’altro apprezzato format della Corradi, “Fuori Studio”, una occasione per gli architetti del territorio di farsi conoscere e dare un contributo agli argomenti affrontati, grazie a una video intervista con Giorgio Tartaro per approfondire i temi della progettazione outdoor. Interviste che poi saranno pubblicate e visualizzabili sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Corradi, ma anche messe a disposizione dei professionisti coinvolti. «Da quasi cinque anni – ha commentato il giornalista Tartaro, da tempo impegnato in progetti per la comunicazione di architettura, arte e design -, facciamo cultura del progetto outdoor con Corradi, utilizzando pareri, opinioni, format con architetti che sono protagonisti del progetto. A Chieti, il 29 novembre abbiamo realizzato una serata con gli architetti Vaccarini e Giammetta, da M-Group dove architettura e contesto sono stati protagonisti e, il giorno successivo, abbiamo ascoltato la voce degli architetti del territorio. Ovviamente, contesto è anche tutto quello che riguarda l’outdoor per estensione. Quindi sono molto felice di continuare un viaggio con Corradi, anche geograficamente, facendo parlare i protagonisti». Ad apprezzare l’iniziativa anche l’Architetto Dario Di Pretoro, presidente Fondazione Architetti Chieti-Pescara: «Evento molto interessante – ha sottolineato -, che ha visto un positivo riscontro da parte degli iscritti. Attività di questo tipo ci permettono di avere un confronto proficuo e stimolante tra aziende, progettisti e istituzioni».
IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA DI CORRADI E GLI APPUNTAMENTI FUTURI
Soddisfatto della riuscita della due giorni Davide Di Marcantonio, Country manager Italia Corradi, di origini abruzzesi e per questo ancora più orgoglioso di aver portato i due format nella sua regione: «Obiettivo di questa iniziativa è fare formazione e fornire contenuti. Per questo evento – ha affermato -, abbiamo avuto un ottimo supporto da parte della Fondazione Architetti Chieti-Pescara, in modo particolare dall’architetta Debora Tinaro e dal presidente Dario Di Pretoro, che ringrazio. Un ringraziamento va anche agli ospiti e ai relatori, in particolare agli architetti Vaccarini e Giammetta. Mi ha colpito la loro disponibilità e il modo con cui si sono confrontati con i colleghi presenti, ovviamente tutto sotto la regia e gli stimoli del compagno di viaggio Giorgio Tartaro, che ha svolto un lavoro impeccabile. Personalmente sono molto soddisfatto dell’iniziativa. Non solo per l’affluenza e anche perché in due giorni abbiamo riempito i posti che avevamo a disposizione, ma soprattutto per l’entusiasmo e l’interesse che tutti i partecipanti hanno mostrato. Questa era la finalità di Corradi, in quanto azienda promotrice di questa iniziativa, che ormai sviluppiamo sul territorio nazionale da più di tre anni. L’idea è creare connessioni virtuose fra noi che siamo azienda di produzione, i nostri partner locali (in questo caso M-Group e anche Ferretti Tende, rivenditore Corradi, che ha presentato la nuova società “Solì”), gli studi di progettazione più strutturati e più esperti e gli architetti emergenti e operativi a livello locale. Questo evento abruzzese ha ampiamente superato le nostre aspettative ed è per questo che ci saranno importanti novità nei prossimi mesi. A Giulianova (Teramo), in particolare, abbiamo in mente una iniziativa per marzo 2023 con ospiti nazionali, con il patrocinio del Comune e tante sorprese. Come dicono in molti in questi casi, “stay tuned!”.
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