Bimestrale di informazione economica abruzzese

Noi di Abruzzo Magazine sappiamo che, girando per la regione, è tangibile una spinta, una voglia di farcela, di lanciare nuove idee e costruire un innovativo modello imprenditoriale. In questo numero autunnale del magazine raccontiamo storie di aziende e persone “normali”, che hanno deciso di non cedere alla crisi e proporsi in maniera intelligente sul mercato. A partire dalla copertina dedicata a Colatriano. La realtà festeggia, nel 2015, i suoi primi 30 anni nel settore delle macchine edili, con una forte specializzazione nelle gru. La recessione l’ha subita di riflesso e grazie all’ingresso della seconda generazione, all’apporto di una squadra di collaboratori, che è in realtà una grande famiglia, i momenti più critici sembrano essere alle spalle. Altra eccellenza nostrana è Universal Caffè, che ha appena ottenuto, da parte di Cribis D&B, il Rating 1, indice di massima affidabilità. Per il riconoscimento sulla “serietà” economico-finanziaria siamo andati a intervistare l’amministratore unico, Natascia Camiscia. Una lunga chiacchierata che ci ha aiutati a capire e a scoprire che la qualità è un elemento diffuso nell’intero contesto organizzativo: dagli impianti di ultima generazione, con la selezionatrice ottica che effettua una distinzione dei chicchi su parametri definiti in base al colore, alla dimensione ed elimina le impurità normalmente presenti nella raccolta, fino al magazzino climatizzato a temperatura costante (unici in Italia), per evitare shock termici che potrebbero compromettere l’integrità del prodotto finito. Poi il rispetto per l’ambiente, l’impegno nel sociale e il lancio di un ulteriore progetto, con il nome di “Caffè Charme”, che vuole rivoluzionare i bar e i barman con una filosofia ben precisa, attrezzature e miscele top. Il piano “chiavi in mano” è già definito e per l’estero è prevista l’apertura di una rete in franchising. Di tecnologia vive il geologo Massimiliano Pilone. La sua TecnologiePM opera, infatti, nel campo dei rilievi bidimensionali e tridimensionali non invasivi. 14 dipendenti, una percentuale d’incremento del fatturato a due cifre, +26% nel 2013 e +49% nel 2014, e una serie di apparecchiature come georadar multifrequenza, laserscanner e piattaforme inerziali. Il valore aggiunto non è solo dato dalla banale applicazione, ma dalla combinazione e dal preciso uso sequenziale dei dispositivi, dall’aver generato un vero e proprio sistema integrato. Personalizzazioni, plugin, modifiche software e hardware tali da creare concrete innovazioni di processo. Il core business è incentrato nel campo delle infrastrutture, con particolare attenzione alle fibre ottiche, lavorando con i principali player che ottengono commesse dalle grandi compagnie telefoniche (Telecom Italia, Fastweb, Vodafone, H3g…) per le opere d’installazione della banda ultralarga. A Lettomanoppello (Pescara), in quella che è definita la “Carrara d’Abruzzo”, abbiamo incontrato Addario Group. Il signor Camillo, 80 anni compiuti, ha fondato l’impresa nel 1963 e, ancora oggi, continua ogni mattina a portare il suo apporto. Per lungo tempo la crescita è andata di pari passo con quella del vicino stabilimento Italcementi a Scafa (Pescara). Con la chiusura di quest’ultimo, il Gruppo ha dovuto rivedere le proprie strategie e procedere a una diversificazione dell’attività. Da qui l’idea di puntare a rilanciare l’autoctona Pietra della Majella. Dalla miniera di 96 ettari che gestiscono in Contrada Colle Rotondo estraggono la roccia calcarea. La stessa roccia che è materia fondamentale delle opere del maestro Luigi D’Alimonte. Insieme alla restauratrice Ilaria Ercoli e a tanti altri professionisti si sono ritrovati a Milano, in un evento “Luxury” fuori Expo, per presentare al mondo le preziose creazioni artistiche del nostro Abruzzo.