LA DIGITALIZZAZIONE DELLE PMI ITALIANE, FACCIAMO IL PUNTO

La digitalizzazione delle PMI italiane mostra varie criticità. Nonostante si noti un importante impulso in questo settore, è vero però che la gran parte delle aziende che ha già avviato la digitalizzazione in modo concreto lo ha fatto soprattutto attraverso la propria presenza online, quindi attivando un sito web aziendale o un e-commerce. I punti più oscuri sono quelli che riguardano l’utilizzo di tecnologie e strumenti digitali per la produzione, l’ottimizzazione dei processi e la gestione degli stessi.

I NUMERI DI INTERNET

Effettivamente sono tante le aziende italiane che stanno facendo molto per avviare una digitalizzazione. Secondo i rapporti del 2021, circa il 60% delle realtà imprenditoriali italiane avevano avviato un processo di digitalizzazione. Tale processo riguarda soprattutto la presenza online, attraverso la creazione di pagine web di qualità o anche di un e-commerce. Del resto, questo tipo di strumenti digitali è anche quello di più facile accesso e utilizzo e che offre risultati più immediati. Post pandemia sono numerose le aziende che hanno approfittato dei servizi di hosting anche gratuiti disponibili nel nostro Paese. Con costi contenuti, strumenti facili da utilizzare, personalizzabili e di semplice accesso. Si deve anche considerare che oggi anche il marketing viaggia sulla Rete, è quindi sempre più importante per le imprese, anche quelle locali o molto modeste, avere a disposizione dei canali online per mettersi in contatto con i propri clienti. Il risultato del 60% di aziende che hanno già avviato la digitalizzazione è interessante, anche se comunque stiamo parlando di circa il 40% delle imprese che non lo ha ancora fatto, un numero decisamente troppo elevato.

NON SOLO SITI WEB ED E-COMMERCE

Per molte imprese poi la digitalizzazione si è fermata alla presenza online, certo importante, ma non risolve il nodo della questione. Si deve poi considerare che la spinta che ha portato molte realtà ad avviare un sito web o dei canali di comunicazione online è stata offerta soprattutto dalla pandemia e dai lockdown. Spesso, quindi, non vi è stato un vero e proprio interesse verso la digitalizzazione, quanto piuttosto una corsa verso uno dei pochi mezzi di comunicazione con i clienti ancora disponibile durante i periodi di lockdown. Secondo il Desi (Digital economy and society index), l’indice di digitalizzazione delle imprese in Itala è inferiore a quello medio europeo. In una classifica immaginaria l’Italia si colloca al venticinquesimo posto, su 27 Paesi, per digitalizzazione; solo il 15% delle aziende italiane offre ai propri dipendenti attività formative per quanto riguarda le tecnologie informatiche, un dato decisamente preoccupante.

PERCHÉ DIGITALIZZARE

Ciò che forse frena molte aziende italiane è una concomitanza di cause. La prima riguarda il fatto che il tessuto industriale italiano è costituito da un ampio numero di PMI, realtà imprenditoriali che non hanno la visione, il budget o il desiderio di avvicinarsi al mondo digitale. Oltre a questo, manca in molti imprenditori la consapevolezza dei vantaggi offerti dalla digitalizzazione. I principali dei quali sono correlati alla possibilità di divenire più competitive, di rendere più snelli e meno costosi i processi, di offrire servizi più efficienti e di sviluppare i propri prodotti al meglio.