LA SCELTA DEL PACKAGING GIUSTO CON DINAMIC SERVICE

di Andrea Beato – Foto Andrea Straccini

Tania Fontana e i fratelli Samantha e Mirko Basilisco sono alla guida di Dinamic Service, realtà che vanta clienti importanti, due stabilimenti produttivi nel pescarese, un approccio flessibile e “just in time”.

LA STORIA DI DINAMIC SERVICE TRA PESCARA E BOLOGNA

Confezioni che proteggono il prodotto e lo raccontano. Attraggono e fidelizzano, trasmettono vere e proprie sensazioni al consumatore in fase di acquisto. Un settore ricco di sfumature, quello del packaging, nel quale Dinamic Service è presente fin dal 2006. Fater, Acqua & Sapone, Gentilini, Ontex, Rummo, Saquella… Sono solo alcuni dei grandi marchi con cui il rapporto è ormai consolidato da tempo, ponendosi non tanto nel ruolo di semplice fornitore ma in quello di partner professionale e affidabile. La storia di questa azienda, che conta due unità operative nel pescarese e la sede legale a Bologna, è frutto di un percorso di crescita continua. Un cammino iniziale scandito dall’incontro tra Tania Fontana e Samantha Basilisco. Imprenditrici, mogli, mamme, ed è bene evidenziare tutti i “ruoli”, che si ritrovano, dopo la giusta gavetta, a portare avanti una precedente realtà incentrata nello stesso ambito di riferimento. La voglia, fin da subito, di non disperdere il know-how maturato, rimboccandosi le maniche, cominciando a delineare i contorni della loro nuova società. «Non è stato semplice – ammettono -. Molte le difficoltà che si sono presentate, soprattutto nei momenti di “start up”. A poco a poco, però, siamo riuscite a trovare la strada giusta, a dare la nostra impronta». Prezioso il contributo di Mirko Basilisco, fratello di Samantha, che entra nel consiglio di amministrazione in qualità di membro e direttore R&D / business development.

LE TIPOLOGIE DI PACKAGING PRODOTTE DA DINAMIC SERVICE E I PUNTI DI FORZA

«Abbiamo messo a punto una piccola grande rivoluzione: nell’approccio diversificato, passando da essere semplici contoterzisti a veri e propri consulenti, “advisor” per i nostri interlocutori; impegnandoci a fondo nel creare un’organizzazione interna giovane, aperta, moderna, un contesto lavorativo “familiare”, basato su una mission chiara e condivisa. Il confronto costante con player strutturati, alcune multinazionali, ci ha permesso di evolvere in fretta, acquisire un metodo avanzato e su misura». Più che serialità, la parola d’ordine diventa flessibilità per virare su un servizio impeccabile, pronto a intercettare le tendenze del mercato. Così il core business si focalizza negli imballaggi di qualsiasi genere, dai materiali, dalle forme e dai design più variegati, appartenenti alle categorie primario, secondario e terziario. Classificazione tecnica dettata dalla funzione, dalla finalità e dal ruolo occupato lungo la filiera. «Uno dei fiori all’occhiello del nostro stabilimento di Spoltore (Pescara) – sottolinea la proprietà di Dinamic Service – è la “clean room”. Spazio asettico e sterile per confezionare articoli che necessitano di particolare attenzione. Areazione, ventilazione, componenti e procedure sono regolamentate per verificare il livello e la qualità di particelle presenti nell’ambiente. Gli addetti, altamente addestrati, indossano camici, cuffie, mascherine sterili e monouso garantendo la massima igiene e pulizia. Il resto dell’attività viene gestita nelle due zone compartimentate, progettate per fornire il flusso in un’unica direzione, con impianti di condizionamento che mantengono le temperature controllate». Alimenti e soluzioni medicali, ad esempio singole caramelle, biscotti, tarallucci, pannolini o assorbenti, entrano nelle buste tramite un nastro trasportatore. Il tutto viene indirizzato, per un ultimo “check”, verso il metal detector.

DINAMIC SERVICE GUARDA A NUOVI SETTORI

Macchine confezionatrici, fardellatrici, flowpaccatrici, barre saldanti, reggiatrici automatiche, etichettatrici e pallettizzatori completano poi il ciclo, combinandosi tra loro in caso di necessità e venendo a supporto di processi prettamente manuali. Imprescindibile l’ampio magazzino di 1.400 metri quadrati, contraddistinto da oltre 900 posti scaffalati e quasi 200 a terra per “in & out”, con la gestione dei flussi che passa su palmari di ultima generazione permettendo, sempre, la totale tracciabilità degli ordini e delle merci. «Lo scorso anno, nel pieno dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, la scelta è stata quella di concentrarsi anche nella sterilizzazione e nel confezionamento di dispositivi di protezione individuale, per un totale di 4 milioni di pezzi trattati alla settimana, grazie alla messa a punto di un’attrezzatura ad hoc con struttura a tunnel, nastro in fibra di vetro rivestito di politetrafluoroetilene e quattro lampade germicide». Adesso, con un team di circa 90 tra dipendenti e collaboratori, un fatturato che si attesta sui 3 milioni di euro, Dinamic Service vede all’orizzonte una serie di obbiettivi ben precisi: «La strada da seguire è quella di continuare a investire nell’innovazione, misurandoci su ulteriori comparti come il farmaceutico, il pet food e quello dei biocombustibili. Prevedendo un impianto aggiuntivo, localizzato in Emilia Romagna, continuando a mantenere mente e cuore in Abruzzo, a puntare sul nostro approccio trasversale e “just in time”, che ormai ci contraddistingue, viene riconosciuto e apprezzato dai tanti clienti che quotidianamente entrano in contatto con noi».

LA NOMINA DI MIRKO BASILISCO IN CONFINDUSTRIA

Lo scorso aprile, Mirko Basilisco, consigliere di amministrazione e direttore R&D / business development di Dinamic Service, è stato nominato nuovo presidente del Gruppo Giovani imprenditori di Confindustria Chieti Pescara. Il Gruppo, che localmente conta oltre 135 aderenti, ha tra i suoi scopi il rafforzamento dello spirito associativo, lo stimolo della consapevolezza della funzione etico-sociale, la promozione di iniziative atte ad approfondire la conoscenza dei problemi economici, politici e tecnici dell’industria nonché la diffusione della sana cultura d’impresa. «La difficile situazione economica italiana e mondiale, tanto più in ottica di ripresa post Covid – ha commentato a caldo Basilisco -, ci porta, sempre con maggiore intensità, a trattenerci nei nostri ambienti lavorativi, presi nel rispondere alle continue difficoltà che quotidianamente affrontiamo. Tutto questo impegno è estremamente corretto e necessario, non dobbiamo però dimenticare l’importanza di far parte di un sistema come quello di Confindustria e in particolare del Gruppo Giovani imprenditori, che è un valore aggiunto per ognuno di noi. Abbiamo la possibilità di confrontarci, fare rete, crescere personalmente, a beneficio di noi tutti e delle nostre aziende. “Next generation” e “Green economy” sono strumenti fondamentali per guardare al futuro: li dobbiamo conoscere e poter mettere in campo. La questione digitale è poi sicuramente un tema che riguarda da vicino tutte le realtà, piccole, medie e grandi. Per realizzare la trasformazione, l’investimento tecnologico è condizione necessaria, ma non sufficiente. Occorre un profondo cambiamento dei processi organizzativi, dei modelli di business, della cultura e delle competenze digitali di manager e lavoratori. Sarà per il Gruppo una grande sfida riuscire a produrre risultati anche su questa tematica, sempre più importante e decisiva». Con Basilisco sono stati eletti anche i consiglieri Sara Barbarossa (Cesar di Barbarossa Enio e F.lli), Paolo De Grandis (Polymatic), Cristiano D’Ortenzio (Drt Operation), Stefano Perazzelli (Team Consulting Payroll & Legal), Paolo Pietrostefani (Cfa – Consulenza e finanza d’azienda), Mattia Travaglini (Icori) e Francesco Valentini (Enesco).

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