di Andrea Beato
Linee di produzione, attrezzature e serbatoi in acciaio inossidabile. È questa la specializzazione di DizioInoxa, vera eccellenza e partner privilegiato di importanti player mondiali nel settore vino, alcolici, succhi di frutta, birra…
CON DIZIOINOXA IMPIANTI E SERBATOI PER L’INDUSTRIA
La storia di un progresso, la volontà di portare avanti una vera e propria eccellenza e non disperdere quanto di buono fatto nel tempo. La DizioInoxa è il frutto dell’operazione di acquisizione, avvenuta a primavera del 2015, promossa dalla società Inoxa nei confronti della Di Zio Costruzioni Meccaniche. Quindi, da un lato la Di Zio Costruzioni Meccaniche, realtà creata sul finire degli anni ’60 e con un percorso di successo alle spalle; dall’altro la Inoxa, nata nel 2000 come emanazione della Di Zio Costruzioni Meccaniche, ma capace di diventare, in breve, un player solido e autonomo, tanto da arrivare a rilevare l’azienda di provenienza. Oggi, l’attuale proprietà vede nel fondatore, Remo Pirocco, l’azionista di maggioranza relativa. Le restanti quote sono suddivise tra i suoi due figli, Christian e Mirko, l’ingegnere Renzo Coletti, che ricopre il ruolo di amministratore delegato, l’ingegnere Nazario Proietto, presidente del cda, e l’ingegnere Bruno Aiello, consulente e membro del cda. Per questa intervista, incontriamo proprio l’a.d. all’interno della sede della società. Sede moderna che si trova a Spoltore (Pescara), nella frazione di Santa Teresa, su un’area di 25mila metri quadrati complessivi, di cui 6mila coperti. «Siamo attivi – spiega Coletti – nella progettazione, produzione e installazione di linee, attrezzature e serbatoi in acciaio inossidabile. Soluzioni sviluppate per tre ambiti di riferimento: alimentare, industriale ed ecologico. Il nostro know-how ci permette di realizzare dal singolo apparecchio fino a un intero stabilimento “chiavi in mano”». I settori del vino, dei liquori, succhi di frutta, olii, birra, latte, chimico, farmaceutico, cosmetico, energetico non hanno segreti per gli uomini della DizioInoxa.
SPECIALIZZAZIONI E NUMERI DI DIZIOINOXA
«L’alimentare – prosegue Coletti -, che vale circa l’80% del business totale, rappresenta la tradizione, il cuore dell’attività. L’industriale significa diversificazione, il saper spingersi verso nuovi contesti ad alto rendimento. L’ecologico, invece, è l’innovazione tradotta nel nostro progetto principale EcoKompos.T, compostiera di comunità capace di trasformare il rifiuto organico in fertile compost». Tra i clienti dell’impresa abruzzese figurano nomi di prestigio del beverage, a livello sia nazionale che mondiale. La copertura è davvero globale. «Il fine è fornire un valore aggiunto e contribuire all’incremento della competitività dei nostri interlocutori nei segmenti in cui operano. Ci piace sintetizzare ciò che facciamo in un’unica frase: il flusso intelligente. La tecnologia, la competenza, il modo di fare danno luogo a sistemi e strumentazioni che ottimizzano la gestione della sostanza trattata, sia essa liquida, pastosa o fluida granulare. Con questo fine ambizioso promuoviamo internamente lo sviluppo delle risorse umane e siamo costantemente alla ricerca di collaboratori specializzati e motivati, in modo da perseguire insieme gli obiettivi di sviluppo e crescita proficua». I dipendenti toccano quota 100 unità, per un fatturato che nel 2018 punta ai 14 milioni di euro (erano 12 nel 2017 e 10 due anni fa). «Vogliamo – conclude l’amministratore delegato – seguire un’espansione leggera e progressiva. Un percorso naturale e sano già definito nel prossimo piano industriale triennale».
IL PROGETTO ECOKOMPOS.T DI DIZIOINOXA PER L’ECONOMIA CIRCOLARE
Si chiama EcoKompos.T ed è il progetto “green” realizzato da DizioInoxa. Si tratta di un impianto di compostaggio a chilometri zero che trasforma il rifiuto organico in fertile compost. Soluzione ideale per i comuni con un numero di abitanti compresi tra le 500 e le 20mila unità. È un sistema competitivo (il costo per tonnellata della trasformazione della frazione organica è minore di quello generalmente sostenuto per il trasporto e lo smaltimento), ecosostenibile (evita la spedizione dei rifiuti in discariche presenti in altri ambiti territoriali ed è totalmente aerobico; produce compost fertile per la comunità), socialmente utile (genera posti di lavoro in loco), economicamente sostenibile (non richiede l’impiego di fondi pubblici, recuperando l’investimento con i risparmi ottenuti) ed è conforme alle normative europee. È capace di accelerare il processo di compostaggio grazie a sistemi di riscaldamento, raffreddamento, ventilazione, iniezione d’aria e movimentazione del materiale. La soluzione sviluppata dall’azienda abruzzese è già stata adottata dal comune calabrese di Zagarise (Catanzaro), generando enormi benefici per la popolazione e l’amministrazione che ha scelto di adottarla. In più il prodotto è risultato tra i vincitori di InnovAzioni 2016 Pmi, contest promosso già da qualche anno da Confindustria Chieti Pescara.