di Federico Niasi
Una festa nel borgo, un convegno, degustazioni, minicorsi con il sommelier Paolo Lauciani e con Fede&Tinto di Radio2 per celebrare l’importante traguardo dei vini Tullum.
“PICCOLE DOP IN GRANDI CARTE DEI VINI” PER FESTEGGIARE I VINI TULLUM DOP
Una due giorni di fine maggio e un’idea di fondo: “Piccole Dop in grandi carte dei vini”. «Le giornate dedicate alla Dop Tullum – ha spiegato il presidente del Consorzio Tonino Verna – hanno avuto l’obiettivo di raccontare agli appassionati, agli operatori e ai giornalisti le caratteristiche di questo angolo d’Abruzzo, stretto tra il mare Adriatico e le altitudini della Maiella, facendone scoprire la biodiversità agricola, alimentare e la ricchezza della sua storia e dei vitigni. Generazioni di viticoltori hanno saputo tramandare e oggi abbiamo l’impegno di valorizzare tutto ciò anche attraverso la Dop Tullum e il ritrovamento, nei vigneti di contrada San Pietro, di una villa rustica romana e di reperti archeologici risalenti al periodo I secolo a.C./I secolo d.C. Luoghi che diventeranno sede e simbolo di questa denominazione». In coincidenza e in linea con la filosofia di “Cantine Aperte”, la prima giornata è stata dedicata al pubblico degli enoturisti, che hanno potuto visitare il territorio tollese e i vigneti nei quali nascono i vini Tullum Dop, ma anche partecipare ai minicorsi di degustazione gratuiti con la presenza di Paolo Lauciani, uno dei più apprezzati docenti e divulgatori della Fondazione italiana sommelier, e di Fede&Tinto, autori e voci del programma Decanter in onda su Radio2.
TANTI EVENTI PER I 10 ANNI DI TULLUM
A fare da corollario, un piccolo mercato del gusto, con la presenza di aziende alimentari e con il foodbus di Delverde, per l’immancabile “pasta party”. Il giorno successivo è stato dedicato agli operatori professionali, con la visita ai vigneti e la tavola rotonda sul tema centrale dell’iniziativa “Piccole Dop in grandi carte dei vini”: dopo i saluti del sindaco di Tollo Angelo Radica, del primo presidente del Consorzio Tullum Dop Giancarlo Di Ruscio e dell’attuale presidente Tonino Verna, nonché del presidente del Consorzio Vini d’Abruzzo Valentino Di Campli, è stata la vota del panel di esperti composto da Andrea Terraneo, presidente dell’Associazione delle enoteche italiane, del sommelier Paolo Lauciani e del direttore commerciale di Feudo Antico Andrea Di Fabio, che hanno ripercorso i dieci anni della Dop e fatto il punto sulle strategie che consentono di guardare al futuro della più piccola denominazione italiana.
I VINI TULLUM FESTEGGIANO I LORO PRIMI 10 ANNI
Valorizzare l’autenticità e l’identità del territorio, puntare sui vitigni autoctoni (in particolare Pecorino, Passerina e Montepulciano), con scelte rigorose e sostenibili che guardano al mercato sia dal punto di vista della qualità dei vini che delle esigenze degli operatori, coinvolgendoli nella narrazione del racconto della Dop Tullum verso i consumatori, sono stati alcuni dei temi emersi nel corso dell’incontro, nel quale è stata inoltre annunciata la scelta di presentare la richiesta per il riconoscimento della Docg, la denominazione di origine controllata e garantita che rappresenta il gradino più alto nella piramide qualitativa del vino italiano. Una qualità che i vini Tullum stanno già evidenziando come certificano i successi delle vendite e che si conferma nel tempo, come ha dimostrato la degustazione verticale di sette annate tra il 2008 e il 2016 di Pecorino Tullum guidata dall’enologo Riccardo Brighigna riservata a ristoratori, sommelier e operatori del settore e capace di sorprendere molti partecipanti.