di Elena Gramenzi e Andrea Beato
Francesco Carullo ha appreso in bottega, da sapienti maestri, tutte le conoscenze sull’arte del legno. Oggi arricchite con le più innovative soluzioni tecnologiche dell’impresa 4.0, per dare vita a prodotti unici.
DA DIPENDENTE A IMPRENDITORE: IL PERCORSO DI FRANCESCO CARULLO PER ESSERE UN MODERNO MAESTRO DEL LEGNO
La passione e l’istinto verso la cultura della propria terra caratterizzano la bottega di Francesco Carullo. Quello che sembrerebbe un semplice artigiano impegnato nella progettazione e realizzazione di creazioni in legno, è molto di più. Un maestro moderno che alle classiche conoscenze unisce le più innovative tecnologie per creazioni complesse, con standard qualitativi molto alti. Fin dall’adolescenza, Francesco Carullo ha saputo coniugare il sapere teorico assimilato sui banchi di scuola con quello più concreto, passando dalle pagine dei libri alla fortuna di affiancare con dedizione un falegname orsognese, suo mentore. Un percorso che lo ha portato a distinguere tipologie, venature, odori e colori di una pregiata materia. Francesco Carullo è stato protagonista del passaggio generazionale di un mestiere nobile e antico, apprendendo, tra trucioli arricciati e segatura, l’utilizzo dei vari strumenti, dallo scalpello alla pialla. La costante curiosità verso la meccanica lo ha portato a frequentare l’istituto tecnico industriale di Lanciano (Chieti) e poi a vivere un’importante esperienza professionale in Fater e Fameccanica, aziende leader e altamente innovative. Nel 1996, con uno slancio di coraggio e determinazione, Francesco Carullo abbandona il suo impiego sicuro da dipendente per diventare imprenditore. Imprenditore di una realtà unica, dalle dimensioni ridotte ma conosciuta al di fuori dei confini regionali e nazionali, grazie a un mix fatto di tradizione e abilità, aprendosi all’automazione, alla contaminazione dell’elettronica e del digitale.
LE OPERE DI FRANESCO CARULLO PER IL DESIGN ITALIANO, L’ARTE SACRA, L’AUTOMOTIVE…
«Il nostro modello produttivo si basa su scansione tridimensionale, progettazione Cad, modellazione organica delle “mesh”, programmazione Cam e lavorazione fresa Cnc – spiega Francesco Carullo -. Questo ci consente di essere flessibili, versatili e realizzare manufatti destinati al settore del design italiano, al campo dell’arte sacra e dei beni culturali, all’automotive». Tantissime le commesse portate avanti in questi anni con brand del calibro di Poltrona Frau, Rubelli e Bulgari. Per l’icona del lusso, una collaborazione che dura ormai da dieci anni e ha riguardato componenti utili ad allestire la mostra che ha celebrato i 125 anni del marchio al Grand Palais di Parigi e lo stand nel corso della fiera mondiale del diamante, più la fornitura di alcune componenti esclusive per i suoi “store” e le sue boutique presenti a livello globale. Localmente il prezioso contributo per la statua San Nicola Greco a Guardiagrele (Chieti) o la riproduzione del crocifisso sia a Orsogna (Chieti) sia per quello del tredicesimo secolo collocato all’interno del Santuario del Beato Nunzio Sulprizio a Pescosansonesco (Pescara); la produzione di modelli in vetroresina per la carrozzerie di veicoli Tekne, player con sede a Poggiofiorito (Chieti). «Nel tempo, l’approccio non è stato stravolto. Ci sono tecniche antichissime ancora attuali. Con le moderne attrezzature c’è stato solo un miglioramento dei processi. Sono cambiate la velocità e la precisione, ma il legno è sempre il cuore del mestiere!». Particolare attenzione è posta verso l’ambiente, scegliendo sempre componenti provenienti da foreste e da filiere di approvvigionamento che possiedono la certificazione Fsc (Forest Stewardship Council). Inoltre, tutto è ottimizzato in modo da limitare lo scarto.
LE TANTE ESPERIENZE GRAZIE ANCHE A UN TEAM DI GIOVANI CHE COLLABORA CON FRANCESCO CARULLO
«Questa filosofia ci accompagna da sempre ed è presente anche nel nostro logo dove è raffigurato il taglio di quarto, che applicato sul tronco, consente di valorizzarne a pieno le qualità». Nel curriculum di Francesco Carullo anche la partecipazione a Expo Milano come rappresentante dell’artigianato abruzzese, l’onore di aver costruito una copia in legno, alta un metro, del famoso burattino Pinocchio, oggi custodita nel museo di Collodi (Pistoia), protagonista in numerose tesi di laurea portate avanti da studenti dell’Università d’Annunzio, La Sapienza, di Ascoli Piceno, del Politecnico di Milano e del Politecnico di Ancona, nelle specializzazioni di Ingegneria, Disegno industriale e Aerodinamica. La presenza in numerose edizioni della Mostra dell’artigianato artistico abruzzese a Guardiagrele (Chieti), protagonista a Orsogna (Chieti) della sfilata dei Talami, quadri biblici viventi dal gran valore evocativo. E poi la fornitura delle insegne direzionali per il Parco della Majella e dei modelli analizzati nella galleria del vento dell’Università Politecnica delle Marche. Due anni fa è stato eletto presidente regionale della Cna Artistico e tradizionale. Nel lavoro quotidiano, Francesco Carullo è affiancato da una squadra di giovani, nella quale figurano i figli Francesca (laureata in Disegno industriale che si occupa di tutta la comunicazione e il design dell’attività) e Simone (studente di Ingegneria meccanica che segue le fasi della progettazione Cad e della scansione tridimensionale), oltre ad alcuni professionisti nell’ambito dello studio delle forme artistiche e della decorazione finale delle statue.
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