di Federico Niasi
Grandi player, startup e Pmi propongono già soluzioni innovative nell’ambito gaming e realtà aumentata.
ANCHE LA NOSTRA REGIONE IN PRIMA LINEA NEL MONDO DELLA REALTÀ AUMENTATA
Il mondo del gaming sta cambiando: un percorso evolutivo che ormai è inevitabile e se i grandi colossi si stanno cercando di adeguare progressivamente, ci sono delle startup e piccole aziende che stanno già proponendo soluzioni particolarmente innovative. Proprio come Play Agenda, startup abruzzese che ha lanciato una community inedita con l’intento di organizzare delle serate in cui giocare, ma anche tanti tornei ed eventi dal vivo, così come in remoto. Un sistema che fa della facilità d’uso e della rapidità le due caratteristiche principali e che consente, in breve tempo, di conoscere altri fan dei giochi con cui poter organizzare delle sessioni di gioco dal vivo. Un progetto che è stato accolto in modo entusiasta, al punto tale che perfino Fira, la Finanziaria Regionale Abruzzese, ha scelto di investire in questa azienda. È chiaro, quindi, che l’universo del gaming sta affrontando diversi cambiamenti: un percorso che non sarà sicuramente rapido, ma progressivo e lento. Una delle novità che stanno prendendo sempre più piede è chiaramente quella della realtà virtuale, autrice di un boom che ha pochi precedenti. In pochi sanno, però, che la realtà virtuale è nata addirittura negli anni Cinquanta e Sessanta, con il Sensorama di Morton Heilig, anche se è solo da poco tempo che la si può sperimentare nel mondo dei videogiochi.
LA REALTÀ VIRTUALE NEL MONDO DELL’INTRATTENIMENTO
Bisogna sottolineare come anche tanti altri settori legati all’intrattenimento hanno riscontrato numerosi vantaggi dall’introduzione di tutte queste nuove tecnologie. Ad esempio, sono molti i grandi nomi dell’intrattenimento mondiale che hanno già puntato sulle nuove tecnologie: da PokerStars che ha lanciato a fine 2018 PokerStars Vr, ambiente di realtà virtuale in cui sfidare avversari in carne e ossa, fino ad arrivare ad uno dei marchi storici legati al mondo dell’automotive, ovvero Audi. Infatti, il famoso brand tedesco ha sviluppato dei visori dedicati alla realtà virtuale in auto, che si propongono come il vero e proprio intrattenimento del futuro. Quindi, chi si siederà sui sedili posteriori delle vetture avrà la possibilità di dare un’occhiata a dei film, piuttosto che divertirsi con i videogiochi o, ancora, provare dei contenuti interattivi, con una dose di realismo sempre più massiccia. La tecnologia lanciata da Audi per l’entertainment on board ha toccato livelli molto alti, grazie anche alla collaborazione con Disney Games e Interactive Experiences. È proprio grazie a tale accordo, che alcuni fortunati hanno potuto sedersi sui sedili posteriori dell’Audi e-tron e godersi una pazzesca rappresentazione dello spazio siderale dopo aver indossato i visori VR. Ciascun movimento che compie l’auto, quindi, viene replicato in tutto e per tutto nell’universo digitale.
IL MERCATO DELLA VIRTUAL REALITY
Solamente nel 2018, il mercato della VR, nel settore dei videogiochi ovviamente, ha toccato la soglia di 8,2 miliardi di dollari: niente male, vero? L’obiettivo, però, è quello di crescere sempre di più. E, forse, sarà più difficile non farlo che realizzare le previsioni, anche perché gli strumenti attualmente in commercio sono tanti. Da Oculus fino ad arrivare a HTC Vive, senza dimenticare Playstation VR, fino al prodotto più economico, ovvero il Cardboard di Google. Eppure, ci sono ancora dei limiti che la realtà virtuale non è riuscita a superare nel mondo videoludico: se nel campo della didattica e dell’apprendimento ha trovato ottimi riscontri, in quello dei videogiochi non ha mostrato ancora tutto il suo potenziale o, comunque, non ne sta ancora raccogliendo appieno i frutti. La risposta a tale problema è molto più semplice di quello che si possa pensare: ciascuna innovazione necessita del suo tempo per affermarsi, considerando ovviamente come i passi in avanti effettuati fino ad ora siano già stati notevoli.
LE NOVITÀ DI HTC
Nel corso dell’ultima edizione del CES, HTC ha tolto i veli a due nuovissimi visori che sono stati progettati e sviluppati proprio per la virtual reality: si tratta di Vive Cosmos e Vive Pro Eye. Il primo probabilmente è quello maggiormente adatto a tutti i videogiocatori, visto che si può considerare come l’evoluzione semplificata di Rift, mentre il secondo è più vicino al settore professionale, basandosi su un sistema che prevede il tracciamento oculare.