di Marco Taviani
Gasparro vuol dire casseforme per il cemento prefabbricato, l’impegno in importanti cantieri internazionali e anche un moderno centro servizi per lavorazioni di carpenteria metallica.
GLI INIZI DELL’ATTIVITÀ NEGLI ANNI ’70 CON DOMENICO GASPARRO
Ogni azienda ha una storia a sé. Ci sono però elementi comuni, che tornano costanti nei diversi racconti: sacrifici, impegno, voglia di farcela, traguardi ottenuti, obiettivi futuri… Ma le sfumature fanno la differenza. Ed è bello scoprire che esistono realtà con un percorso davvero meritevole, magari poco conosciuto all’esterno. Dietro a un semplice cancello, all’interno di uno stabilimento dove menti e braccia contribuiscono al lavoro quotidiano, scorrono e si intrecciano primati assoluti che devono venir fuori, portati all’attenzione di un pubblico quanto più ampio possibile. Per fungere da esempio, per dimostrare che, a volte, il successo può essere raggiunto, se lo si vuole davvero. È il caso di Gasparro, con sede che sorge lungo la Bonifica del Tronto nel comune di Colonnella (Teramo), in una zona considerata, per lungo tempo, uno dei cuori pulsanti dell’economia abruzzese e che, dopo la crisi globale, ha dovuto reinventarsi e adattarsi ai nuovi scenari. Da qui, l’attività di cui parliamo è stata in grado di proiettarsi, davvero, un po’ in tutto il mondo. Merito, innanzitutto, del suo fondatore, Domenico Gasparro, che da giovane ha riempito la sua valigia di cartone per cercare fortuna. Originario della Puglia, si è trasferito al nord per essere impiegato in una impresa specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti e macchinari per la prefabbricazione in calcestruzzo. Esperienza formativa e fondamentale, soprattutto quando per amore si sposta nella nostra regione e decide di dare vita alla personale azienda. È il 1973 e a Martinsicuro (Teramo) prende il via la Gasparro Macchine, piccola ditta artigianale incentrata nella sola costruzione di casseforme per il cemento.
LA SPECIALIZZAZIONE DI GASPARRO NELLA PRODUZIONE DI CASSEFORME
Il termine cassaforma o cassero è strettamente legato al comparto edile e individua l’involucro dentro il quale viene effettuato il getto di calcestruzzo allo stato fluido e dove questo rimane fino alla conclusione del processo di presa e dopo che, iniziata la fase di indurimento, il getto ha conseguito una resistenza meccanica tale da assicurare l’assorbimento delle sollecitazioni a cui la struttura è sottoposta, successivamente al disarmo o scasseratura. Grazie a questa professionalità acquisita, a un personale al quale si aggiungono costantemente ulteriori competenze e a cospicui investimenti messi in campo, la società si trasforma in srl e comincia ad annoverare partnership di altissimo livello, con grandi player del calibro di Bouygues Travaux Publics, per citarne uno su tutti, che la coinvolgono in cantieri in Italia, Francia, Finlandia, Marocco, Sud Africa, Singapore… Per opere che vanno dall’alta velocità sulla tratta Milano-Napoli, al ponte di Øresund, che collega le città di Copenaghen e Malmö, al porto di Tangeri, alla centrale nucleare di Olkiluoto, situata nel golfo di Botnia, e quella di Flamanville, in Normandia… Una serie di case history straordinarie che spingono lo sviluppo.
UN NUOVO IMPULSO PER GASPARRO CON UN CENTRO SERVIZI DI ULTIMA GENERAZIONE
Intanto, apporto fondamentale, arriva la seconda generazione rappresentata dal figlio Gian Paolo. «Prima con Ambra Lorenza Ricci (oggi amministratrice) e poi con l’ingresso in organico dell’ingegnere Vincenzo Cervellini (responsabile tecnico) abbiamo ridisegnato la nostra organizzazione e progressivamente ampliato l’offerta – spiega Gian Paolo Gasparro -. Il tutto sotto lo sguardo attento di mio padre, figura storica e sempre di riferimento». Le novità riguardano la consulenza, progettazione e costruzione di macchinari destinati a produzioni industriali di vario tipo su richiesta del cliente e poi l’allestimento di un vero e proprio centro servizi: «Attraverso un parco macchine di ultima generazione, ci proponiamo nel taglio, nella piegatura lamiera, nella calandratura, filettatura, l’assemblaggio e la saldatura di carpenteria metallica leggera, pesante e meccanica conto terzi, con una disponibilità di magazzino a terra pari a 300 tonnellate, alta qualità nelle lavorazioni eseguite e rapidità nella consegna dei materiali». «La diversificazione – aggiunge Ambra Lorenza Ricci – si sta rivelando, in questo momento, la spinta propulsiva per Gasparro, consentendoci di chiudere il fatturato 2020 sopra i 1,5 milioni di euro, con un +30% rispetto al 2019. Durante il primo lockdown, dovuto alla pandemia da Coronavirus, abbiamo perfino proceduto all’assunzione a tempo indeterminato di una figura da aggiungere al nostro team. E ne seguiranno presto altre!». Il domani sembra quindi essere delineato, in un mix tra tradizione e innovazione per continuare a essere leader, senza mai dimenticare le origini.
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