FRANCESCO PALANDRANI NELLA PELLETTERIA CON GEMINI 77

di Andrea Sisti

Gemini 77, l’estero, l’attenzione per il territorio, come dimostra il progetto Atea: dare nuova vita al distretto abruzzese, difendere le eccellenze e trasmettere ai giovani la voglia di continuare.

CON GEMINI 77 E I SUOI ARTICOLI IN PELLE, FRANCESCO PALANDRANI NEL MONDO

Nel suo ufficio di Alba Adriatica (Teramo) tra campionari, progetti, fotografie di un giovane Sean Connery e di Muhammad Ali appese alle pareti, sacche da golf che esprimono la grande passione per questo sport, Francesco Palandrani racconta i 40 anni di attività con Gemini 77. Attività cresciuta di pari passo con l’evoluzione del settore: «Nasciamo nel 1977, realizzando pellami con immagini di vario genere». Pionieri del cambiamento produttivo della pelletteria in Abruzzo e tra i protagonisti di un florido distretto locale. «Lo step successivo porta all’impiego della vera pelle per la realizzazione dei manufatti, sostenendo e sollecitando gli addetti ai lavori in un periodo di transito qualitativo». Nel curriculum non manca la giusta importanza riservata alla formazione. «A partire dal 1992 partecipo ad alcune sessioni di marketing organizzate da Sda Bocconi di Milano. Conoscenze ed esperienze che hanno contribuito a dare le giuste direttive all’organizzazione, a individuare i migliori criteri distributivi e legati al posizionamento». Input che sfociano in una continua ricerca e innovazione, sia nella forma che nel processo produttivo, sfoggiando uno stile capace di trarre ispirazione da altri comparti della moda. «Spingendoci oltre e introducendo la sperimentazione dei primi prototipi di pelli lavate in acqua, grazie a tecniche meno chimiche e più “green”, sostenibili, con un tangibile miglioramento sotto l’aspetto estetico, il tatto e la naturalezza».

RICERCA E INNOVAZIONE PER GEMINI 77 DI FRANCESCO PALANDRANI

La rivoluzione arriva nel 2005, quando la stampa digitale irrompe andando a trasformare e migliorare l’offerta. «Un’offerta oggi costituita da pelli di vitello con disegni di rettili e numerose fantasie, lisce, laminate, nappe, che subiscono trattamenti vegetalizzati… Tutte artigianali e con un grande impiego della tamponatura manuale con effetti metallici nella colorazione. E, per ogni stagione, proponiamo, in media, 20 nuovi articoli». L’occhio attento sull’internazionalizzazione c’è addirittura dalla fine degli anni ’80: «Dapprima in Spagna, poi in molti altri Paesi, esplorati per individuare aree interessate al “Made in Italy”. Cina, Corea del Sud, Russia, Tailandia, Ucraina, Portogallo e Stati Uniti sono ora mercati di riferimento, grazie alla presenza di nostri showroom permanenti nei quali la clientela ha la possibilità di visionare i continui sviluppi». Sviluppi presentati anche in fiera, come nel caso di Fashion Week a New York e Lineapelle a Milano, la più importante e qualificata rassegna internazionale dedicata al mondo delle pelli, accessori, componenti, tessuti, sintetici e modelli.