PREVENZIONE CON GEOTECNEA DI DOMENICO BARTOLUCCI

di Andrea Beato

Geotecnea è impegnata nell’offrire soluzioni alle varie problematiche della geologia applicata all’ingegneria, della geotecnica, dell’idrogeologia, dell’ambiente e della geofisica.

PROSPEZIONI GEOGNOSTICHE, CONSULENZA GEOLOGICA E GEOTECNICA CON GEOTECNEA

L’inverno appena trascorso ha messo in evidenza, qualora ce ne fosse stato ulteriore bisogno, tutta la fragilità del nostro territorio: maltempo e nuove scosse sismiche all’origine di frane, crolli e slavine. Con danni ingenti in termini economici e di vite umane. L’emergenza non può e non deve continuare a essere il punto di partenza per procedere con interventi di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria. Ne è fortemente convinto il geologo Domenico Bartolucci: «In Italia – afferma in apertura di questo incontro/intervista – manca una sana cultura del pre-allarme (quello che gli americani chiamano “pre-warning”, ndr), elemento fondamentale insieme alla prevenzione. Troppo spesso ci si trova a operare al capezzale del malato. Preferisco invece svolgere il mio lavoro e ruolo costantemente, evitando facili opportunismi. In generale, non viene riservata la giusta considerazione alla professione che rappresento, privilegiando più un approccio di tipo ingegneristico». Laureato all’Università degli studi di Urbino, Bartolucci ha fondato Geotecnea nel 1992. La società, con base a Montesilvano (Pescara), opera soprattutto nel Centro-Sud, nel settore delle prospezioni geognostiche e come studio tecnico di consulenza geologica e geotecnica. «Con una consolidata esperienza alle spalle, siamo quindi in grado di fornire soluzioni alle varie problematiche della geologia applicata all’ingegneria, della geotecnica, dell’idrogeologia, dell’ambiente e della geofisica: dalle classiche relazioni all’analisi dei dissesti, dalle indagini e progettazione per la stabilità e il consolidamento dei pendii alle perizie tecniche per esigenze di geologia legale; dalle valutazioni di rischio e danno ambientale alla ricerca, sviluppo e gestione delle acque sotterranee; dallo studio per la realizzazione e bonifica di cave e discariche, servendosi, inoltre, di tecnologie innovative come il georadar. Questo e molto altro è Geotecnea».

DOMENICO BARTOLUCCI:«GEOTECNEA, MIX DI KNOW-HOW E ATTREZZATURE»

Un ambito specifico, dove al know-how si affianca il ruolo fondamentale delle attrezzature. «Attrezzature in dotazione – sottolinea Bartolucci -, necessarie alla formazione del quadro conoscitivo delle diverse peculiarità chimico-fisiche del mezzo indagato. È il caso del dilatometro piatto tipo Marchetti, strumento impiegato per la misurazione delle caratteristiche meccaniche del terreno, o del deformometro Mayes, capace di una precisione al bimillesimo di millimetro, per il monitoraggio dello stato fessurativo di fabbricati lesionati». D’avanguardia la tomografia elettrica tridimensionale. «Si tratta – spiega – di una tecnica che permette di investigare il sottosuolo e le strutture fondazionali, tramite rappresentazione 3d della resistività elettrica. L’applicazione di software evoluti agli elementi finiti restituisce modelli affidabili e rappresentabili attraverso superfici iso-resistive e processi di rendering. L’esame più recente lo abbiamo realizzato sui terreni di sedime della torre campanaria di Montepagano (frazione di Roseto degli Abruzzi, in provincia di Teramo) e ha permesso di modulare le giuste azioni di ristrutturazione e adeguamento sismico dell’antico campanile, risalente alla seconda metà del Quindicesimo secolo». Un approccio corretto, che non ha soltanto tenuto conto della straordinarietà degli eventi. «Prevenire è il paradigma da seguire, insegnandolo anche alle nuove generazioni. Sempre più spesso mi capita di partecipare a incontri formativi nelle scuole, segno che qualcosa sta cambiando. E ai ragazzi dico: “La natura va sempre assecondata, mai sfidata!”».