di Chiara Patitucci
Gianfredo De Santis racconta Fidimpresa: come essere concretamente al fianco delle imprese
Riduzione dei consumi, cambiamenti del sistema bancario, trasformazioni del mercato e dell’economia globale che hanno messo profondamente in crisi prassi acquisite e vecchi modelli imprenditoriali, primo fra tutti l’accesso al credito. Fidimpresa è il confidi di Cna Abruzzo nato nel 2009 dalla fusione tra 11 consorzi fidi e cooperative artigiane di garanzia, con l’obiettivo di offrire sostegno alle piccole e micro imprese abruzzesi. Conta oggi più di 10mila soci e vanta numeri importanti (1.500 le pratiche lavorate nel 2015), ancora più importanti se pensiamo che la politica del credito negli ultimi anni registra una sempre maggiore disponibilità alle grandi imprese a fronte di una sempre minore disponibilità nei confronti delle piccole e medie, più fragili in tempo di crisi.
«In Abruzzo si è assistito a un andamento negativo ininterrotto negli ultimi anni. Il credito erogato è complessivamente cresciuto, ma è diminuita la percentuale destinata alle piccole e micro imprese: nel 2015 sono stati concessi 45 milioni di euro di finanziamenti in meno alle piccole imprese e 75 milioni in più alle grandi (dati Bankitalia) – spiega Gianfredo De Santis, presidente di Fidimpresa -». «La crisi colpisce soprattutto i piccoli imprenditori, vittime di una politica del credito che non favorisce la comprensione della storia e dell’affidabilità, quanto piuttosto la fredda analisi dei bilanci – aggiunge Adriano Lunelli, direttore di Fidimpresa -».
Un aiuto reale alle realtà abruzzesi: l’appello di Gianfredo De Santis di Fidimpresa
Gran parte delle richieste sono finalizzate a ristrutturare posizioni finanziarie già assunte oppure a ricostruire la liquidità delle imprese, con una garanzia del 50% sulla linea di credito. Solo nel 2015 sono state deliberate richieste di finanziamento per 68 milioni di euro, di cui 40 effettivamente erogati. «Siamo presenti in tutte le sedi regionali di Cna – riprende la parola il presidente -. In questa lunga e difficile fase di crisi, con un’assenza di politiche creditizie regionali, svolgiamo impropriamente anche un ruolo di ammortizzatore per l’economia locale. Per questo, chiediamo un maggiore sostegno alle istituzioni.
Nel Por-Fesr 2014-2020 sono stati stanziati 11 milioni di euro a disposizione dei confidi per la costituzione di fondi rischi necessari per concedere garanzie, risorse di molto inferiori rispetto alla precedente programmazione». Per questo De Santis lancia un un appello al presidente della Regione D’Alfonso e alla giunta: «È necessario mettere in campo, quanto prima, le risorse necessarie per migliorare il credito e patrimonializzare i confidi. Le microimprese non vivono di export ma di consumi interni alla regione. Quindi diviene fondamentale supportarle per dare così una spinta all’economia abruzzese».