GIESSE SCAMPOLI TRADIZIONE TESSUTA NELLA PASSIONE

di Evelina Frisa – Foto Sara Seccamonte

Tessuti per arredo, per abbigliamento, tende, accessori, macchine per cucire… Prodotti di qualità e innovativi nel punto vendita di San Giovanni Teatino (Chieti). Uno dei 40 negozi che compongono la catena presente in tutta Italia.

CAROLINA GRAVINA È TITOLARE DEL FRANCHISING GIESSE SCAMPOLI IN ABRUZZO

Caleidoscopica la vista che si apre entrando nel punto vendita Giesse Scampoli (Gs) a Sambuceto, frazione di San Giovanni Teatino (Chieti), area commerciale della zona a poco più di un chilometro dall’Aeroporto d’Abruzzo, in via Po. Ad accoglierci una dei sei collaboratori alle vendite, che ci conduce dalla titolare, Carolina Gravina. Simpatica e ospitale, ci fa accomodare in un’area poco distante dalle casse, dove scopriremo, si svolgono corsi di cucito, uncinetto e non solo. Ambiente familiare, è la prima impressione che non sarà smentita nel corso dell’intervista. Prima di parlarci della sua esperienza e di come è arrivata in Abruzzo dalla sua regione di provenienza, la Puglia, come quella di suo marito, Matteo Mimmo, sostenitore della sua idea e braccio destro nell’attività, inizia a cercare un video nel suo smartphone. Dura solo pochi minuti, circa otto. È la storia di una donna, scomparsa due anni fa, che convinta della sua idea, ha fortemente creduto e creato ciò che oggi conosciamo come Giesse Scampoli. Si tratta di Bruna Zerletti, che dagli scarti dell’industria manifatturiera, nel 1956 decise, insieme al marito Michelangelo Scandola, di portare avanti un lungimirante percorso. Passione trasmessa ai suoi figli, attuali responsabili della catena Giesse sul territorio nazionale, Giuliano e Graziano. Sicuramente pioniera, tenuto conto che il recupero non è solo un problema attuale, sebbene poco sentito in un’economia circolare che caratterizzava la vita di chi ci ha preceduto.

LA STORIA DI UN’IDEA DIFFUSA DAL NORD AL CENTRO ITALIA

Visioniamo il video, grande emozione come i tessuti che abbiamo visto all’entrata, distribuiti nelle ceste a basso costo a peso e quelli arrotolati ed esposti un po’ ovunque, sulle pareti in bella vista o su dei tavoli in vetro. Tessuti di qualità: cotone, seta, lino, lane in funzione della stagione. Non mancano tessuti d’arredo, tovagliato e tende. Ci rendiamo conto di quanto la signora Bruna Zerletti abbia segnato un cambiamento nel riutilizzo di tutto ciò che per qualcuno poteva essere buttato via, invece, per qualcun altro, riutilizzabile. Di strada da allora ne è stata fatta. Attualmente l’azienda, la cui sede logistica è ad Arbizzano di Negrar in provincia di Verona, conta più di trenta punti vendita distribuiti soprattutto tra il Nord e il Centro Italia, oltre alla vendita online, per soddisfare sempre più le esigenze della sua vasta e varia clientela. Ma come Carolina Gravina ha concepito l’idea di creare ciò che vediamo in questo momento? Ci stiamo spostando, attraversando il punto vendita tra clienti e addetti alle vendite. Ci fermiamo nel punto più colorato, la merceria. Ben 18mila articoli, fili per cucire, per lavorare all’uncinetto, lane, accessori e molto altro. Angolo che merita di essere visitato per l’ampia scelta di prodotti e soluzioni, per profili esperti e amatoriali. Uno spazio che offre la possibilità alla propria creatività di esprimersi.

GIESSE SCAMPOLI AL SERVIZIO DEGLI ARTIGIANI DI TAPPEZZERIA E TENDAGGI

Siamo alla fine degli Anni ’90, Carolina Gravina, insieme a suo marito, è in gita sul lago di Garda, precisamente a Peschiera (Verona), quando si imbatte in una realtà che segnerà il suo futuro: una vetrina di Giesse Scampoli. Incuriosita entra nel negozio e ne rimane particolarmente colpita. Medita per un po’ e, nel frattempo, nella sua regione, avvia una vendita di tessuti. Oltre che appassionata di moda e cucito, si dedica come sarta modellista alla realizzazione di capi, tecnica acquisita in famiglia, ma tutto ciò non le basta. Si ricorda di Giesse Scampoli e decide di contattare i titolari. Dopo la ricerca di un’area adatta per dare un input alla propria idea, finalmente nel 2004 approda in Abruzzo e apre, non poco distante dall’attuale negozio, uno di dimensioni più modeste. Successivamente si sposterà, sempre in zona, in un altro punto vendita e, a coronamento del suo progetto, solo di recente in quello attuale. Anche il punto vendita qui in Abruzzo, come racconta Carolina Gravina, risponde alle esigenze di diversi clienti provenienti da questa regione e non solo, operanti in strutture ricettive, bar, ristoranti, come anche degli artigiani nel settore della tappezzeria e tendaggi, ma soprattutto delle persone che si dedicano al cucito o a qualsiasi altra attività creativa.

STOFFE, FILATI, CORSI E MACCHINE PER CUCIRE: SPAZIO ALLA CREATIVITÀ E ALLE NUOVE IDEE

Carolina Gravina ha fatto sua la filosofia secondo la quale essendo il lavoro creativo terapeutico, come studi confermano, offre la possibilità di liberarsi dallo stress, aumenta la propria autostima e permette a coloro che seguono i corsi, che periodicamente vengono attivati, di ritagliare un momento per sé stessi impegnandosi in attività piacevoli utilizzando stoffe, filati… Tutto ciò è possibile nel punto vendita Gs in quanto, oltre al materiale necessario, si può acquistare una macchina per cucire di cui è presente un vasto assortimento. Spazio, quindi, alla creatività, ma anche ai progetti in cantiere. Carolina Gravina e suo marito guardano al futuro con positività e ottimismo. «Stiamo valutando la possibilità di coprire altre zone e aprire anche un altro punto vendita – conferma la titolare -. Ora inizia ad avvicinarsi all’attività anche nostro figlio Simone, che si è da poco laureato in Economia e management. Ci saranno, sicuramente, anche nuove idee e nuovi stimoli. Credo in lui, un po’ come Bruna Zerletti ha fatto con i suoi figli. Una donna straordinaria, che ha avuto idee vincenti e che ha sempre lavorato con rispetto, senza calpestare nessuno. Nel video nel quale racconta la sua storia c’è una frase conclusiva che faccio anche mia: “La sua determinazione e i suoi valori sono la luce in cui tutti vogliamo camminare”. Far parte di questa azienda, con il nostro franchising, è motivo di orgoglio per noi perché non è solo un’attività altamente professionale con prodotti di qualità, ma è soprattutto una realtà cresciuta con tanti sacrifici per merito di una donna, che ha sfidato anche le convenzioni per lavorare. Il suo lascito umano è una eredità preziosa di cui anche noi facciamo tesoro».

Per leggere la versione integrale dell’articolo passa in edicola e acquista Abruzzo Magazine.