di Elena Gramenzi
Guido Sebastiani, giovane aquilano, ha ritirato il premio nPOD Young Investigator Award grazie alla sua attività di ricerca sul diabete tipo 1
RICERCATORE AQUILANO VINCE PREMIO PER LA RICERCA SUL IL DIABETE TIPO 1
In Florida, precisamente a Gainesville, ha sede il Network of Pancreatic Organ Donors with Diabetes (nPOD) finanziato dalla Fondazione Jdfr (un’organizzazione che finanzia la ricerca sul diabete di tipo 1 e sostiene la regolamentazione favorevole alla ricerca medica). Il progetto nPOD si occupa di raccogliere e processare organi (in particolare il pancreas) derivanti da donatori con diabete di tipo 1. Questo tipo di patologia autoimmune si caratterizza per la distruzione delle cellule beta pancreatiche deputate alla produzione di insulina. Il giovane ricercatore, Guido Sebastiani, originario di Capitignano (Aq), ha ritirato il premio nPOD Young Investigator Award conferito in occasione del Congresso annuale di nPOD ad Hollywood-Miami (Florida) che ha visto la partecipazione di circa 200 ricercatori ed esperti internazionali che lavorano nella ricerca sul diabete di tipo 1. Il premio, assegnato in seguito ad una selezione operata da scienziati di livello internazionale, ha premiato l’attività di ricerca svolta da Guido Sebastiani e dal suo team, diretto dal professore Francesco Dotta. Il giovane aquilano, classe 1984, si è laureato in Biologia Molecolare nel 2008 e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Biomedicina e Scienze Immunologiche nel 2011 presso l’Università di Siena. Attualmente è ricercatore afferente all’Unità Diabetologica-Dipartimento di Scienze Mediche Chirurgiche e Neuroscienze (Università di Siena), nonché ricercatore e lab manager del Laboratorio della Fondazione Umberto di Mario Onlus.
L’AQUILANO GUIDO SEBASTIANI PREMIATO PER LA RICERCA SUL DIABETE TIPO1
Ogni anno in Italia si registrano circa 6/7 mila diagnosi di diabete tipo 1 che complessivamente riguarda 250 mila persone nel nostro Paese. La Fondazione Umberto di Mario, attraverso il Gruppo di Ricerca coordinato da Francesco Dotta, direttore del dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e neuroscienze dell’Università di Siena, che collabora anche presso il bioincubatore di Toscana Life Sciences, focalizza la propria attività di ricerca principalmente sullo studio di questa patologia autoimmune e sui meccanismi che ne sono alla base. Guido Sebastiani, ricercatore e lab manager del Laboratorio della Fondazione Umberto di Mario Onlus e dell’Unità di ricerca Diabetologica dell’Università di Siena, si è aggiudicato il premio della fondazione Jdrf, la maggiore agenzia mondiale non profit di finanziamento alla ricerca sul diabete di tipo 1, con sede negli Stati Uniti e un budget che va dai 3 ai 4 milioni di dollari all’anno. «La nostra attività di ricerca è principalmente focalizzata sullo studio del diabete di tipo 1 (autoimmune), una patologia molto diffusa e ampiamente debilitante – ha affermato Guido Sebastiani – Sono davvero onorato del riconoscimento ricevuto per il lavoro svolto in questi anni e per le ricerche tuttora in corso in un ramo di ricerca nell’area della diabetologia che si conferma di alto valore a livello internazionale». Fra le scoperte più rilevanti di questa attività di ricerca è emersa l’identificazione di nuovi linfociti autoreattivi che invadono il pancreas di pazienti con diabete di tipo 1.