HUBRUZZO FONDAZIONE INDUSTRIA RESPONSABILE

di Maurizio O. Delfino

Presentazione per Hubruzzo, Fondazione industria responsabile, che vede come soci fondatori sette “big” imprenditori abruzzesi. Sviluppo, crescita economica, ambiente e qualità del lavoro le parole chiave.

HUBRUZZO PER PROMUOVERE L’ECCELLENZA ABRUZZESE

“Il risultato migliore si ottiene quando ogni componente di un gruppo fa ciò che è meglio per sé e per il gruppo”. Traslando la teoria del matematico ed economista statunitense John Nash, sette capitani d’impresa hanno unito le forze per dare vita a un progetto unico. Hubruzzo, Fondazione industria responsabile, nasce da un sogno, quello di coniugare sviluppo, crescita economica, rispetto per l’ambente e qualità del lavoro. La persona umana al centro, al centro del nostro mondo. I protagonisti sono volti noti del sistema produttivo locale, che, grazie alle loro capacità professionali, hanno portato le personali realtà di appartenenza al successo nazionale e internazionale: Sergio Galbiati (LFoundry), Ottorino La Rocca (Valagro), Umberto Sgambati (Proger), Enrico Marramiero (Almacis), Marcello Vinciguerra (Honda Italia), Giuseppe Ranalli (Tecnomatic) e Gennaro Zecca (Zecca Energia). Ad accomunarli l’amore per l’Abruzzo e la convinzione che si possa costruire qualcosa di importante per la regione e per il Paese. Quella che può essere definita la naturale prosecuzione di Fondazione Mirror, esperienza dal cuore marsicano di qualche anno fa, vuole quindi volare alto, fissando obiettivi ben precisi.

GLI OBIETTIVI AMBIZIOSI DI HUBRUZZO PER VOLARE ALTO

Obiettivi come la valorizzazione delle eccellenze autoctone, quelle ispirate ai principi di responsabilità, sostenibilità e umanesimo; la narrazione del comparto industriale, attraverso gli imprenditori che hanno saputo decifrare il territorio, utilizzando al meglio le sue vocazioni; la promozione della sana industria, tramite una serie di rapporti culturali, scientifici, istituzionali, economici…; l’attivazione di alleanze a ogni livello, per alimentare una rete di scambio di conoscenze, competenze e buone pratiche; la volontà di trattenere e attrarre i migliori talenti per sollecitare e accompagnare la creazione di nuove aziende. «Noi fondatori – ha spiegato il presidente Sergio Galbiati nel corso del battesimo di Hubruzzo, presso la cantina Marramiero di Rosciano (Pescara) – abbiamo deciso di versare, a testa, una quota di 25mila euro per finanziare le attività iniziali. Il primo progetto che la Fondazione vuole portare avanti è la realizzazione di uno studio, commissionato alla Fondazione Symbola, sulle qualità abruzzesi: la Banca delle qualità abruzzesi! Per il momento siamo sette soci, ma pronti ad allargare la squadra con contributi di qualità», magari andando a formare un fantastico undici capace di scendere in campo, sfidare chiunque e vincere. Intanto, nelle riunioni che si susseguono con una certa frequenza c’è chi assicura che le idee e le proposte messe sul tavolo siano capaci di far tornare la pelle d’oca, per una visione condivisa e innovativa dell’Abruzzo.

IL PRIMO PROGETTO DI HUBRUZZO

Hubruzzo sostiene la realizzazione di uno studio, commissionato alla Fondazione Symbola, sulle qualità abruzzesi: la Banca delle qualità abruzzesi. Questa rappresenta uno dei principali filoni di analisi della qualità di Symbola. Una linea di attività sviluppata sin dalla nascita della fondazione per raccogliere, analizzare e dare un volto a tutti coloro che lavorano alla trasformazione qualitativa del sistema produttivo italiano. Molteplici i soggetti in campo, non solo imprese, ma anche enti, amministrazioni, associazioni, reti e realtà del terzo settore. Un’analisi e un progetto locale per capire meglio i cardini su cui si muoverà Hubruzzo.