di Andrea Beato
Imporsi all’iF è come trionfare alle olimpiadi: più di 5mila progetti da 70 Paesi, 60 giurati accomunati da grande prestigio, credibilità e ritrovarsi alla pari con mostri sacri come Ferrari, Braun, Schüco, Audi, Lg… Andrea Cingoli non è però nuovo a exploit del genere, lui che poche settimane fa ha spopolato al Fuorisalone di Milano con F-bench, elemento di arredo per lo spazio flessibile; lui che, lo scorso novembre, è stato l’unico conferenziere italiano invitato al Sofa (“Sculpture objects functional art and design”) di Chicago; lui che con Din-ink (una serie di tappi che trasformano le penne in coltello, forchetta e cucchiaio) è finito sulle pagine di Tecnologia in azione, volume in tre tomi tematici edito da De Agostini e destinato alle scuole secondarie di primo grado.
E quando il bello, l’intelligente, il giusto diventa pop, popolare, significa che ha davvero valore e qualità. Così si prospetta per Balamp che, a Monaco di Baviera, ha vinto nella categoria “product lighting”. «Un oggetto – spiega lo stesso Cingoli incontrato nella splendida cornice di Villa Paris a Roseto (Teramo) – che parte dall’osservazione delle abitudini, dello stile di vita, delle tendenze e porta a una naturale e conseguente evoluzione nel funzionamento, cercando una maggiore “accondiscendenza” nei confronti dell’utente». Volendo semplificare, un’idea da neo papà, grazie alla figlia Maria Vittoria di un anno e mezzo che è stata sicuramente fonte d’ispirazione: «Un’abatjour che basa tutto il suo funzionamento sulla variazione di peso di ciò che viene messo sulla scocca. Schiacciando il piatto si registra il carico di base che tiene spenta la lampada. Sollevando ad esempio un bicchiere d’acqua, Balamp si accende con un’intensità luminosa tenue, senza disturbare il partner che dorme. Riappoggiandolo, Balamp si allinea sulla nuova tara che mantiene disattivata la luce. Con l’avvio si mette in azione l’orologio sveglia incluso che, per alcuni secondi, proietta l’orario sul piano del comodino». Per una maggiore efficacia della luce basta tener premuta la piattaforma d’appoggio, in modo da far partire la funzione di dimmerabilità dei led incorporati. Annesso è anche il caricabatterie wireless, posizionato nella parte superiore, che permette di caricare il proprio smartphone al solo contatto.
«Il successo dell’iF Design Award 2016 mi rende orgoglioso perché mostra l’essenza del mio progettare. Sono profondamente convinto che l’innovazione sia l’unico modo per affrontare un mercato competitivo e propositivo. Per questo esploro e rileggo la realtà quotidiana conferendo ai prodotti nuovi significati, inaspettate forme e funzionalità». Intanto per Balamp si prevede un arco di tempo di circa sei mesi per entrare in produzione e finire poi commercializzata a un prezzo compreso tra i 100 e 200 euro. «Ma sono tanti gli spunti che stiamo portando avanti all’interno del mio studio Concepticon – conclude Cingoli -. Un lavoro corale in cui auspico ci sia una sempre più ampia possibilità di collaborare con aziende locali, per arrivare a definire un’impronta abruzzese in un settore che caratterizza fortemente il nostro Paese».