LA FATTURAZIONE ELETTRONICA CON INCACONSULT

di Marco Taviani

La consulenza dei professionisti di Incaconsult sulla fatturazione elettronica che permette di abbondonare per sempre il supporto cartaceo.

I PROFESSIONISTI DI INCACONSULT E LA FATTURAZIONE ELETTRONICA

Il primo gennaio 2019 entrerà in vigore in Italia l’obbligo di fatturazione elettronica verso i privati. Si tratta di una vera e propria rivoluzione, che muta non solo lo scenario normativo fiscale, ma incide in modo rivoluzionario sulle procedure aziendali consolidate nel corso degli anni. La fatturazione elettronica verso la pubblica amministrazione come obbligo di legge è già operativa e, ad oggi, ha coinvolto circa un milione di partite iva con oltre 96 milioni di file scambiati in tre anni di applicazione. Ma la fatturazione elettronica tra privati, definita b2b tra soggetti iva e b2c verso il consumatore finale, rappresenta un volume stimato di 2 miliardi di fatture per anno. L’obbligo nasce con la Legge di bilancio 2018, che ha modificato il decreto legislativo 127 del 2015, introducendo tale modalità operativa: dal primo luglio 2018 per le cessioni di carburanti per motori a uso autotrazione e per i subappaltatori di appalti pubblici di primo livello; dal primo gennaio 2019 per tutti gli altri operatori economici a esclusione di alcuni regimi agevolati, come i minimi e i forfettari, e delle operazioni con l’estero. Il formato in cui le fatture elettroniche dovranno essere prodotte, trasmesse, archiviate e conservate è un formato digitale chiamato Xml (Extensible markup language), un linguaggio informatico che consente di definire e controllare il significato degli elementi contenuti in un documento, verificando così le informazioni ai fini dei controlli previsti per legge.

LA FATTURAZIONE ELETTRONICA SPIEGATA DA INCACONSULT

Le fatture elettroniche circoleranno solo attraverso lo Sdi (Sistema di interscambio), che avrà in pratica il ruolo di snodo tra i soggetti interessati dal processo di fatturazione elettronica la cui gestione è affidata all’Agenzia delle entrate. In tal modo, l’Agenzia delle entrate potrà acquisire in tempo reale i dati fiscali di ciascun operatore economico, in modo da effettuare riscontri e nuovi tipi di controlli incrociati con i dati dei suoi fornitori e clienti. Ma se tale nuovo adempimento comporterà necessariamente disagi e costi nella sua iniziale attuazione per le aziende italiane, la stessa porterà anche evidenti benefici: la certificazione della messa a disposizione e della data di ricevimento della fattura al fine dell’esigibilità e cessione del credito; la possibilità di ottenere pagamenti di fatture in tempi più rapidi, grazie alla certificazione della trasmissione; una maggiore competitività tramite lo snellimento delle procedure contabili e la digitalizzazione del ciclo dell’ordine utilizzando nuovi strumenti per il controllo aziendale; la riduzione degli adempimenti amministrativi e contabili a seguito di una possibile registrazione semi automatizzata; la riduzione del costo della carta; l’integrazione con il sistema bancario e i mezzi di pagamento elettronici; lo sviluppo di un business maggiormente ecosostenibile. La e-fattura rappresenta, quindi, l’insieme di nuovi processi che permetterà la nascita di un nuovo sistema di competitività digitale mettendo in relazione due o più soggetti, consentendo l’elaborazione dei dati relativi a una cessione di beni o di una prestazione di servizi. La fatturazione elettronica, a medio e lungo termine, può rappresentare un veicolo per accrescere la competitività delle aziende italiane e la modernizzazione del sistema Paese.