di Andrea Beato – Foto Andrea Straccini
Il percorso imprenditoriale dell’ingegnere teramano Franco Iachini nell’infomobilità, la domotica e la vita connessa, con tanti primati raggiunti e la voglia di guardare a nuove sfide professionali.
INFOSAT E SG ONLINE, L’INIZIO DEL PERCORSO IMPRENDITORIALE DELL’INGEGNERE FRANCO IACHINI
Scelte pionieristiche, innovazione, ricerca e sviluppo, resilienza. Un contesto operativo riferito alla Rete, ai Big Data, all’Internet delle cose, all’intelligenza artificiale. Sono questi gli elementi del successo di Infosat. La realtà fondata e amministrata da Franco Iachini si appresta, nel 2019, a tagliare il traguardo dei 25 anni. Un quarto di secolo coinciso, a livello globale, con un progresso tecnologico impetuoso, capace di modificare radicalmente il mondo che ci circonda e incidere ancor di più nella vita di ogni giorno. E in tale rivoluzione l’azienda abruzzese ha ricoperto e continua a ricoprire un ruolo da protagonista. «Dopo la laurea in Ingegneria elettronica con indirizzo Telecomunicazioni conseguita all’Università di Ancona – ricorda Iachini -, ho svolto il servizio di ufficiale di complemento dell’Arma dei Carabinieri, occasione per avvicinarmi e comprendere meglio l’ambito della sicurezza». L’avvio professionale avviene invece attraverso un noto player delle tlc, in qualità di program manager, viaggiando molto e arricchendo il bagaglio di conoscenze. «Stimoli continui da cui è emersa la voglia di concludere un capitolo significativo e intraprendere un percorso indipendente, autonomo». La chance giusta è rappresentata da una legge regionale a supporto dell’imprenditoria giovanile. La proposta si classifica al vertice della graduatoria definitiva e l’avventura parte con un finanziamento di circa 300 milioni delle vecchie lire. La metà impiegata per l’acquisto di una centrale di telecontrollo satellitare, all’origine posizionata in un garage preso in affitto sotto casa. Il core business incentrato nella vendita e gestione di apparati montati su automezzi pesanti, al fine di verificare e proteggere il carico a bordo. «Col tempo siamo passati a coordinare quasi 500 tir nel Centro-sud. Occupandoci elettronicamente della proprietà di terzi, è stato necessario richiedere e ottenere una apposita licenza come istituto di vigilanza. La prima del genere concessa sull’intero territorio nazionale». Sempre a metà degli anni ’90, Iachini costituisce una società aggiuntiva, denominata Sg OnLine, che si pone all’avanguardia come internet service provider, con pop (punti di accesso, ndr) presenti a Teramo, Pescara, L’Aquila, San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno e Roma.
CON INFOMOBILITY DA E-GUIDE FINO ALLO SVILUPPO DELLA BLACK BOX PER AUTO
«La specializzazione anche nella programmazione, con la realizzazione di pagine e siti in html, nella costruzione di database relazionali… Arrivando perfino a registrare il dominio www.hotel.it». Intuizione che anticipa i maggiori sistemi di booking online nel comparto ricettivo. «Con la creazione di una banca dati che conteneva oltre 33mila strutture operanti nel nostro Paese, abbiamo attirato l’attenzione di importanti investitori. Tra questi Mps Net, legato a Monte dei Paschi di Siena, pronto a entrare nel capitale e partecipare al potenziamento della piattaforma». Lo scenario muta però rapidamente a causa dello scoppio della bolla speculativa della new economy, della recessione economica e delle conseguenze degli eventi dell’11 settembre 2001. «A quel punto il piano è stato interrotto e, in seguito, il solo indirizzo venduto all’americana Hotels.com». Intanto le due attività parallele di Iachini proseguono la crescita, toccando quota 30 unità come risorse umane coinvolte. Nel 2002, dalla loro fusione, nasce Infomobility.it, sintesi perfetta tra le diverse abilità maturate. L’impegno iniziale, insieme con l’ateneo della Calabria e il contributo dell’Unione europea, porta il nome di E-Guide, la guida turistica elettronica in 3d interamente italiana. «In sostanza un gps palmare in grado di individuare la posizione del viaggiatore, diventare interattivo e fornire informazioni utili su quali monumenti visitare, i percorsi e le attrazioni da scegliere. Il know-how assimilato e la voglia di affrontare sfide avvincenti ci hanno poi spinto verso il campo assicurativo, ideando una scatola nera per auto commercializzata, a partire dall’estate del 2009, da Ina Assitalia». Dal progetto scaturisce un brevetto continentale focalizzato sul monitoraggio e la registrazione dei dati inerenti il mezzo di trasporto e il comportamento del conducente. In più la possibilità di rintracciare la macchina in caso di furto, richiedere assistenza in uno stato di emergenza, ricostruire la dinamica esatta di un sinistro, diminuendo drasticamente il tentativo di frodi e false perizie. Il governo Monti e i recenti emendamenti racchiusi nel decreto Semplificazioni hanno inoltre stabilito il diritto delle compagnie di proporre sconti collegati all’installazione del dispositivo, con la libertà del cliente di accettare i plus oppure optare per una formula tradizionale. «Il nostro settore di riferimento – continua l’ingegnere – è complesso, basato su un modello b2b2c (business to business to consumer) e sul comodato d’uso. Il break even point del prodotto fissato a 36 mesi. Sono quindi indispensabili notevoli capacità finanziarie».
MICROBOX, L’EVOLUZIONE DI INFOBOX, E HOMEBOX PER IL SETTORE ASSICURATIVO
Così, nel 2014, si procede alla formazione di una newco, sorta di spin off, per permettere l’eventuale ingresso di nuovi soci. «Sfruttando il decreto Crescita 2.0, promosso dall’allora ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, abbiamo raggiunto il primato nella nostra regione come start up innovativa, la trentesima dell’intera Penisola! Di lì a poco, Infomobility si è aggiudicata la gara per la fornitura delle black box al Gruppo Generali. Un confronto che ci ha visto misurarci con altri nove operatori del calibro di Vodafone e TomTom. Il successo assoluto grazie a Infobox, soluzione applicata direttamente sul parabrezza, dalle dimensioni ridotte, ma dal design moderno, con un led che cambia colore a seconda dello stile al volante e funge da tutor on board in tempo reale». L’ascesa è inarrestabile: sul mercato vengono lanciati Microbox, evoluzione che coniuga un congegno autoinstallante, una batteria ricaricabile, un elevato standard di affidabilità e un’app dedicata per rimanere connessi con il veicolo, e Homebox, per controllare l’abitazione tramite sensori intelligenti, che evidenziano immediatamente il verificarsi di fenomeni elettrici, di allagamento, propagazione di fumo e intrusione, avvisando l’utente sullo smartphone. «Approccio che ha messo in moto un rinnovamento culturale, considerando ogni polizza non più come una normale tassa, quanto un servizio ad alto valore aggiunto. Quando i riflettori si sono accesi, è chiaramente aumentato l’interesse verso di noi». La svizzera Fair-Connect decide di rilevare il 53% delle quote, unendo la sua solidità industriale di valenza storica con i competitivi asset ingegneristici dell’impresa teramana. Il fatturato passa dai 9 milioni di euro del 2016 agli oltre 30 del 2018, spinto da un team di 90 dipendenti. Proprio nel 2018 l’ulteriore svolta, condotta dal private equity inglese Palamon Capital Partners, che rileva Infomobility e assume il controllo di Fair-Connect. «Ho lasciato un’organizzazione efficiente, con ancora ottime prospettive di espansione nel medio periodo, oltre che un pezzo di cuore, specialmente per le persone conosciute all’interno. La sottoscrizione di un patto di non compete mi impone l’assoluto divieto di concorrenza per tutto il 2019. Da angel investor – conclude Franco Iachini -, il mio focus è ora incentrato su più piani, dai non performing loans all’intelligenza artificiale fino alle tecnologie biomedicali. Lo spunto immediato potrebbe però condurre all’avvio di un acceleratore, più che un incubatore, dove far confluire le skill manageriali apprese lungo il mio cammino. L’obiettivo quello di trasmetterle alle generazioni di oggi, per trasformare iniziative brillanti e meritevoli in case history esemplari».