di Andrea Beato
Con Kursaal Distillerie – Geoessence i coniugi Emanuele Grima ed Elena Di Ghionno propongono una qualità senza compromessi, grazie a una filiera cortissima e metodi artigianali. Tra aromi, estratti e “luxury spirits”.
I SEMILAVORATI GEOESSENCE PER IL FOOD, LA COSMETICA E LA NUTRACEUTICA
Guardare alle origini, fondare la propria attività partendo dagli stessi terreni dove gli avi portavano avanti un’agricoltura di sussistenza. Con semplicità, rispettando le regole e i ritmi delle stagioni. In un angolo d’Abruzzo racchiuso tra il mare e gli Appennini. Da un lato l’Adriatico, dall’altro Maiella e Gran Sasso che abbracciano, oggi come allora, i ricchi vigneti, gli uliveti, gli agrumeti. Emanuele Grima e sua moglie Elena Di Ghionno sono gli artefici di un progetto imprenditoriale speciale. Speciale per le sue caratteristiche. Nel curriculum di entrambi la laurea in Economia, poi per lui 15 anni di esperienza nel settore estrattivo e la capacità di raggiungere la perfezione della natura con sistemi, macchinari rari e avanzati per l’intero Centro-Sud Italia; per lei invece una serie di master e specializzazioni in Bocconi e alla d’Annunzio, docenze in ambito accademico, una brillante carriera proiettata verso la direzione amministrativa, l’organizzazione strategica e il controllo di gestione. Nel 2013 la decisione di dar vita a Geoessence, facendo tesoro del personale background. Alla base terra, tradizione, tecnologia, trasparenza e total quality. Non solo parole, ma un vero e proprio approccio concreto, che è anche stile di vita. «Crediamo fortemente – spiegano i due protagonisti – nell’autoproduzione. Le materie prime che adoperiamo provengono dai circa dieci ettari di proprietà sparsi, nel raggio di tre chilometri, attorno alla sede che si trova in via Piana Mozzone a Tollo (Chieti)». Filiera diretta, cortissima, sinonimo di eccellenza, con una lavorazione istantanea degli ingredienti che permette di preservarne l’originale freschezza e i valori. «Attraverso un metodo artigianale, siamo specializzati in semilavorati. Aromi, estratti, concentrati, sali utilizzati da grandi società e Pmi, in Italia e all’estero, nei settori del food, della cosmetica e della nutraceutica».
PIÙ DI 400 RICETTE GEOESSENCE PER L’AGROALIMENTARE… FINO AD ARRIVARE A KURSAAL DISTILLERIE
Il primo sbocco è quindi rappresentato dall’agroalimentare, rifornendo, in particolare, il comparto oleario, conserviero, dolciario, del beverage e del catering. Tradotto nelle applicazioni più comuni vuol dire olio d’oliva, pasta, bibite, liquori e succhi, salse e condimenti, preparati da forno e pasticceria, gelati, sorbetti, topping e yogurt che acquistano le fragranze più svariate. La gamma a disposizione è vastissima, per più di 400 ricette: dall’aglio all’alloro, dal limone al basilico, dalla cannella alla menta, fino a rosmarino, salvia, prezzemolo, timo, erba cipollina, finocchietto selvatico, maggiorana, origano, pepe, peperoncino, peperone… «La mission è seminare, coltivare, raccogliere e trasformare, garantendo un livello di autenticità nettamente al di sopra degli standard industriali. Passaggio fondamentale è la distillazione in corrente di vapore delle spezie, processo che consente di estrarre gli oli essenziali dal tessuto della pianta mediante il loro trasporto da parte del vapore acqueo». Ma questa è solo una faccia della stessa medaglia. «Il completamento, la chiusura del cerchio, si chiama Kursaal, parola coniata dal poeta Gabriele d’Annunzio e che non a caso identifica la personale distilleria. Distilleria avviata nel 2017, autorizzata dalla dogana, la seconda in regione, autosufficiente al cento per cento».
ARZENTE E 49 D’UVE I PRIMI DUE “LUXURY SPIRITS” DI KURSAAL DISTILLERIE
I primi imbottigliamenti sono cominciati sei mesi fa e il risultato sono due “luxury spirits”. «49 d’Uve – sottolineano ancora i due coniugi – nasce dalle nostre cultivar Trebbiano e Montepulciano d’Abruzzo, convertite in un vino generoso e ricco di sapori, che poi si procede a distillare, senza le vinacce, in antichi alambicchi. Si tratta di un’acquavite dalla raffinata gradevolezza, che con la forza dei suoi 49 gradi è ideale per soddisfare perfino i palati più esigenti. Lo stesso elisir è la base per Arzente (neologismo sempre frutto dell’ingegno del Vate, ndr), “orange liqueur” composto da elementi tutti originati in azienda. Le arance Portogallo della Costa dei Trabocchi, che abbiamo contribuito insieme con altre realtà a recuperare, sono l’ulteriore fattore essenziale. Le bucce, separate a mano, vengono sottoposte a distillazione per l’estrazione dell’olio, a sua volta distillato più volte fino a ottenere il corretto alcolato alcolico agrumato. La giusta maturazione, infine, nobilita il liquore rendendolo unico e armonico alla degustazione». Con tali peculiarità, l’impresa di Grima e Di Ghionno è pronta per nuovi sviluppi: «Ogni anno reinvestiamo all’interno una buona fetta dell’utile generato. L’attenzione è attualmente concentrata sull’ampliamento dello stabilimento, che porterà presto a incrementare la capacità produttiva e al lancio di qualche novità. Ma al centro resta sempre un taglio genuino, orientato esclusivamente alla qualità e al “chilometro zero”! Qui non si butta via niente, ogni componente impiegata, ogni scarto diventa concime e viene riemesso nell’ambiente per un vero rispetto “green”».