È TEMPO DI FIERE CON IL POLO DI LANCIANO

di Andrea Sisti 

Il presidente del consorzio Lancianofiera, Franco Ferrante, presenta i prossimi appuntamenti e le novità del Polo fieristico d’Abruzzo.

LA FIERA NAZIONALE DELL’AGRICOLTURA E ALTRI APPUNTAMENTI A LANCIANO 

La bella stagione è alle porte e tornano gli appuntamenti di Lancianofiera (http://www.lancianofiera.it/it/home-main.aspx). Si parte con Abitare Oggi (dal 3 al 5 marzo 2017) e si prosegue con la cinquantaseiesima edizione della Fiera nazionale dell’agricoltura (dal 24 al 26 marzo 2017). Un ricco programma, articolato per buona parte dell’anno, che inoltre prevede Agroalimenta, kermesse dedicata a specialità ed eccellenze del settore food, Nundinae dell’arte sacra e dei mestieri, Sposiamoci, Millenniumadria per l’elettronica, il modellismo, auto, moto e ricambi d’epoca… «L’evento di punta del Polo fieristico d’Abruzzo – afferma il presidente Franco Ferrante – rimane quello legato all’agricoltura. Una vetrina completa, con 60mila metri quadrati di superficie espositiva, che abbraccia tutti i comparti e vede la partecipazione di aziende italiane e perfino estere. Una vera e propria tradizione partita all’inizio degli anni ’60, che raccoglie un’eredità storica del 1300, quando Lanciano (Chieti) era già conosciuta come importante centro d’affari». Il consorzio, formato da Regione Abruzzo, Camera di commercio di Chieti, Provincia di Chieti, Comune di Lanciano e Bper Banca, punta a un rinnovo del quartiere: «Con un bilancio risanato – continua il presidente -, nel 2017 inizieranno i lavori di ristrutturazione di uno dei tre padiglioni principali. L’obiettivo è diversificare le attività, andando a creare uno spazio idoneo, anche a livello acustico, per ospitare convegni, concerti, grandi manifestazioni e incontri settoriali. Il nostro è un comparto in crisi, solo puntando su specializzazione e nuovi settori c’è possibilità di crescita. Non va dimenticato che, secondo uno studio nazionale Nomisma, gli interventi pubblici indirizzati all’organizzazione di una fiera ritornano sul territorio per il circa il 90%. Una generazione di ricchezza per gli espositori, gli addetti ai lavori, le imprese e gli altri stakeholder presenti sul territorio».