TRADING E PROPERTY MANAGEMENT CON LION IMMOBILIARE

di Andrea Beato

Voglia di creare qualcosa che possa fare la differenza. È questo che lega Luca Ballatori, Matteo Nardinocchi, Claudia Silvestrini e Luana Quaglia, quattro ragazzi abruzzesi che dalle colline della Val Vibrata si trasferiscono a Milano per realizzare un sogno: rivoluzionare il mercato immobiliare. Ecco la nostra intervista realizzata con i quattro protagonisti di Lion Immobiliare.

Come nasce l’idea Lion Immobiliare?

«Se questa domanda ci fosse stata rivolta due anni fa, quando siamo partiti (il primo agosto 2017, ndr), avremmo risposto che più che un progetto imprenditoriale quello di Lion Immobiliare è una vera e propria scommessa. Sì, perché abbandonare la propria terra, ognuno con il proprio lavoro avviato, per venire a Milano a fare operazioni immobiliari, soprattutto in un momento in cui la fiducia nel mattone era ai minimi storici… Insomma, c’è voluto un po’ di coraggio!».

Siete tutti giovanissimi, come vi siete conosciuti?

«Ci conoscevamo tutti di vista, situazione abbastanza normale abitando a un raggio di cinque chilometri l’uno dall’altro, ma non ci eravamo mai incontrati. Poi, un giorno su Facebook, Luca e Claudia vedono un post di Matteo che parla di mercato immobiliare e, incuriositi, lo contattano. Ci vediamo tutti in un bar della zona per un caffè e, da quel giorno, abbiamo iniziato a lavorare al progetto Lion Immobiliare».

Quando è diventato concreto?

«Gli inizi, come in tutti i settori, non sono stati semplici. Ci siamo trasferiti a Milano a settembre 2017: vivevamo in quattro in un bilocale di 38 metri quadri affittato su Airbnb. Quella che di notte era una camera da letto, di giorno si trasformava in studio per accogliere i primi agenti e investitori. Andavamo in giro per le agenzie immobiliari alla ricerca di qualche situazione interessante ma, anche a causa della giovane età, non ci prendevano molto sul serio».

E la prima operazione?

«La prima operazione è arrivata qualche mese dopo. Si trattava di un negozio di proprietà di due anziane sorelle, che volevano trasferirsi per godersi la pensione nelle campagne fuori Milano. L’immobile era interessante, ma la richiesta era decisamente troppo alta. La trattativa è durata un bel po’, ma alla fine siamo riusciti a portarla a casa e a trasformare il negozio in un bellissimo bilocale pronto per essere venduto».

Come sono suddivisi i ruoli tra di voi?

«Quando siamo partiti Luana e Claudia si occupavano di trovare le operazioni, erano quelle che “macinavano” più chilometri al giorno tra agenzie e visite agli immobili; Luca e Matteo si occupavano di finanza e sviluppo: creare la struttura aziendale, i due dipartimenti di “trading” e “property management” e i primi contatti con clienti e banche per finanziare le operazioni. Oggi tutti e quattro siamo impegnati nell’espansione dell’azienda. In questo momento, in particolare, stiamo strutturando la prima operazione nel mercato americano, dove ci sono grandi opportunità nell’immobiliare. Nel tempo abbiamo creato un team costituito da oltre 40 persone tra manager e collaboratori, che porta avanti l’azienda in maniera eccellente. Noi continuiamo a essere presenti, ma sono loro i veri protagonisti degli ottimi risultati che stiamo ottenendo».

Lion Immobiliare non è un’agenzia immobiliare, non è una società di gestione del risparmio e nemmeno un intermediario finanziario… Si parla di qualcosa di concreto, l’attenzione torna sul tanto caro “mattone”. Potete presentare meglio la vostra società ai lettori di Abruzzo Magazine?

«Nonostante il nome possa trarre in inganno, mentre la classica agenzia funge da intermediario mettendo in contatto il venditore di un immobile con l’acquirente, la nostra è una società di investimenti che si occupa di “trading” e “property management”. In sostanza, acquistiamo immobili come porzioni di fabbricati e palazzi direttamente dai venditori, apportiamo valore a questi immobili ristrutturandoli, frazionandoli o cambiandone la destinazione d’uso e poi li vendiamo a degli investitori. Questa tipologia di clienti, una volta acquistato l’immobile, ce lo lascia in gestione in modo da poter affittarlo e generare così una redditività mensile per il cliente stesso».

Quindi comprate un appartamento, lo ristrutturate, lo vendete all’investitore finale e poi gli gestite anche gli affitti. Un servizio completo…

«Esattamente!».

E per coloro i quali non vogliono acquistare l’immobile o non hanno a disposizione il capitale sufficiente?

«L’investitore che non vuole acquistare l’immobile può anche decidere di aderire a un’operazione di finanza immobiliare. In pratica, la persona investe una quota in un’operazione immobiliare e una volta che l’immobile è venduto, il finanziatore partecipa alla divisione degli utili di quell’operazione».

Riguardo quest’ultima tipologia di investimento, potete citare alcune “case history”, qualche “affare” concluso recentemente?

«Una delle ultime operazioni concluse è stata quella in via Bocconi 1, proprio a 100 metri dalla nota università milanese. Abbiamo acquistato un ex ufficio di circa 90 metri quadri dal quale abbiamo ricavato un monolocale e un trilocale. L’operazione è durata sei mesi e ha avuto costi totali per circa 400mila euro. All’operazione hanno partecipato degli investitori con quote minime di 25mila euro. Una volta venduti gli appartamenti, ai finanziatori è stato riconosciuto un ritorno sul capitale investito del 10,06%».

È tutto oro quel che luccica?

«Assolutamente no, anzi. A chiunque decide di investire con noi, teniamo a precisare che si tratta sempre di un investimento con tutti i rischi connessi».

Quali potrebbero essere i rischi?

«I rischi possono essere vari: problemi non preventivati ed emersi durante la fase di ristrutturazione, che fanno alzare i costi, ritardi nell’accettazione delle pratiche comunali che fanno allungare i tempi di vendita, e così via».

Molti quotidiani nazionali vi hanno citato per una raccolta capitali da record, fatta ultimamente su un sito di “crowdfunding”…

«L’operazione oggetto della raccolta è stata quella di Milano Nolo ed è consistita nella realizzazione di un complesso di 23 appartamenti, ricavati dalla riqualificazione di un ex impianto produttivo. La raccolta di oltre un milione di euro ha attirato particolare attenzione perché è stata chiusa in tempi record, meno di cinque ore dalla pubblicazione online».

Perché avete scelto proprio Milano per avviare l’azienda?

«Milano può essere considerata la vera capitale d’Italia. Qui convergono tutti i principali eventi legati al mondo della finanza, della moda e dello sport. È una città viva e le amministrazioni stanno investendo tanto sul territorio attraverso migliori servizi, tecnologie innovative e nuove infrastrutture. Si pensi che con la nuova linea M4 della metro, attiva a partire dal 2021, sarà possibile raggiungere il centro dall’Aeroporto di Linate in soli tredici minuti! L’immobiliare, ovviamente, beneficia pienamente di tutti questi cambiamenti. Milano accoglie sempre più giovani provenienti non solo dalle altre regioni d’Italia, ma da tutto il mondo. La domanda di immobili sia in affitto che in vendita è talmente alta che molti analisti stimano che tra cinque anni a Milano non ci saranno più case libere».

L’esperienza potrebbe essere presto ripetuta in altre città italiane e/o straniere? Con quale formula?

«Altre città italiane interessanti sono sicuramente Bologna, dove c’è un’alta richiesta di affitto soprattutto da parte degli studenti, e Venezia e Firenze, molto apprezzate dai turisti e dove l’affitto breve sta registrando numeri significativi in termini di presenze. Noi, riguardo al contesto italiano, al momento preferiamo concentrarci sul capoluogo lombardo, che a livello di ritorno sull’investimento è la città con i più alti rendimenti. Dal punto di vista extra nazionale, come detto prima, stiamo costruendo un piano per entrare nel mercato americano dove, soprattutto in aree come New York, l’immobiliare può dare grandi soddisfazioni agli investitori».

In Abruzzo? Ritenete interessante il contesto della nostra terra per magari estendere l’operatività di Lion Immobiliare?

«Quello abruzzese è un mercato diverso rispetto a Milano. Qualche volta ci capita di fare qualche operazione nella nostra terra, ma i tempi di vendita sono decisamente più lunghi. Anche l’appartamento al mare, che una volta veniva considerato un buon investimento, oggi, dati alla mano, non offre grandi risultati in fatto di redditività».

Perché un utente decide di affidarsi a Lion Immobiliare? Qual è il profilo tipo e la provenienza del vostro “cliente”?

«I nostri clienti sono molto eterogenei: dall’impiegato d’azienda all’investitore professionale, dal docente universitario al manager, dal piccolo imprenditore all’avvocato… La maggior parte si tratta di italiani, ma nelle ultime operazioni abbiamo avuto anche investitori provenienti da Cina, Germania e Regno Unito. Molte di queste persone hanno in comune il fatto di essere stati delusi da investimenti effettuati in precedenza presso banche o enti assicurativi, nei quali i soldi collocati hanno reso poco o addirittura hanno registrato delle perdite. Ci teniamo a ribadire tuttavia che nessun investimento, per sua natura, dà la certezza del risultato positivo».

Cosa vi consente di ottenere certi risultati?

«Diciamo che concorrono diversi fattori come, ad esempio, saper riconoscere l’immobile adatto a un’operazione immobiliare. Non tutti gli immobili sono idonei e possono trascorrere anche mesi prima di trovare la situazione ideale. Impattano il prezzo di acquisto, la zona, la vicinanza a mezzi pubblici, i luoghi di interesse e altre caratteristiche che possono diventare cruciali. Un attento lavoro di analisi prima di acquistare, consente di avere una certa sicurezza sui tempi e sui prezzi di vendita dell’immobile. Altro fattore è sicuramente l’attenzione al cliente. Sia che si tratti di una persona che vuole acquistare un immobile da mettere a reddito, sia di un investitore che ha partecipato a un’operazione finanziaria è importante saper ascoltare i bisogni, anche mettendolo in contatto con i nostri professionisti, per trovare la soluzione e le modalità più adatte alle sue esigenze».

Quali sono gli immobili che ritenete più interessanti?

«Come abbiamo detto prima dipende dalle esigenze della singola persona. Un soggetto alla ricerca di un appartamento di prestigio avrà sicuramente degli obiettivi diversi rispetto a un altro che guarda solo alla redditività. Per gli affitti poi, ci sono zone più adatte per l’affitto breve, altre più idonee per gli studenti, altre ancora più residenziali per famiglie e lavoratori. Per fare un esempio, oggi un’area oggetto di importanti interventi di riqualificazione è quella a nord-est di Milano, dopo Piazzale Loreto. Questa parte di Milano, una volta era considerata marginale, quasi irrilevante, adesso registra notevoli tassi di crescita con immobili il cui valore può aumentare anche del 10% da un anno all’altro».

Per la parte di gestione proponete il servizio Home Hotel®. Di cosa si tratta esattamente?

«Home Hotel® è il brand di Lion Immobiliare specializzato nella gestione di appartamenti con affitto a breve termine. Quella dello “short rent” è una tipologia di affitto particolarmente apprezzata dai proprietari di case e appartamenti in quanto gode di numerosi vantaggi rispetto all’affitto tradizionale. Nello specifico i lati positivi sono la maggiore redditività poiché l’alloggio è utilizzato come fosse una camera di hotel; zero rischio di morosità perché l’inquilino paga prima di entrare nell’appartamento; zero rischio di occupazione dell’immobile in quanto, grazie al sistema di feedback dei portali di prenotazione, l’ospite è stato già recensito da altri proprietari di immobili e va da sé che vengono accettati solo clienti con alte recensioni; ultimo ma non meno importante la disponibilità dell’immobile che permette al proprietario o a suoi amici o parenti di utilizzare la casa per qualche giorno nel caso ne avesse bisogno. Gli alloggi a marchio Home Hotel® sono nuovi o completamente ristrutturati e sono tutti caratterizzati da uno stile unico, moderno e tecnologico. Riguardo quest’ultimo punto, oltre ad aver dotato gli appartamenti di componenti domotiche (serrande elettriche, Smart tv con Netflix, Prime Video…), abbiamo brevettato un sistema di “self check-in” automatico, che permette all’ospite di entrare nell’appartamento semplicemente utilizzando il suo smartphone».

Come funziona esattamente?

«Il cliente, dopo aver prenotato, riceve automaticamente un messaggio che lo abilita a entrare nell’appartamento potendo scegliere, a seconda del livello tecnologico dell’ospite stesso, se fare una semplice chiamata, gratuita e possibile da qualsiasi prefisso mondiale, oppure attraverso a una web app, ovvero collegandosi a un sito Internet grazie al quale, facendo tap sullo smartphone, si accede a tutti i varchi condominiali e dell’appartamento. È un sistema particolarmente apprezzato dagli ospiti che soggiornano negli appartamenti perché la web app, non essendo una vera applicazione, non costringe il cliente a scaricarla con il rischio di occupare la memoria del suo smartphone; sia da noi gestori degli appartamenti, perché grazie a questo sistema non è necessario essere fisicamente presenti all’arrivo dell’ospite, potendo quest’ultimo entrare autonomamente. Tutto il sistema impatta positivamente anche sulla redditività degli appartamenti, dato che consente di intercettare anche quel target di clienti che arriva a Milano oltre il normale orario di check-in, magari a causa di ritardi di treni o aerei. Ulteriore punto a favore è che non è necessario installare dispositivi o ripetitori nelle aree condominiali, ma il sistema comunica esclusivamente con il citofono all’interno dell’appartamento».

Nel caso ci fosse qualche lettore interessato, come può mettersi in contatto con voi?

«Può visitare il sito www.lionimmobiliare.com, scriverci a info@lionimmobiliare.com o tramite la pagina Facebook di Lion Immobiliare».

Per concludere, Abruzzo Magazine è letto da molti under 30. Qual è il consiglio che dareste ai giovani aspiranti imprenditori abruzzesi che vogliono intraprendere il vostro stesso percorso?

«A prescindere dal settore in cui vogliono avviare la loro carriera imprenditoriale, i consigli che possiamo dare sono soprattutto tre. Innanzitutto, di svolgere il loro lavoro sempre con grande passione. Se davvero forte, la passione li aiuterà a resistere anche durante quei momenti, normali nella vita di un imprenditore, in cui le cose potrebbero non andare come previsto. Altro elemento fondamentale è la squadra, avere al proprio fianco persone che condividano la stessa visione. Ultimo, ma non ultimo, avere ben chiaro in mente dove si vuole arrivare. Con grande dedizione, il giusto team e obiettivi chiari i risultati arrivano!».