di Andrea Beato
La passione e l’impegno di Mario Tasso, fondatore e titolare del Gruppo Tasso
Ci sono i principali player bancari: Intesa Sanpaolo, Bper (Banca popolare dell’Emilia Romagna), Bnl – Gruppo Bnp Paribas, Nuova CariChieti, Tercas Caripe, UniCredit, Monte dei Paschi di Siena, Nuova Banca Marche… Tutti intervenuti per l’incontro che il Gruppo Tasso tiene a organizzare periodicamente con la comunità finanziaria. Un modo per presentare performance attuali e future, con una precisa volontà di comunicazione e trasparenza. Ma oltre ai numeri occorre trasmettere la passione e l’impegno quotidiani. Elementi che ben caratterizzano questa realtà con sede ad Atessa (Chieti), fondata dall’ingegnere Mario Tasso. Una storia imprenditoriale partita negli anni 90 e che oggi vede attivi due rami: edile e industriale.
Il primo riesce a far registrare un andamento positivo, in netta controtendenza rispetto alla generalità del settore. Il core è però incentrato nello stampaggio di materie plastiche e nelle carpenterie metalliche. Qui i meriti vanno attribuiti, soprattutto, al gran lavoro svolto dall’altro amministratore, Roberto Ramondo. Un lavoro che ha significato percorrere più di 240mila chilometri con la sua vettura in meno di un biennio, per operare una polverizzazione della clientela. Si è sostanzialmente passati da un unico grande committente a 70, di cui 50 continuativi. Rivolgendo l’attenzione anche a mercati diversi, con nomi del calibro di Toyota (carrelli elevatori), Atlas Copco (compressori), Natuzzi (arredamento), Daikin (condizionamento), Trigano (camper) Manitou (carrelli girevoli), Isringhausen (automotive)… Meno volumi e più qualità, nicchie interessanti dove potersi inserire. Ad aggiungersi a ciò, lo sviluppo di tecnologia ad alta automazione all’interno dello stabilimento abruzzese, importanti investimenti nell’ottica della ricerca & sviluppo e della lean production.
Le cifre del successo del Gruppo Tasso
Le cifre del successo che ha richiesto sacrifici e una riflessione del modello di business sono affidati ad Alfredo D’Incecco, dottore commercialista e advisor dell’azienda con lo Studio D’Incecco di Pescara. Un fatturato che supera i 13 milioni di euro e una crescita dei ricavi 2015 del +22% rispetto al precedente anno. Ebitda (margine operativo lordo) al 14,5%, con un +77% sul valore 2014. E poi il piano industriale per il prossimo triennio, dove lo sviluppo avverrà per linee interne, fino a raggiungere un giro d’affari di circa 20 milioni di euro e un numero di dipendenti pari a 110 unità. «Il futuro – chiosa l’ingegner Tasso – non si prevede, si costruisce con le strategie e gli individui giusti. Con un programma di importanti commesse già acquisite, vogliamo continuare a essere legati al territorio d’origine. Vogliamo trasformarci in una post fabbrica, in cui l’attenzione è sempre più rivolta alla sicurezza e alla salute. Un luogo dove le persone vivono bene, sono felici e, insieme, si partecipa e contribuisce ai successi del Gruppo».