IL MIGLIANICO GOLF & COUNTRY CLUB FA IL SALTO DI QUALITÀ

di Andrea Beato

Con il presidente del circolo, Mario Dragonetti, una panoramica sui tanti appuntamenti di rilievo internazionale e i progetti del Miglianico Golf Club per legare il golf allo sviluppo territoriale.

TANTI EVENTI AL MIGLIANICO GOLF

Dopo il successo del Grand Final dell’Alps Tour tenuto proprio a Miglianico (Chieti) a metà ottobre, Mario Dragonetti, presidente del golf & country club e fresco di candidatura a consigliere nazionale Fig, manifesta la sua piena soddisfazione e guarda avanti con ottimismo per il futuro. «Sono entusiasta – afferma – di aver ospitato una manifestazione da dieci e lode. Ogni cosa è andata nel verso giusto. Dal punto di vista sportivo, è stato eccezionale avere qui un evento di simile portata internazionale, e poter assistere di persona alla sfida tra campioni che ci hanno dimostrato che cosa significa giocare a golf ad alti livelli; sotto l’aspetto organizzativo non posso che ringraziare tutto il nostro staff, i tanti collaboratori e volontari che hanno consentito di gestire ogni dettaglio con la cura che il caso richiedeva e di dare la giusta accoglienza e assistenza ai nostri ospiti. Non posso non esprimere la mia gratitudine agli sponsor privati, sempre più numerosi, che ci sostengono, e alla Regione Abruzzo, che pure ha dato un importante contributo al montepremi del torneo. Sono segnali positivi di una nuova sensibilità verso il mondo del golf, che è la base fondamentale per pensare a qualsiasi progetto futuro». Ma le novità non finiscono qui. Il prossimo appuntamento di livello per il circolo abruzzese è la Pro Am dell’Immacolata e poi ancora tante iniziative. «Il calendario 2017 sarà pieno di progetti. Su tutti quello che ci vedrà coinvolti, insieme con la federazione, per veicolare al meglio l’avvicinamento alla Ryder Cup 2022 di Roma, attraverso i nostri giocatori dell’Alps Tour.

IL MIGLIANICO GOLF PER LA CRESCITA DEL TERRITORIO

Ci sono però molti altri spunti da portare avanti. Penso a investimenti da indirizzare verso la formazione dei giovanissimi. La Golf Academy creata ha notevolmente amplificato il numero dei praticanti tra i ragazzi, ottenendo, di conseguenza, risultati anche in campo agonistico. Il lavoro è stato svolto partendo dall’incremento e dall’interesse dei maestri, che oggi si sentono sempre più coinvolti nella vita del club, condividendo a pieno le scelte dirigenziali e sportive. Un circolo pieno, vissuto, aggregante è un buon viatico per tutti. Ciò anche grazie ai grandi eventi internazionali ospitati, in grado di veicolare le attività all’esterno a livello mediatico, tanto che ora molti conoscono Miglianico grazie al golf. Anche i non addetti ai lavori. Con manifestazioni di tale valore, sono arrivati giovamenti per il territorio e per il campo, ora giudicato dai più un fiore all’occhiello. E poi non va dimenticato il discorso legato al turismo: è fondamentale coinvolgere il golfista che gioca e, allo stesso tempo, gode delle bellezze dei luoghi, dei paesaggi, dell’enogastronomia, della cultura… Per fare questo, occorre il coinvolgimento fattivo di istituzioni e strutture alberghiere. Infine, la prospettiva non troppo lontana, dell’apertura di una nuova club house, in una struttura capace di ospitare congressi di rilievo, con dotazioni accessorie di primo livello, dal ristorante al centro benessere alla piscina. Insomma tutto ciò che occorre per stare bene all’avanguardia. Insieme a ciò, rifletteremo sulla possibilità di creare residenze accessibili per anziani con target golfistico».