di Elena Gramenzi
Nel giorno dei cinquant’anni per la festa del Montepulciano d’Abruzzo, arriva anche il riconoscimento in via definitiva dell’identità territoriale.
50 ANNI DI MONTEPULCIANO D’ABRUZZO: FINALMENTE ARRIVA L’IDENTITÀ TERRITORIALE
Domenica 15 luglio il Montepulciano d’Abruzzo ha festeggiato, a Ortona (Chieti), il suo cinquantesimo compleanno. Era l’anno 1968 quando sulla Gazzetta Ufficiale venne pubblicato il decreto di riconoscimento della sua prima denominazione d’origine. A distanza di cinquant’anni, come una sorta di “regalo di compleanno, è giunta, al Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo, l’attesa notizia che il marchio collettivo “Montepulciano d’Abruzzo” sarà registrato a livello nazionale e, successivamente, a livello internazionale. Una registrazione fondamentale per tutelare la denominazione e i prodotti su tutti i principali mercati di riferimento. Il presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, Valentino Di Campli, ha commentato soddisfatto: «Dopo cinque anni di battaglie a suon di carte bollate, iniziate con il deposito il 15 gennaio 2013 della richiesta di registrazione di marchio nazionale collettivo Montepulciano d’Abruzzo per rivendicare nella classe 33 il prodotto vini, finalmente l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (Uibm) potrà procedere nei prossimi giorni a rendere definitiva la sentenza della Commissione ricorsi e proseguire l’iter di registrazione a livello nazionale della nostra Doc come marchio collettivo. Non poteva esserci regalo migliore per il compleanno della nostra Denominazione!». Inoltre, la registrazione come marchio collettivo del vino Montepulciano d’Abruzzo segna un passo decisivo per superare definitivamente la diatriba con il Vino Nobile di Montepulciano. Anche l’ex presidente del Consorzio, Tonino Verna, che aveva avviato l’iter di registrazione, ha commentato: «L’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, anche in sede di appello, ha ribadito che concettualmente i segni sono diversi, dal momento che il termine Montepulciano del marchio “Vino Nobile di Montepulciano” identifica l’area geografica di produzione (ossia la località toscana “Montepulciano”), mentre nel marchio “Montepulciano d’Abruzzo”, la parola “Montepulciano” contraddistingue esclusivamente il vitigno». Il provvedimento, infatti, puntualizza che non esiste il rischio di confondibilità dei prodotti nei consumatori, poiché mentre nel marchio collettivo “Vino Nobile di Montepulciano” la preposizione “di” indica per l’appunto la provenienza e il luogo di produzione, nel segno “Montepulciano d’Abruzzo” la provenienza geografica va individuata nel termine “Abruzzo”, anch’esso preceduto dalla preposizione “di” che ha il medesimo significato di cui sopra.
L’IDENTITÀ TERRITORIALE PER IL MONTEPULCIANO D’ABRUZZO NEL GIORNO DEI SUOI 50 ANNI
Il Montepulciano d’Abruzzo è il vino rosso per antonomasia della regione Abruzzo. Lo sanno tutti i produttori vitivinicoli regionali, impegnati da 50 anni nella sua valorizzazione, ma ne sono da sempre a conoscenza anche i milioni di consumatori sparsi in oltre 100 Paesi del mondo. L’ex assessore alle Politiche agricole della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, ha dichiarato entusiasta: «Questa sentenza della Commissione Ricorsi dell’Uibm, che riconosce definitivamente l’identità territoriale della nostra denominazione di origine più importante è la controprova che quello che avevamo sottoscritto nel 2012, attraverso un apposito protocollo di intesa tra Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo, Consorzio di Tutela del Vino Nobile, Regione Abruzzo, Regione Toscana e Ministero delle politiche agricole, ossia il riconoscimento di entrambe le denominazioni a livello di identità territoriali e di mercato, la loro coesistenza e il reciproco rispetto, era la strada giusta. Probabilmente i toscani si sono dimenticati degli impegni assunti quel giorno al Ministero e hanno cercato, in tutti i modi in questi cinque anni, di ostacolare i legittimi e dovuti passaggi tecnici che il Consorzio ha attivato per la tutela del nostro Montepulciano d’Abruzzo».
IDENTITÀ TERRITORIALE PER IL MONTEPULCIANO D’ABRUZZO NEL GIORNO DEL SUO CINQUANTESIMO COMPLEANNO
L’assessore alle Politiche agricole, Dino Pepe ha commentato positivamente questo importante risultato, giunto in un momento di grande attenzione e interesse dei mercati internazionali verso i vini abruzzesi e, in particolare, verso il Montepulciano d’Abruzzo: «Basta guardare i dati dell’export vitivinicolo del 2017 (oltre 170 milioni di euro con un + 13,2% sul 2016) per capire che, oggi, i nostri vini sono richiesti e apprezzati in tutto il mondo. Ciò grazie al lavoro di migliaia di viticoltori e di oltre duecento cantine, tra privati e cooperative, che producono vini di straordinaria qualità, che va sempre più innalzata ma anche protetta e tutelata, a livello nazionale e internazionale. Un plauso pertanto va al Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo e a tutti i presidenti che si sono avvicendati in piena continuità, poiché su questi temi da molti anni sono stati realizzati diversi programmi volti alla valorizzazione, alla promozione, alla tutela e alla salvaguardia delle nostre Doc. Percorso che porterà, a partire dal prossimo dicembre, anche ad apporre la fascetta ministeriale sulle bottiglie delle nostre principali denominazioni, segnale molto forte per il mondo produttivo regionale, poiché teso a rafforzare il concetto di origine e qualità dei nostri vini».