Bimestrale di informazione economica abruzzese

Anche in questo numero abbiamo visitato realtà di tutte le province abruzzesi: Dinamic Service, Regal Truffle, Uma Casanatura, Inverso Vini, Marsilii Serrature…

LA NUOVA COVER STORY DI ABRUZZO MAGAZINE RACCONTA L’AZIENDA DINAMIC SERVICE

E se la pandemia avesse portato nella mente degli imprenditori abruzzesi una consapevolezza diversa, un approccio nuovo, un modo di guardare le cose da un punto di vista originale? Solo il tempo potrà dirci se è effettivamente così. Intanto, noi, un sano fervore lo percepiamo. Lo sentiamo nelle tante interviste che effettuiamo direttamente nelle sedi delle aziende, girando un po’ l’Abruzzo intero e scoprendo sempre più dei campioni nascosti che meritano la ribalta, di venir conosciuti da altre imprese, dalle istituzioni, dalle associazioni, dai poli di ricerca e formazione, dall’opinione pubblica… Perché solo rendendosi davvero conto di quello che già esiste si può pensare al futuro della nostra regione. Così, vi accompagniamo, ancora una volta, in un viaggio a nostro giudizio interessante. Si parte, come sempre, dalla storia di copertina, questa volta dedicata a Dinamic Service: due unità operative nel pescarese e la sede legale a Bologna, clienti del calibro di Fater, Acqua & Sapone, Gentilini, Ontex, Rummo e Saquella, solo per citare i maggiori. Il core business è incentrato nella produzione di packaging primario, secondario e terziario, ma la differenza la fanno alcune variabili ben precise. In primis la governance, affidata a Tania Fontana e ai fratelli Samantha e Mirko Basilisco.

I “SEGRETI” DI DINAMIC SERVICE SVELATI ALL’INTERNO DEL NUOVO NUMERO DI ABRUZZO MAGAZINE

«Abbiamo messo a punto una piccola grande rivoluzione – affermano nella lunga chiacchierata avvenuta all’interno del loro stabilimento di Spoltore (Pescara) -: nell’approccio diversificato, passando da essere contoterzisti a veri e propri consulenti per i nostri interlocutori; impegnandoci a fondo nel creare un’organizzazione interna giovane, moderna, un contesto lavorativo “familiare”, basato su una mission chiara e condivisa. Il confronto costante con player strutturati, alcune multinazionali, ci ha permesso di evolvere in fretta, acquisire un metodo avanzato e su misura». E poi la ferma volontà di puntare sull’innovazione, discorso ad esempio valido per «uno dei nostri fiori all’occhiello, la “clean room”. Un ambiente asettico e sterile per confezionare articoli che necessitano di particolare attenzione. Areazione, ventilazione, componenti e procedure sono regolamentate per verificare il livello e la qualità di particelle presenti nello spazio. Gli addetti, altamente addestrati, indossano camici, cuffie, mascherine sterili e monouso garantendo la massima igiene e pulizia. Il resto dell’attività viene gestita nelle due zone compartimentate, progettate per fornire il flusso in un’unica direzione, con impianti di condizionamento che mantengono le temperature controllate…». Insomma, il successo non è, di certo, frutto della casualità.

TANTO AGROALIMENTARE SUL NUOVO NUMERO DI ABRUZZO MAGAZINE, DA REGAL TRUFFLE AD ALCUNE ECCELLENZE VITIVINICOLE

Lo sa bene anche Marco Di Valentino, ideatore e amministratore di Regal Truffle, realtà specializzata nell’adozione di piante da tartufo. “Adotta una pianta, salva il pianeta” è lo slogan che ne marca l’identità “green” e che inserisce il progetto in un’azione sul territorio e per il territorio. Lo spunto è semplice: si può adottare una delle oltre duecento piante di tipologia Roverella, la più diffusa in Italia della famiglia delle querce, micorizzate con tartufo nero pregiato (Tuber melanosporum) e innestate tra le due tartufaie di Villa Sant’Angelo (L’Aquila) e Cusciano (Teramo). «Una volta adottata la pianta – spiega Marco Di Valentino -, chi sposa il progetto diventerà il proprietario esclusivo di questa e dei suoi futuri frutti. Noi ce ne prendiamo cura e, in attesa della maturazione dei tartufi, ogni anno il proprietario riceverà i nostri prodotti in corrispettivo del canone annuale. Quando arriveranno i tartufi il valore della pianta sarà sicuramente superiore alla cifra versata. È anche una forma di investimento, molti, ad esempio, “dedicano” la pianta ad un figlio, ad un nipote». Davvero un’iniziativa lodevole! Infine, in una sorta di piccolo speciale dedicato al vino, con il filo condutture della produzione biologica, vi invitiamo a leggere le pagine dedicate a Uma Casanatura, Inverso Vini e Marchioli Wines.