abruzzo_magazine_numero_1_2023_pavoni_auto_motors
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Cover story con Gianni Pavoni, il fratello Daniele e la nipote Cristina. L’omonima concessionaria, dalla lunga storia, rappresenta i marchi Volvo e Dr sul territorio.

GIANNI PAVONI, IN COPERTINA CON IL FRATELLO DANIELE E LA NIPOTE CRISTINA, RIPERCORRE IL PERCORSO DELL’AZIENDA PESCARESE NEL SETTORE AUTO

Il frutto non cade mai lontano dall’albero. Se le radici sono buone, quasi impossibile che il risultato della crescita possa generare esiti negativi. È una legge naturale, ma funziona più o meno allo stesso modo per le imprese. Ogni contesto organizzativo risulta essere molto complesso, soggetto a un’infinità di variabili interne ed esterne, ma le caratteristiche di base, le fondamenta dell’essere, rappresentano il dna pronto a garantirne l’eventuale successo. Così è pure per le tante aziende che incontriamo e raccontiamo su Abruzzo Magazine, immergendoci, come per ogni numero, in un viaggio affascinante tra i territori che compongo la nostra regione. Questa volta, cominciando da Pavoni, realtà protagonista della nuova “cover story”. È Gianni Pavoni a ripercorrerne la storia: «Tutto è iniziato grazie a mio padre Antonio. Da giovanissimo ha lasciato le Marche, per venire a lavorare a Pescara come autista di un nobile del luogo. Dopo qualche tempo, ha scelto di offrire un servizio di autonoleggio con autisti, per lo più per matrimoni, disponendo di diverse auto usate. Era il 1938, come testimonia una licenza per “autonoleggio da rimessa con autista” che ho ritrovato in casa…». Percorso straordinario, di evoluzione, arrivando attualmente a essere dealer ufficiale Volvo e Dr, service partner Toyota, Mazda, Mitsubishi, Polestar e Lynk & Co.

LA QUALITÀ DELLE PERSONE E IL CLIENTE SEMPRE AL CENTRO PER FARE DAVVERO LA DIFFERENZA

A raggiungere tali risultati, Gianni Pavoni assieme al fratello Daniele e al team di dipendenti, coinvolti nel dare il massimo ogni giorno. Recentemente l’ingresso in società di Cristina Pavoni (figlia di Daniele) che, dopo la classica gavetta, ricopre il ruolo di responsabile marketing e digital. «La nostra realtà – sottolinea ancora con orgoglio Gianni Pavoni – sta affrontando un ulteriore processo di rinnovamento per vincere le nuove sfide che ci aspettano nel prossimo futuro nel complesso mondo dell’elettrificazione e della guida autonoma. Con Cristina inizierà una sorta di rivoluzione: saranno inserite giovani risorse, con voglia di crescere al fianco di collaboratori storici. Sono convinto che la componente umana e le qualità delle persone nel nostro campo siano fondamentali per fare la differenza. La soddisfazione del cliente è per Pavoni un valore imprescindibile, in un contesto sempre più ricco di soluzioni e competitor. Per il futuro andremo a incrementare i servizi di assistenza tecnica, aggiungendone altri a quelli già offerti con la meccanica tradizionale per il parco auto anziane e anche la meccatronica».

LA TERZA GENERAZIONE PER PAVONI, PORTANDO AVANTI PASSIONE ED ENTUSIASMO

«Dopo tutti questi anni i valori etici, professionali e la dedizione verso i clienti che ci ha trasmesso nostro padre restano i pilastri fondamentali. Non avremmo potuto altrimenti superare le varie crisi di questo settore, penso anche quelle più recenti con lo stop imposto dalla pandemia da Covid-19 e poi la crisi legata alla scarsa reperibilità delle componenti. I clienti hanno sempre apprezzato il nostro agire. Mia nipote Cristina ha anche un fratello, Antonio, che ora sta acquisendo esperienza all’estero e, se vorrà, saprà anche lui dare il suo prezioso contributo. Dico sempre ai miei collaboratori che esistiamo finché il cliente entra da noi e ci sceglie. Dobbiamo sempre essere all’altezza della fiducia che ci viene accordata». Dopo aver raccontato la lunga storia alla nostra giornalista Evelina Frisa, Gianni Pavoni sorride, sereno e fiero. È uomo d’altri tempi, leale, elegante, con il giusto savoir-faire, capitano d’azienda illuminato, in grado di comprendere e anticipare le evoluzioni, concedere spazio a chi possiede le capacità per creare valore aggiunto e decodificare il domani. Prima di salutarci, un ultimo salto indietro nel tempo ponendo la domanda: “Se potesse tornare agli inizi, rifarebbe tutto o sceglierebbe altre strade?”. La risposta è immediata: «Continuerò a lavorare per Pavoni finché vivrò. C’è cuore, passione, entusiasmo… C’è sempre stato tutto questo, so che non avrei potuto vivere una vita altrettanto felice se avessi fatto altro. Rifarei tutto, certamente!».