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PESCARA E MILANO, INSIEME PER LA PROMOZIONE DELL’IMPRENDITORIA GIOVANILE

di Luciana Mastrolonardo

Coworking è soprattutto un’occasione per scambiare esperienze e stimolare idee, in spazi aperti e collaborativi, che generano occasioni anche per nuove imprese, basate sulla sostenibilità economica dell’innovazione sociale e sulla condivisione degli spazi, delle competenze e delle pratiche. È questo che hanno sperimentato i 20 promotori territoriali di Pescara, del progetto Start Hub, nella loro visita a Milano, accompagnati dai partner e da una delegazione del Comune.

Come hanno commentato nel loro blog, sul sito www.starthubpescara.it, «il nostro è stato un viaggio di non ritorno nella sharing economy e nell’innovazione sociale e aziendale».

La visita agli spazi condivisi, fablab, incubatori e coworking di Milano è il momento culminante del progetto Start Hub, con cui il Comune di Pescara insieme ad alcune associazioni giovanili e di categoria ha vinto il bando Comunemente Giovani dell’Anci. È stata per i giovani promotori, che in un anno di attività dovranno far nascere il primo coworking pubblico di Pescara, un’immersione nella creatività e nelle infinitive possibilità del networking, attraverso la visita di numerosi spazi di condivisione di Milano. Realtà stimolante e in fermento che ha dato molti spunti per le possibilità di riproporre nella città dannunziana i modelli più compatibili con la realtà locale.

Per Maria Pia Di Stasio, 34 anni, uno dei giovani promotori selezionati dal Comune a luglio, «il viaggio ha rappresentato un’occasione unica per toccare con mano quegli esempi virtuosi vincenti di innovazione giovanile, necessaria per tradurre la filosofia del nostro progetto in piani di azione operativi e concreti fatti di condivisione, sviluppo e futuro».

E proprio la condivisione, o networking, sembra essere la parola chiave del viaggio, la differenza sostanziale che dovrà essere tradotta negli spazi e nelle idee che animeranno il coworking pescarase. A Milano in tre giorni, accompagnati dal personale del Comune di Milano, i giovani hanno visitato spazi come: Piano C, dedicato soprattutto alle donne che non vogliono scegliere tra lavoro (piano A) e famiglia (piano B); Avanzi, un immenso open space ma, soprattutto, una community vivace e in movimento; InpactHub, che condivide anche il tempo dei suoi professionisti ed è incubatore di nuove imprese; Talent Garden, 8.500 metri quadrati per una community digitale e tecnologica; Wemake, uno spazio per maker che condividono anche il saper fare; e Login, con un open knowledge aperto alla conoscenza condivisa. L’esperienza più interessante è stata quella di FabriQ, finanziato anche dal comune di Milano, un incubatore di start up legate all’innovazione sociale, che opera secondo un modus operandi spiegato dall’incubator manager Matteo Bina: «Di solito quando si parla di imprese sociali si pensa a forme di cooperative sociali o imprese no profit. Le start up che sono incubate qui sono invece imprese profit: il nostro compito è di accoglierle, accompagnarle, farle crescere e portarle a un livello di autonomia e competitività per il mercato».

C’è stato il tempo anche per un momento istituzionale: i giovani sono stati accolti dal sindaco Giuliano Pisapia nella sala giunta del Comune di Milano, insieme al sindaco Marco Alessandrini di Pescara, ai consiglieri comunali Daniela Santroni e Piero Giampietro, di fronte ai due assessori alle politiche giovanili dei due comuni, Cristina Tajani, e Laura Di Pietro, condividendo idee ed esperienze sulle politiche sociali giovanili. La volontà dei giovani di guardare a ciò che è stato fatto, e che funziona nei coworking, per riproporre il meglio nella nostra regione, si basa su un modello di fattibilità necessaria per il progetto, perché la sostenibilità non si dice, si fa!