di Francesco Paolucci
Rinnovamento e adeguamento tecnologico per Plast.Tec., azienda che ha come mission la realizzazione di prodotti di qualità e su misura per i clienti.
UN ULTERIORE STABILIMENTO PRODUTTIVO PER PLAST.TEC.
«Per portare avanti il processo di crescita virtuoso che abbiamo in mente, stiamo facendo, già da diverso tempo, degli importanti investimenti – racconta Luigi Nardinocchi, responsabile commerciale di Plast.Tec., realtà impegnata da anni nel settore dell’imballaggio flessibile con la sua sede a Villa Lempa di Civitella del Tronto (Teramo) -. A inizio anno, nel mese di marzo, abbiamo raddoppiato lo spazio produttivo, inaugurando un capannone di duemila metri quadrati a Sant’Egidio alla Vibrata (Teramo), dove abbiamo trasferito il nostro reparto saldatrici. Oltre alla nuova sede sono stati fatti diversi investimenti in macchinari per la stampa e per l’accoppiamento. Macchine di ultimissima generazione, tutte Industria 4.0, altamente tecnologiche e innovative per essere sempre all’avanguardia e attenti all’eco sostenibilità. Tra le varie tecnologie, abbiamo, ad esempio, una stampa che prevede anche l’utilizzo di inchiostri a base d’acqua». Luigi Nardinocchi è giovane, ma ha le idee chiare e lavora nell’azienda di famiglia insieme alle sorelle Marcella e Maria Celeste, impegnate rispettivamente nella divisione amministrativa e in quella commerciale. Marcello Nardinocchi è il padre dei ragazzi, amministratore e fondatore insieme alla moglie Luigia Valeri, che è anche responsabile delle risorse umane. «La nostra forza è l’unità di intenti, la condivisione degli obiettivi e il confronto continuo. Uniti e compatti. È sempre stato così, fin da quando abbiamo cominciato questa avventura nel 2000, come impresa artigiana impegnata nella produzione di sacchetti di plastica per l’abbigliamento».
LA FAMIGLIA NARDINOCCHI DIETRO IL SUCCESSO DI PLAST.TEC.
Nel 2008 il core business di Plast.Tec. si orienta verso il mercato dell’imballaggio dei prodotti alimentari e non fermando mai i processi di rinnovamento, in quasi venticinque anni di attività, riesce a raggiungere un volume di affari molto importante, grazie ai primi investimenti in macchinari per realizzare packaging per confezionatrici automatiche. I settori nei quali Plast.Tec. è impegnata sono molteplici: dal petfood ai fertilizzanti, dal dolciario alla torrefazione fino al settore delle piccole confezioni monodose, ai surgelati, caseario, abbigliamento e l’ambito industriale. Luigi Nardocchi è cresciuto in azienda, conosce bene le macchine e si occupa anche del coordinamento dei dipendenti. Si muove sicuro tra le nuove attrezzature e il via vai ordinato e dinamico delle lavorazioni. Cura ogni fase di produzione della stampa flexografica, dalla personalizzazione su richiesta del cliente, attraverso anche un ufficio dedicato alla prestampa, alla fase di accoppiamento di due, tre e anche quattro film plastici diversi. Fino a giungere al taglio in bobina e misura per le confezionatici della clientela. «Questo è l’ottanta per cento del nostro lavoro, poi c’è il restante venti che riguarda la produzione di sacchi e sacchetti preformati». Plast.Tec., nell’ultimo anno, ha trasformato tremila tonnellate di plastica e ha avuto un aumento del fatturato di circa il quaranta per cento rispetto l’anno precedente. La realtà di Civitella del Tronto (Teramo) ha assunto nuovo personale, creando ulteriori posti di lavoro. «Vogliamo continuare a crescere e tutti i passi che facciamo vanno in questa direzione – afferma Maria Celeste Nardinocchi -. Da parte di noi figli c’è molta passione in quello che facciamo. Abbiamo cercato di costruire l’impresa anche in base alle nostre esigenze e alle nostre idee. Sentiamo la fiducia di nostro padre che ci responsabilizza e mantiene gli equilibri con la sua esperienza».
CON PLAST.TEC. VERSO UN PACKAGING SEMPRE PIÙ ECO SOSTENIBILE
Con interlocutori su tutto il territorio nazionale, in Europa e anche extra, Plast.Tec. è una società dove si respira un’atmosfera allo stesso tempo familiare e professionale in ogni reparto. «Insieme ai nostri clienti, abbiamo avviato già da un paio di anni vari processi per dare delle alternative ecologiche: ad esempio con l’abbassamento degli spessori sui mono materiali, pur mantenendo, se non migliorando, le caratteristiche meccaniche dei pack; l’accoppiamento di materiali della stessa natura per poter permettere il riciclo – sottolinea Marcello Nardinocchi -. Abbiamo trasformato i pack in plastica in pack sostenibili per gettarli nella raccolta della carta. Uno di questi nostri prodotti è quello realizzato per Dolciaria Falcone, che ha vinto il premio come miglior packaging prima colazione 2021 alla fiera Cibus di Parma con la linea “Felice Mattino”. Si sta cambiando radicalmente il modo di imballare ogni singolo prodotto e, in questo momento, è sempre maggiore la richiesta di un packaging alternativo e “green”. Abbiamo anche realizzato, infatti, imballi poliaccoppiati compostabili. Sono passi importanti che stiamo già facendo da diverso tempo e andiamo convinti in questa direzione. Ci siamo anche proiettati nell’acquisizione di una nuova certificazione per la sicurezza alimentare, molto richiesta dalle imprese del settore, denominata Fssc 22000».
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