POLO AGIRE, STRUMENTO AL SERVIZIO DELLE IMPRESE

di Andrea Sisti

«Il Polo Agire punta su innovazione e internazionalizzazione». Parole dell’amministratore delegato Donatantonio De Falcis.

LE NOVITÀ DEL POLO AGIRE, GUIDATO DA DONATANTONIO DE FALCIS

La società consortile Agire (Agroindustria ricerca ecosostenibilità) è il soggetto gestore del Polo di innovazione agroalimentare per la Regione Abruzzo, realizzato con il contributo del “Po Fesr Abruzzo 2007-2013. Attività I 1.2.”. È attualmente composto da 125 soci tra aziende agricole, agroalimentari e agroindustriali, produttrici di macchinari e attrezzature per il settore, di energia da biomassa, fornitrici di materia prima e packaging, università, scuole e centri di ricerca, con almeno una sede presente sul territorio regionale. Nato sul finire del 2011, ha iniziato a operare a partire dai primi mesi del 2012. «Oggi, dopo una normale fase di startup – afferma Donatantonio De Falcis, amministratore delegato di Agire (https://www.poloagire.it/) – siamo una struttura autonoma e stabile, un player capace di misurarsi a livello globale. Il nostro compito è porci al fianco delle imprese e offrire loro un servizio reale». La partita si gioca in un contesto complesso, che risente dei cambiamenti che avvengono nello scenario mondiale (le sanzioni alla Russia, la Brexit, il “protezionismo” di Trump, le politiche dell’Unione europea…) e, allo stesso tempo, di quelli a livello locale (un esempio per tutti, il maltempo che ha colpito il nostro territorio a metà dello scorso gennaio, causando vittime e anche danni e perdita dei raccolti). Ciò nonostante, «le eccellenze abruzzesi sono ancora in grado di fare la differenza, vanno supportate e fatte crescere». Rappresentano una buona fetta del Pil interno e un formidabile strumento per caratterizzarci e farci conoscere ulteriormente fuori confine. «Oltre all’assistenza per l’accesso ai bandi e ai relativi finanziamenti, siano essi di natura comunitaria, nazionale o regionale, le parole chiave sono internazionalizzazione e innovazione». Vengono periodicamente promosse le partecipazioni a fiere e missioni istituzionali, soprattutto in quei Paesi che possono risultare nuovi e floridi mercati di sbocco. Per quanto riguarda il secondo aspetto, «le società hanno ormai capito che la “modernizzazione” è un elemento imprescindibile, una risorsa per la competitività». Risorsa che interessa il prodotto, il processo, l’organizzazione, tutto quello che ruota attorno all’attività. Tanti i progetti, pluriaziendali, portati avanti: dall’utilizzo di coloranti naturali nelle fasi di fabbricazione alla realizzazione di confezioni e involucri con un minor impatto ambientale, dal brevetto per la conservazione del tartufo, attraverso una speciale pellicola inodore, insapore e incolore, fino all’introduzione di una nuova varietà di grano per l’Abruzzo.